Una Festa dei Giovani da record: eravamo tantissimi a Jesolo contando partecipanti, staff e workshop! Abbiamo ricevuto tanti messaggi carichi di gratitudine e di meraviglia per l'esperienza vissuta...
Una Festa dei Giovani da record: eravamo tantissimi a Jesolo contando partecipanti, staff e workshop! Abbiamo ricevuto tanti messaggi carichi di gratitudine e di meraviglia per l’esperienza vissuta…GRAZIE innanzitutto a voi che avete reso speciale la FdG con la vostra presenza!
“Noi due faremo tutto a metà”, frase detta da don Bosco a Michele Rua – suo primo successore –, era il tema centrale attorno a cui sono stati ricamati l’organizzazione, lo spettacolo, le mostre. L’ospite d’eccezione, il Rettor Maggiore, ha dato un sapore ancora più speciale alla giornata. Nonostante l’influenza presa nel suo recente viaggio in Africa, don Angel Artime non ha rinunciato ad essere con noi già dal sabato, incontrando i giovani dei workshop e degli staff nel tardo pomeriggio e dando la buona notte dopo cena. “La vita ha senso se viene donata. La vita donata con Dio nel cuore è garanzia di felicità pura”, queste le parole del Rettor Maggiore, che hanno caricato ancor di più i ragazzi per la Festa del giorno seguente.
Domenica i primi gruppi hanno iniziato ad arrivare già dalle 8.15, e per le 10 erano tutti entrati nel Pala Arrex. Che emozione vedere così tante persone ballare e cantare guidate dai ragazzi del workshop di Animazione da Palco.
Lo spettacolo teatrale, in cui hanno recitato alcuni giovani del DB Live, era ambientato nel 22015 in una città chiamata Middle Town, dove un pericolosissimo virus attaccava le persone svuotandole della Libertà, del Desiderio, della Creatività e della Memoria. Per guarire e sopravvivere i protagonisti hanno capito che bisognava fare a metà con gli altri; la condivisione era l’unica strada per riempire il vuoto e per recuperare quello che si era perso! Questo è stato sottolineato con ancor maggiore intensità da don Angel durante l’omelia della Santa Messa: “Riempite la vostra vita di sogni, non lasciate che se ne impadronisca il vuoto!”. “Se davvero ci sentiamo figli di Dio, amati profondamente da Lui, e rispondiamo a questo amore con il servizio e il dono di noi stessi, allora la nostra vita sarà ricca di felicità.” “La prima vocazione è quella al dono, che poi ciascuno realizzerà nel proprio stato di vita: matrimonio, vita consacrata, lavoro,… Ma prima di tutto c’è il donarsi! Questo rende la vita speciale!”
“Pensare che la vita cristiana sia triste è un inganno, don Bosco ci dimostra il contrario! Questa festa anche lo dimostra! Un gruppo così numeroso di giovani riuniti è segno di grande speranza.”
Allo spettacolo teatrale hanno preso parte i ragazzi dei workshop mettendo in scena le loro esibizioni, curate nei dettagli: Body Percussion, Giocoleria, Stage in Action e Danza Hip Hop. Il workshop di Make Up Teatrale ha truccato tutti coloro che si sono esibiti. Le bellissime scenografie, create dai ragazzi di Material Lab e Tape Art, hanno creato stupore in tutti i partecipanti alla Festa.
Nel pomeriggio, al Teatro Vivaldi, c’è stato il Face to Face con il Rettor Maggiore che – incalzato di domande tra il serio e lo scherzoso – ha raccontato di sé, della sua vocazione e del suo primo anno da X Successore di don Bosco. Al termine ha risposto ad alcune curiosità chieste dai presenti, appartenenti a varie realtà salesiane e non. Nel frattempo, al Pala Arrex, c’era un gran via vai nei due foyer. In quello superiore tantissimi hanno visitato le 8 mostre presenti, preparate dai giovani di alcune realtà salesiane, che ruotavano attorno al tema “Amori e Passioni di don Bosco”. Amore per l’Eucarestia, la Confessione, il Papa, Maria, il Lavoro e le Missioni. C’era poi una mostra sulla paternità di Giovanni e una che, partendo dal sogno del Pergolato di Rose, porta i visitatori a fare un’esperienza spirituale addentrandosi nelle passioni e nel cuore del santo.
Gli stand, nel foyer inferiore, hanno catturato l’attenzione dei partecipanti alla Festa per la loro varietà: c’era chi danzava, chi cantava, chi esponeva materiale informativo e sussidi estivi… Tutti accoglievano chi si avvicinava al proprio stand, in un clima davvero familiare.
La giornata si è avviata alla conclusione in Palazzetto con un momento di animazione e con la fine dello spettacolo, che è terminato con queste parole di San Giovanni della Croce:
«Per giungere a gustare il tutto, non cercare il gusto in niente.
Per giungere al possesso del tutto, non voler possedere niente.
Per giungere ad essere tutto, non voler essere niente.
Per giungere alla conoscenza del tutto, non cercare di sapere qualche cosa in niente.
Per venire a ciò che ora non godi, devi passare per dove non godi.
Per giungere a ciò che non sai, devi passare per dove non sai.
Per giungere al possesso di ciò che non hai, devi passare per dove ora niente hai.
Per giungere a ciò che non sei, devi passare per dove ora non sei.» [1]
Ink, uno dei protagonisti sulla scena nell’ultima battuta ha detto: «Il vuoto si può vincere ma…ricorda, per farlo, ho bisogno di te!»
La canzone “L’amore va dove manca” del Progetto Animas ha infine concluso la giornata.
Tutti i partecipanti sono poi usciti dal Pala Arrex per tornare nelle proprie realtà.
Ringraziamo ancora tutti i volontari che hanno dato una mano all’organizzazione e voi che avete partecipato a questa Festa dei Giovani… grazie per aver fatto a metà con noi! Al prossimo anno!
[1] S. Giovanni della Croce, Opere complete, Presentazione di Camilo Maccise ocd, Introduzione e note di Luigi Boriello ocd e Giovanna della Croce ocd, San Paolo, Cinisello Balsamo (Mi) 2001, p. 190.
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