ROMA - La scelta dell'universita'? Per sei giovani su dieci (62%) contano di piu' le aspettative di mamma e papa' che non i reali interessi e ambizioni personali. E' quanto risulta da una indagine della rivista Campus, in edicola da domani, realizzata su 862 matricole, maschi e femmine, tra i 18 e i 20 anni.
del 01 gennaio 2002
La ricerca sottolinea anche come sia in crescita il popolo delle matricole per gioco visto che per il 76% degli intervistati l'universita' e' solo 'il sistema per entrare in un certo ambiente' e per il 44% 'un'opportunita' per conoscere gente nuova e divertirsi'. Non a caso il 57% delle matricole sa gia' che si pentira' presto della scelta fatta.
Di solito la scelta di proseguire gli studi avviene all'ultimo anno di scuola (38%) o addirittura dopo la maturita' (25%). Soltanto nel 27% dei casi si tratta di una scelta ponderata a lungo a cominciare dai primi anni delle scuole superiori. Soltanto il 17% dei ragazzi parte convinto per una strada senza aver dubbio alcuno sulla scelta fatta. La strada dell'universita' viene vista ancora oggi dalle matricole con poca chiarezza. Sembra che frequentare un certo Ateneo sia innanzitutto una questione di status, se e' vero che, oltre a coloro che lo vedono come il modo per entrare in un ambiente in qualche maniera prestigioso (76%), c'e' un 68% che considera gia' l'iscrizione all'Universita' come l'ottenimento di un titolo a effetto. Ancora, il 64% ritiene che la facolta' scelta sia la sola strada per ottenere un buon lavoro, il 44% spera che almeno l'ambiente universitario sia un luogo di divertimento e il 36% parte gia' con l'idea che si trattera' di una perdita di tempo. Il 22%, infine, considera la scelta universitaria soltanto un modo per rimandare in avanti la scelta di un lavoro. Sulla scelta di un percorso di studi piuttosto che di un altro pesano i consigli degli amici (68%) e le aspettative e i suggerimenti di mamma e papa' (62%). Al terzo posto si piazza un calcolo ragionato sulla situazione del mercato del lavoro (48%). Solo nel 41% dei casi l'elemento dell'interesse verso una particolare facolta' si e' rivelato decisivo. Incertezza e dubbi fanno si', quindi, che il 57% dei ragazzi intervistati ritenga che prima o poi potrebbe pentirsi della scelta fatta. Non a caso laurearsi nel piu' breve tempo possibile e' una priorita' solo per il 15% delle matricole, mentre e' 'abbastanza importante' per il 23%. Si tratta di una questione 'non prioritaria' per il 23% e un elemento di indifferenza per il 41%. E dopo la tanto sospirata laurea? Il 27% risponde che seguira' le orme dei genitori, il 23% che intraprendera' un'attivita' con gli amici e il 18% che andra' a lavorare all'estero. L'11%, infine, sa gia' che proseguira' iscrivendosi a un master di specializzazione.
30/08/2004 12:54 ANSA
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