Voglio scrivere a voi

Voglio scrivere a voi, a voi genitori che state preparando la strada del mio futuro. Sì, voglio parlare proprio a voi, mamma e papà, che grazie al vostro amore sincero e per sempre mi avete donato la vita.

Voglio scrivere a voi

 

Voglio scrivere a voi,

a voi genitori che state preparando la strada del mio futuro.

 

Sì, voglio parlare proprio a voi, mamma e papà, che grazie al vostro amore sincero e per sempre mi avete donato la vita. Fin da quando io ero  bambino mi avete insegnato a vivere nel mondo. Grazie alla vostra pazienza ho imparato a fare i primi passi, brevi e timorosi, fino alle vostre braccia. Tu, papà, mi ricordo ancora, mi tenevi in equilibrio per le prime pedalate in bicicletta; e tu, mamma, quante ore passavi a imboccarmi la “pappa”. Posso solo immaginare la vostra profonda commozione al sentirmi pronunciare la parola “mamma” o quando ho risposto per la prima volta con un bel grazie, o quando vi ho detto “buonanotte” dandovi un bacio… anch’io adesso mi commuovo ricordando tutto ciò, perché mi rendo conto di tutto l’amore che mi avete dato e che ancora adesso mi donate. Mi piacerebbe se, per un momento, potessi guardare dall’alto la mia vita e cogliere ogni sorriso, ogni gesto d’affetto, ogni piccolo sacrificio che avete fatto per me. Vorrei ripercorrere  tutte le occasioni, anche minime e insignificanti, in cui mi avete guidato, corretto e incoraggiato ringraziandovi, e nello stesso momento sorprendermi, della vostra generosità. Crescendo  ho dovuto fare molte scelte, a volte difficili, ma voi mi avete sempre consigliato la strada giusta. Spesso non vi capivo e mi arrabbiavo, ma voi con la vostra tenerezza mi ascoltavate,  sorridevate e mi facevate comprendere che rispettavate ogni mia decisione, avendo il coraggio di lasciarmi libero anche di sbagliare. Io non riuscivo a comprendere il vostro comportamento, ma una cosa è certa, vincevate sempre voi. Anche nei momenti di difficoltà c’era sempre il vostro incoraggiamento, la vostra carezza, il vostro bacio… e tutte le situazioni tristi si ricolmavano di gioia.

 

Mamma, ti ricordi che pianti  dopo che cadevo giocando a calcio, e tu, con un’infinita tenerezza mi prendevi in braccio, mi asciugavi le lacrime, mi ricoprivi di baci, mi curavi e con un grande sorriso mi riaccompagnavi a giocare. Ti posso solo dire che mi sentivo il bambino più felice del mondo. Quanti consigli preziosi, mamma, mi davi  e tu papà quante tirate d’orecchio, come tu sapevi fare. E di tutto ciò vi ringrazio perché pian piano sono cresciuto puntando a mete sempre più alte. Adesso è un momento difficile per tutti, c’è la crisi economica, e le difficoltà sono aumentate, le preoccupazioni e le paure sono all’ordine del giorno, qualche volta il morale è basso. E dai professori ho sentito anche dire e ovunque si legge che questa è una crisi economica molto difficile, che il lavoro manca, che le speranze di un futuro migliore sono poche, che la vita è più impegnativa, che formare una famiglia è una grande impresa, quasi impossibile… Eppure, cari mamma e papà, un giorno, mentre camminavo per le tristi strade cittadine, mi fermò un fruttivendolo e, dopo aver chiacchierato qualche minuto mi disse: “Ascoltami, ti devo dire una cosa importante, quando incontri persone che si lamentano di questa crisi e si disperano con volti pessimisti, non ascoltarle, anzi scappa! Scappa, perché queste non hanno capito la vita, queste sono schiave del denaro, queste sono persone tristi, incapaci di amare gli altri.” Io rimasi sorpreso e curioso e gli chiesi allora che cosa lo spingeva a dire che questa crisi non esistesse e il buon uomo mi rispose: “Io ho vissuto la crisi, ma non quella economica, la vera crisi; fratello che uccideva il proprio fratello, mariti colpiti a morte lontano da casa, bambini innocenti massacrati dalle bombe… questa è la vera crisi, questa è la vera catastrofe di cui ci dobbiamo preoccupare… i soldi vanno e vengono, ma non distruggono vite umane; il lavoro può esserci e non esserci, ma non devasta intere famiglie. Stai quindi tranquillo che questo periodo difficile per l’economia passerà e ricordati di amare più di prima le persone che hai accanto perché è questo che conta.”

 

Mamma e papà, aiutatemi a ricordare queste sagge parole perché facilmente mi abbatto, incontro nuove difficoltà e spesso non mi rendo conto che alle spalle ho  una famiglia che mi ama; ho due genitori che morirebbero per me. Fra poco sarò maggiorenne e so che inizierà una nuova vita per me, senza i vostri consigli e aiuti. Sono pronto. Sono convinto di poter cambiare qualcosa in questo mondo. Sono sicuro di dimostrare, a chi ora mi parla di un futuro triste, l’esatto contrario. Sono deciso a portare gioia e sicurezza dove ora c’è solo dolore e instabilità. Sono entusiasta  del futuro, sono ottimista, sono felice e pieno di curiosità, perché tutto questo me lo avete trasmesso voi in questi anni attraverso il vostro grande amore  e io cercherò di trasmettere agli altri la stessa forza che due genitori che si amano sprigionano.

 

Grazie mamma, grazie papà.

Mi avete fatto capire la bellezza della vita…

 

 

Dante Mazzacani

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