Cos'è l'amore? Sembrerà una domanda banale e retorica. In realtà, la risposta non è così scontata, perché richiede la capacità di fissare nelle parole, di intrappolare all'interno delle frasi statiche e analitiche un sentimento che sfugge facilmente da ogni definizione. L'amore è mettere al centro della propria esistenza non se stessi, ma l'altro.
Tra poco meno di un mese saranno sei anni. Sei anni dal giorno in cui l’ho conosciuto, sei anni di vita insieme.
Se mi avessero detto, la prima volta che i miei occhi si incrociarono nei suoi – così neri, profondi e luminosi – che avrei passato sei anni della mia vita e l’intera mia adolescenza con la stessa persona al mio fianco, non ci avrei mai creduto, non avrei pensato che sarebbe stata una circostanza così facilmente realizzabile. Eppure è successo: dopo sei lunghissimi anni siamo ancora insieme …
In quell’estate del 2006, in cui l’unico sorriso mi era stato regalato da una squadra di campioni arrivata ai vertici del mondo, ero così piccola e indifesa e impaurita che mai avrei pensato di poter incontrare una persona così speciale, che con forza mi avrebbe presa per mano e strappata con prepotenza da quella spirale di sofferenza e paura che solo le malattie portano con sé.
E se fino ad allora non mi ero mai chiesta, né tantomeno avevo avuto modo di capire, cosa fosse l’amore… questi sei anni mi hanno dato gli elementi per comprendere questo grande sentimento, per conoscerlo, per analizzarlo al meglio nelle sue mille e affascinanti sfaccettature. Questi sei anni mi hanno fatto capire quanto sia prezioso quest’aspetto dell’essere umano, quanto sia impagabile la nostra capacità di relazionarci con gli altri e di entrare in simbiosi con una persona diversa, condividendo con essa sogni, speranze, paure.
Cos’è, quindi, l’amore?
Sembrerà una domanda banale e retorica. In realtà, la risposta non è così scontata, perché richiede la capacità di fissare nelle parole, di intrappolare all’interno delle frasi statiche e analitiche un sentimento che sfugge facilmente da ogni definizione, così aereo e ineffabile da non tollerare qualsiasi tipo di classificazione.
L’amore è mettere al centro della propria esistenza non se stessi, ma l’altro. È imparare a mettere da parte il proprio naturale egocentrismo per ascoltare i bisogni, le esigenze, le aspirazioni di un altro essere umano.
Amare significa non poter fare a meno dell’altra persona, sentire costantemente il bisogno della sua presenza, vedere deliziosamente scivolar via il tempo passato insieme perché “eravamo insieme, tutto il resto del tempo l’ho scordato” (W. Whitman).
Amare significa adorare ogni singola parte dell’altro, inclusi i difetti, quelli che non tutti conoscono e che, nonostante tutte le critiche e perplessità, si finiscono per adorare.
Amare significa voler costruire saldamente la propria vita insieme sopra una salda roccia, significa imparare a considerare ogni singolo bacio come un dono inestimabile, ogni singola carezza come un regalo prezioso, ogni sorriso come una cascata di perle.
Amare significa sbagliare, e sbagliare anche in maniera eclatante, ma riuscire a correggersi insieme, trovare insieme la via più giusta per continuare a vivere.
Amare significa litigare aspramente e duramente, ma riuscire sempre e comunque a fare pace, anche quando sembra impossibile. Amare significa stare lontani l’uno dall’altra per mesi e tornare ancora una volta insieme, quasi ci sia una mano invisibile che spinga due esistenze a dover vivere necessariamente insieme, a completarsi l’un l’altra.
Amare significa aver paura vedendo la mano dell’altro così bianca da scomparire quasi tra le linde lenzuola di un letto d’ospedale, ma cercare di nascondere i propri turbamenti dietro un sorriso incoraggiante; è prestare la propria spalla quando l’altro non riesce a stare in piedi dopo una lunga convalescenza.
L’amore è gioire per le gioie dell’altro ancor prima che delle proprie. L’amore è affrontare insieme le proprie paure, tenendosi per mano, ed essere felici per averle sconfitte, avendo la sensazione di aver superato quella che sembrava un’impresa impossibile: in fondo, se c’è qualcuno che ci ama accanto, i ragni non sono così spaventosi, i luoghi pubblici, affollati e rumorosi, non sono più così terribili da affrontare. Amare significa provare insieme gusti e pietanze nuove, scoprire angoli di città sconosciuti e affascinanti, ridere a crepapelle tenendosi per mano, capirsi con un semplice sguardo, parlare e parlare fino a notte a inoltrata, secondo la misteriosa legge per cui gli argomenti interessanti di discussione vengono fuori solo alle quattro del mattino.
Amare significa accettare le scelte dell’altro, anche se a prima vista sembrano collidere con i nostri personali ed egoistici progetti.
Amare significa sognare un futuro, un futuro insieme.
Amare significa crescere, crescere insieme.
E allora, non posso fare a meno di essere profondamente riconoscente nel confronti di colui il quale mi ha donato la possibilità di conoscere cosa sia l’amore.
Grazie. Grazie di cuore!
Elisa Bonaventura
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