Intervista a don Claudio Filippin realizzata dalla Redazione di Giovani per i Giovani nell'Aprile del 2004. «Mi hanno fatto scoprire la gioia del gioco, un po' alla volta quella della gratuità e del servizio, e mi hanno portato a capire che spendere la vita per Don Bosco era una cosa meravigliosa...».
del 02 luglio 2006
Lascia una preghiera o un tuo ricordodi Don Claudio Filippin...
 
 
[ Don Claudio era nato a Vallà di Riese (TV) il 30 dicembre 1956, aveva emesso la prima professione il 2 settembre 1973 e era stato ordinato sacerdote il 17 marzo 1984. Già Ispettore della Veneta Est, dal 6 settembre 2003 era stato nominato Superiore della nuova Ispettoria INE ]
 
 
Nome  
Claudio        
Età?
47   (ndr: l’intervista è dell’APRILE 2004)              
Che lavoro fai?
Il Salesiano                           
È un lavoro?
Anche…                                
Giornata tipo
5.45 levata, 6.30 meditazione… poi, Messa e Lodi… un po’ in giro… un po’ qua e un po’ là. “Chiudiamo” verso le 23.30.                         
Lavori per il Regno di Dio?
Spero di sì.                            
Lo stile salesiano lavora per il Regno di Dio?
Certamente!                          
Ti senti giovane per i giovani?
Sì, anche se mi manca il contatto diretto con loro.      
Ti senti giovane tra i giovani?
Sì, decisamente.    
Cosa pensi dei giovani di ieri, di oggi e di domani?
Essere giovani è una fortuna in tutti e tre i casi, quelli di oggi hanno in più una grande sfida di dover affrontare i problemi di oggi. Quelli di domani… non so, spero però di scoprirlo domani. 
Che consiglio daresti a chi è giovane?
Di scoprire la bellezza della vita, di non sprecarla, di non svenderla.          
E a chi non lo è più?
Di guardare ai giovani con simpatia.    
Leggi il giornalino del MGS Triveneto Giovani per i Giovani?
Lo sfoglio!                             
Un articolo che ti ha colpito?
In generale mi colpisce la pagina di attualità, soprattutto gli articoli sui temi della pace e della guerra.
Un consiglio che daresti alla redazione?
Di esprimere sempre di più il carisma salesiano, che è carisma di educazione. 
Da piccolo andavi in oratorio?
Al mio paese non c’era l’oratorio          
Come hai cominciato?
Iscrivendomi alla scuola media di Castello di Godego (TV), con poca voglia di studiare e tanta di giocare!                                                  
Raccontaci in 20 parole la storia della tua vocazione.
Mi hanno fatto scoprire la gioia del gioco, un po’ alla volta quella della gratuità e del servizio, e mi hanno portato a capire che spendere la vita per Don Bosco era una cosa meravigliosa.  
L’oratorio a cui sei più affezionato?
Costanza… no dai, anche Chioggia
Quella che abbatteresti?
Spero che non ci sia…        
Raccontaci una barzelletta…
Oddio… faccio anche fatica a ricordarmi quelle che mi raccontano.          
Un tuo pregio?
La passione per Don Bosco e la sistematicità nel lavoro.    
Un tuo difetto?
Cocciutaggine.                     
Cosa dicono di te?
Tutto e il contrario di tutto.   
 
 
Cosa diresti all’ispettrice?
 
Di avere pazienza con i salesiani.         
Cosa diresti alle Figlie di Maria Ausiliatrice?
Di credere nella collaborazione.
Cosa diresti ai salesiani?
Di non allontanarsi dai giovani.  
Saluta i lettori.
Viva l’MGS.
 
 
 
 
 
Alessio e Betta
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