O Germoglio di Iesse, che ti innalzi come segno per i popoli: tacciono davanti a te i re della terra, e le nazioni t'invocano: vieni a liberarci non tardare.
del 20 dicembre 2011
Antifona “O” dei Vespri del 19 Dicembre
O Germoglio di Iesse,che ti innalzi come segno per i popoli:tacciono davanti a te i re della terra, e le nazioni t'invocano:vieni a liberarci non tardare.
 
3° Antifona o Radix Iesse, radice di Iesse,perché si invoca il Messia così? Voi sapete che Iesse è il padre di Davide e dalla radice di Iesse viene fuori un germoglio. Spunta un germoglio dalla radice di Iesse. E’ bello quando leggiamo, prima nella novena e poi alla vigilia di Natale la genealogia secondo Matteo, quella lista da municipio: Abramo generò Isacco, Isacco generò… sembra monotona, ma fa venire la pelle d’oca (Brividi), in mezzo a tutti quei nomi Dal registro del municipio ad un certo punto spunta fuori il nome di Giuseppe, sposo di Maria dalla quale e nato il Cristo. Gesù in mezzo agli uomini. Il nome di Gesù scritto nei registi della storia umana. Ecco e il germoglio di cui parla Isaia 11: dove si dice : Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse. Spunterà, in ebraico significa uscirà. Uscirà la radice di Iesse, che stai. Isaia dice che la radice di Iesse si legherà a vessillo dei popoli (IS 11,10). Poi dice di un gesto interessante: quello di mettere una mano sulla bocca ti metti la mano sulla bocca, non osi più parlare, ti manca il fiato. Tutti i potenti della terra, staranno senza fiato. Ecco, e qui c’è un altro riferimento biblico Is 52,15: Is 11, 10b. 
Vieni. Cosa si chiede a questa radice di Iesse?
Il vieni insiste ancora sulla liberazione e l’accento è posto sull’ultima espressione: non tardare, non tardare. Questa è la situazione dell’orante: perché tardi Signore?
Certo, chi dice queste parole è uno che non ne può più. Tante volte nelle preghiere bibliche, nei salmi c’è questa parola: non ne posso più,. E’ il grido che Gesù ha fatto suo nel Getsemani: “Padre, se è possibile passi, però non come voglio io.” Ecco il non farcela più: “perché tardi Signore? Non tardare”.
Il salmo 43 dice addirittura:”Perché dormi Signore?” Gesù che dorme sulla barca… è il grido più commovente della preghiera. Ecco il grido assunto da Gesù perché non ci sia nessun uomo al mondo che possa dire :il mio Dio non mi capisce. Non tardare.
Molte volte quando preghi hai l’impressione di essere cacciato dalla preghiera, sembra quasi che Dio non ti ascolti, e allora ti vien voglia di piantare lì tutto, invece l’orante biblico continua, non se ne va via, continua a star lì: non cacciarmi Signore dal tuo volto. Io continuo a gridare, a gridare, a gridare: non tardare, non dormire Signore! E Gesù che ci invita a fare così: “bussate, bussate, non stancatevi”, siate cocciuti, Gesù stesso ce lo dice per farci crescere nella fede, perché sa che senza fede non è possibile entrare nei misteri di Dio. Urlate, urlate nella preghiera, Luca addirittura usa un verbo particolare: boato. La preghiera è un urlo e noi sentiamo che qui c’è tutto l’urlo dell’umanità oppressa dal dolore.
Don Macchetta
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