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Antifona “O”: Vespri del 20 Dicembre

O Chiave di Davide, che apri le porte del Regno dei cieli: vieni, e libera l'uomo prigioniero che giace nelle tenebre.


Antifona “O”: Vespri del 20 Dicembre

da Teologo Borèl

del 21 dicembre 2011 Antifona “O” dei Vespri del 20 DicembreO Chiave di Davide, che apri le porte del Regno dei cieli:vieni, e libera l’uomo prigioniero che giace nelle tenebre.

 

            E’ interessante: Gesù è chiamato chiave. Uno dei titoli con cui chiamiamo Gesù nella novena di Natale è chiave: vieni chiave! Non abbiamo mai chiamato Gesù chiave e la liturgia ci insegna chiamarlo chiave. La chiave è per aprire o chiudere,e chi ha le chiavi è il padrone, oppure è uno di cui il padrone si fida, Gesù da le chiavi a Pietro: fai le mie veci, è come lo facessi Io quello che fai tu Pietro, quello che fai tu Chiesa è come lo facessi Io. Quindi aver le chiavi è segno di potere. La parola che apre e nessuno chiude, chiudi e nessuno apre, anche questa è una parola biblica, è tratto da Is 22,15, dove si parla di un certo Sebna, maggiordomo di Ezechia che viene destituito per il suo arrivismo sfacciato, al suo posto viene messo un certo Eliachim e tutto questo è presentato dall’autore biblico come una manovra di Dio. Di Eliachim si dice quell’espressione che poi sarà applicata al Messia, sarà citata anche dall’Apocalisse 3:”Gli porrò sulle spalle la chiave di Davide, se egli apre nessuno chiuderà, se egli chiude nessuno potrà aprire”.            E allora attenzione, attenzione all’invocazione di questa antifona: vieni. E cosa deve fare Gesù chiave? Vieni e tira fuori  (educ), il prigioniero dal carcere, dalla casa del carcere. Educ deriva dal verbo educere, allora si invoca Cristo educatore: educare significa scarcerare, tirar fuori dal carcere. Chi? Vieni a tirar fuori colui che è prigioniero che siede nelle tenebre e nell’ombra di morte. Questa parola la troviamo tante volte nella Bibbia, è una frase classica, tenebre e ombra di morte, la troviamo anche nel salmo 22 del Pastore: se vado anche nella valle tenebrosa… ma  il testo originale dice: valle di ombra di morte,  e quindi vieni a tirarmi fuori , a tirar fuori il prigioniero. Via dall’ombra di morte e mettiamoci all’ombra di Adonai. Via, fuori dall’Egitto, fuori dal carcere. Come  è interessante che l’ educazione è un tirar fuori dal carcere. Devono essere educati non solo i bambini ma tutti noi che siamo in stato di morte.           L’educazione è liberare, liberare da qualcosa che tiene schiavo, l’uomo nasce schiavo, e ci accorgiamo tutti, non ci vuole molta filosofia  per capire che siamo schiavi. Gesù è venuto a liberarci. Liberaci dai nostri egoismi, dai nostri veleni, dai cancri, ecco è forte questa antifona, è fortissima.

Don Domenico Macchetta

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