Ci viene spesso spontanea la domanda: quale è il punto più importante della vita cristiana? Chi è il vero cristiano? E' chi va a messa? È chi paga le tasse? È chi si comporta bene? Chi non ruba? Chi fa il suo dovere? La tentazione di semplificare è tanta, anche se è giusto puntare sempre all'essenziale...
del 12 gennaio 2007
 
 
 
Ci viene spesso spontanea la domanda: quale è il punto più importante della vita cristiana? Chi è il vero cristiano? E’ chi va a messa? È chi paga le tasse? È chi si comporta bene? Chi non ruba? Chi fa il suo dovere? La tentazione di semplificare è tanta, anche se è giusto puntare sempre all’essenziale. Vorremmo forse un cristianesimo in pillole per potercelo sistemare una volta per tutte. Della serie: la mia vita è un’altra, ho tante preoccupazioni, tanti interessi, programmi, ideali. Non posso correre dietro ai preti, però è giusto avere qualche principio proprio per mettere a posto anche questo. Nella vita ci vuole una sorta di ordine.
La fede è vista come uno dei tanti tasselli della vita, dei tanti obblighi, delle tante cose che purtroppo occorre mettere in conto perché prima o poi ci devi incappare: o i sacramenti dei figli, o il matrimonio, o qualche malattia, o la morte dei nonni, o qualche confraternita in cui hai amici o perché sei imparentato con qualche frate o suora…C’è qualcosa che posso fare senza troppo impegno e che mi mette il cuore in pace?
Gesù è molto preciso, ma come sempre destabilizzante: il centro della vita cristiana non è qualcosa da fare, ma un modo di essere, per cui non è un gesto da compiere una volta per tutte così che ti sei messo a posto, ma è una vita di amore. E’ amare Dio. Amare Dio non è una preghierina del mattino, non è un soprammobile sul comodino, non è una scaramanzia da fare ogni giorno prima di salire in automobile. E’ mettere Dio al centro della vita.
Ma ancora di più dice Gesù: essere cristiani è amare allo stesso modo anche il prossimo. Sapere che gli altri fanno parte della nostra vita e non posso vivere senza stabilire con loro rapporti di amore, di dono, di amicizia, di convivenza positiva e generosa.
Chi voleva la formuletta mordi e fuggi, prendi e sigilla se la deve scordare. Essere cristiani è semplice, non è un insieme di adempimenti complicati, ma è vivere in modo completamente diverso da quanto ci suggerisce il mondo.
Per questo la vita cristiana è una vita di speranza, perché sa puntare al cuore della costituzione di un modo di vivere: l’amore.
 
 
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