Chisinau: Una nuova presenza di don Bosco

Il 12 settembre 2005 è iniziata una nuova presenza salesiana in Moldavia, affidata ai salesiani del Triveneto. Ecco la storia degli inizi di questa presenza, alcune info sulla Moldavia, foto e video..

Chisinau: Una nuova presenza di don Bosco

da MGS News

del 13 settembre 2005

 

 

 

Il 12 settembre 2005 i Salesiani di Don Bosco

aprono una nuova presenza in Moldavia.

 

 

 

 

Moldavia

 

•        Superficie: 33.843 Km²

•        Abitanti:     4.218.000 (stime 2004)

•        Densità:     125 ab/Km²

•        Capitale: Chisinau (780.000 ab.)

•        Altre città: Tiraspol 185.000 ab.,Balti 149.000 ab.

•        Paesi confinanti: Romania ad ovest, Ucraina a sud, est e nord

•        Forma di governo:Repubblica parlamentare

•        Moneta: Leu moldavo

•        Lingua: Moldavo (ufficiale), Russo, (lingua parlata) Ucraino, Gagauzo

•        Religione: Atei 46,5%, Ortodossi 44,5%, Musulmani 5,5%, altro 3,5%

•        Gruppi etnici: Moldavi 64,5%, Ucraini 14%, Russi 13%, Gagauzi 3,5%, Bulgari 2%, altri 3%

 

 

La Repubblica Moldava

 

Per la sua posizione il Paese è un ponte ideale tra l’Ovest e l’Est. La Repubblica Moldava si trova tra la Romania all’ovest e l’Ucraina al nord e al sud, trovandosi situata a sud-est dell’Europa Centrale. Una piccola porzione del loro territorio confina con il fiume Dunarea.

Dal punto di vista storico, nel sec. II-III, la Moldavia si trovava sotto la guida dell’Impero Romano, essendo sottomessa al processo della romanizzazione. Il Principato Moldavo è stato fondato nel 1359 dopo la liberazione dal regime asburgo. Il più importante lottatore per consolidare lo stato medievale moldavo è stato Stefan il grande e santo (1457 – 1504) nominato dal Papa di Roma “l’Atleta di Cristo”.

Nel 1538 la Moldavia è divenuta il satellite dell’Impero Ottomano. Nel 1791 e 1793 l’Impero Russo ha annesso i territori dell’est (conosciuti come Transinistria) e nel 1812 nel territorio dell’ovest si è formata la Basarabia, ottenendo l’indipendenza.

Nel 1918 la Basarabia vota per l’unione con la Romania e nel 1924 l’Unione Sovietica forma la R. Sovrana Moldava in ambito alla R. Ucrainiana Sovietica sulle rive dell’est del fiume Nistru. Nel 1940 l’armata sovietica occupa la Basarabia e nel 1944 si fonda la RMSSA secondo le modifiche territoriali considerate. Dopo il processo di democratizzazione all’inizio degli anni 90 del sec. 20, la Moldavia è dichiarata sovrana il 23 giugno 1990 e indipendente il 27 agosto 1991, essendo stata riconosciuta anche dalle comunità internazionali.

 

 

La Chiesa Romano-Cattolica nel territorio della Repubblica Moldava

 

Conforme alle fonti storiche, le prime strutture organizzate della Chiesa Cattolica iniziano nel 1248 con l’Episcopia degli cumani.

Questa estende le sue attività in tutto il territorio moldavo. Nel nostro territorio, dei cattolici si parla verso gli anni 1314-1324 negli atti dell’Ordine francescano che descrivono le attività dei missionari, soprattutto nelle località di Cetatea Alba (Maurocastro). Di queste stesse località si parlerà anche più tardi nel 1646 nel Codex Bandinus.

Le fonti storiche del dopo 1812 mostrano che la vita spirituale dei cattolici moldavi (Gubernia dei paesi della Basarabia) era organizzata dall’Episcopia di Kamenet-Podolsk. In un documento del 1840 sono enumerate le località dove esistevano le comunità parrocchiali, come: Hotin, Balti, Chisinau, Bendere, Soroca, Akkerman (Cetatea Alba), Crasna, Izmail.

Nel periodo 1848-1918 le comunità cattoliche della Basarabia entrano sotto la giurisdizione della nuova Episcopia creata a Tiraspol, con cattedra episcopale in Saratov, che si estendeva in un grande territorio, dalla Crimea fino alla Basarabia, la parte sud dell’impero del paese.Dal 1918 fino al 1944 i cattolici della Basarabia vengono affidati alla giurisdizione dell’Episcopia di Iasi. In questo periodo esistevano 10 parrocchie con filiali, 8 sacerdoti e circa 15000 credenti.

Nel periodo sovietico, tutte le Chiese vengono chiuse e trasformate in sale per distrazioni profane, soppresse le parrocchie, i sacerdoti sono costretti a lasciare il paese. Soltanto un sacerdote ha avuto il permesso di rimanere a Chisinau e cerca di servire in segreto anche i cristiani delle altre comunità. Dopo la “perestroica” di Gorbaciov inizia la rinascita delle comunità, sei di queste sono legalizzate, arriva un altro sacerdote per aiutare, iniziano così la costruzione o ricostruzione delle chiese o cappelle.

Dopo il 1990, quando iniziava il cambio politico, la dichiarazione dell’indipendenza dell’ex repubblica sovietica e, ci sono degli importanti cambiamenti anche nella organizzazione delle Chiese locali, come la riammissione dei vecchi vescovi soppressi, e nuovi Amministratori Apostolici.

Il 28 ottobre 1993 è stata fondata l’Amministratura Apostolica della Chiesa Cattolica nell’attuale territorio della R. Moldava ed è stato nominato amministratore apostolico, il parroco della chiesa “Provvidenza Divina” di Chisinau, P. Anton Cosa, che più tardi, il 6 gennaio 2000, sarà consacrato vescovo da S.S. Giovanni Paolo II. La storia di questi ultimi anni è piena di avvenimenti, grandi e piccoli, ma il risultato delle attività svolte con molto entusiasmo è visibile e da testimonianza della presenza di Dio nella Sua Chiesa.

La Diocesi della Chiesa Romano-Cattolica in Moldavia comprende 11 parrocchie, 6 filiali, 20000 credenti, 20 sacerdoti, 2 congregazioni maschili e 6 femminili.

 

 

Gli inizi della presenza di Don Bosco in Moldavia

 

Nell’aprile del 2004, il superiore generale per le missioni don Alencherry assieme ai due ispettori don Jan dell’ispettoria di Varsavia e don Claudio dell’Ispettoria INE accompagnati da don Sergio, della comunità di Costanza entrano per la prima volta, attraversando gran parte della Moldavia, in Chisinau.

I contatti con la realtà di Chisinau risalgono  agli anni 1950 con la presenza di un salesiano polacco che ha lavorato per diversi anni in questa nazione fino alla sua morte. Nei  primi anni del 2000 un salesiano ed alcuni giovani di Torino, sono presenti presso la casa delle suore della provvidenza  per avviare una piccolo attività estiva e dei mini corsi di animazione per I giovani del luogo.

I contatti con la realtà di Chisinau risalgono  agli anni 1950 con la presenza di un salesiano polacco che ha lavorato per diversi anni in questa nazione fino alla sua morte. Nei  primi anni del 2000 un salesiano ed alcuni giovani di Torino, sono presenti presso la casa delle suore della provvidenza  per avviare una piccolo attività estiva e dei mini corsi di animazione per I giovani del luogo.

 

Chisinau: una nuova sfida

Il desiderio della presenza salesiana è vivo e attraverso la voce del Vescovo locale e del Nunzio Apostolico arriva una richiesta ufficiale per avviare una presenza in questo territorio.

L’accoglienza è fraterna. In un incontro il Vescovo esprime il vivo desiderio della presenza dei salesiani... perché si occupino dei giovani. Assieme a Lui si incontrano anche alcune realtà che gia lavorano sul territorio...Suore della Provvidenza, Verbiti, suore salesie... In un secondo incontro, fatto da don Sergio e don Jacek, si mette per iscritto un piccolo programma di lavoro.

 

 

Programma di lavoro

 

Dall’Incontro avvenuto tra don Sergio, don Jacek e il Vescovo di Chişinău, Mons. Anton Cosa (15 Febbraio 2005)

 

La Diocesi si dichiara disposta a fare l’intermediario per tutto quanto sarà necessario, in particolare per la proprietà che la Congregazione intende comprare.

Riguardo al contenuto dell’opera salesiana, il  desiderio dei sacerdoti salesiani è quello di mettersi al servizio dei ragazzi e giovani poveri e per un cammino formativo secondo lo stile di don Bosco. Si vuole scegliere fra i progetti, i più consoni con le esigenze locali.

Da parte sua il Vescovo ha espresso le sue aspettative: 

•   Il suo desiderio più grande è quello di avviare un centro giovanile dove verranno svolti vari tipi di attività formative, educative ricreative, associative a favore dei giovani del luogo.

•   Tra le altre il Vescovo pensa anche ad una scuola cattolica e a un internato per studenti poveri.

•   In ogni caso il Vescovo  richiede ai sacerdoti salesiani anche  un servizio pastorale (parrocchiale) sul territorio dove sarà l’opera salesiana,  che però verrà concordato tra il Vescovo e i superiori competenti della Congregazione salesiana.

 

 

Materiali

 

Fotografie

Video intervista a Don Claudio Filippin, superiore salesiano Triveneto

Video intervista 1 a don Sergio, don Jacek

Video intervista 2 a don Sergio, don Jacek

Video intervista 3 a don Sergio, don Jacek

Redazione GxG

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