"Se incontri il tuo futuro, digli di non venire".
È un libretto curioso. In pratica ti dice: "Ho paura del futuro".
"La vita è come la pioggia. Aspetto che finisca". L'ho sentita in bocca a un conferenziere. Anche qui il messaggio è chiaro: "Ho paura della vita".
Sulla bocca di una mamma trepidante e pure lei prigioniera di una paura: "È un bravo ragazzo. Ho paura che voglia diventare sacerdote". Il sogno di un figlio e la paura di una madre possono coesistere.
Vorrei da queste righe farti amare il futuro, la vita e il tuo sogno.
Avere un sogno fa bene. È un nutrimento. Come il cibo nutre il corpo, così il sogno fa crescere l'anima. Senza cibo è fame, senza traguardi è deserto.
Vita e sogno vanno a braccetto. Sono le gambe che ti permettono di camminare.
Il futuro è già in azione nei tuoi pensieri, nei tuoi affetti.
Tra presente e futuro c'è continuità. Se il tuo presente è ricco, anche il tuo futuro lo sarà.
Se sei in ordine, anche il tuo domani esprimerà equilibrio, armonia.
Mi sento onorato di poterti seguire in quest'anno consegnandoci mese per mese un'emozione, uno scambio di energia.
Ti penso come un aquilone che vola alto alto. Mi tengo stretto tra le mani il filo per non lasciarti in balia dei venti.
Saremo distanti: tu nell'azzurro cielo, io già con i piedi in terra. Distanti e uniti; lontani e vicini; coinvolti nello stesso dono: diventare prete. Ci stai? Ci sto.
Non ho paure da cui difendermi.
Amo tanto Gesù, la vita e il futuro.
Se ami non c'è che amore dentro e fuori di te.
Oggi e domani. Di giorno e di notte.
Se sei giovane, non dirai come Agostino: "Troppo tardi ti ho conosciuto".
Se sei avanti negli anni, ti dico: "Non è mai troppo tardi".
Carlo Terraneo
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