La Cnesc (Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile) preoccupata e indignata per il taglio drastico delle risorse economiche per il servizio civile.
del 22 ottobre 2008
La Cnesc (Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile) è preoccupata e indignata per il taglio drastico delle risorse economiche per il servizio civile.
Dai 299 milioni stanziati per il 2008 dal precedente esecutivo ai 171 previsti nella Finanziaria 2009: un taglio del 42%, il peggiore della storia del Servizio Civile Nazionale. Una cifra che mette a rischio la possibilità di avere bandi per il 2009 se non per un esiguo numero di volontari.
 
Già quest'anno il servizio civile ha avuto una battuta d'arresto con soli 32.000 volontari rispetto ai 50.000 del 2007.
 
A nulla sono valsi gli appelli che ormai da anni gli Enti continuano a lanciare sulla necessità di uno stanziamento minimo di 400 milioni l'anno per un sistema di Servizio Civile Nazionale degno di tal nome che permetta l'avvio di 70.000 - 80.000 volontari l'anno. Numeri mai raggiunti nonostante siano ampiamente inferiori alle richieste di giovani e Enti.
 
A nulla sono valse le numerose ricerche fatte in questi anni da Enti, Università, Istituti di ricerca  e dall'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile (compresa l'ultima curata dalla Fondazione E. Zancan proprio per l'UNSC) che hanno messo in risalto l'alto valore sociale, educativo e culturale del servizio civile nazionale per i giovani che lo svolgono, per i territori e le loro necessità e per la società civile tutta quale strumento di coesione sociale e diffusione di una cultura di cittadinanza attiva, nonviolenza e solidarietà che oggi ci pare sia una delle poche, vere, emergenze nazionali.
 
Gli enti aderenti alla Cnesc sono consapevoli che vi sono molti aspetti del servizio civile nazionale da riformare; la Cnesc da tempo ha avanzato proposte in tal senso ed è disponibile a proseguire  un confronto costruttivo con le istituzioni competenti.  Ma il taglio delle risorse è un errore che ha come unico effetto l'aggravamento dei problemi esistenti e non la loro risoluzione'.
 
La Cnesc è favorevole  ad aprire un tavolo per la revisione delle regole, ma è contraria a che questo possa portare ad un riadattamento del sistema in funzione  di risorse sempre più limitate sancendo l'idea di un servizio civile di nicchia, impoverito sul piano qualitativo (forme abbreviate, part-time, rimodulazione delle ore) o sul piano culturale e sminuito in alcune finalità e nella sua storia (educazione dei giovani, difesa e legame con l'obiezione di coscienza). Criteri  in antitesi con un servizio civile popolare e di reale impatto educativo e culturale sulla società civile.
 
                                                                                                                                                                                        Roma, 21 ottobre 2008
 
ufficio stampa
Paola Scarsi
 
Alla Cnesc aderiscono:
Acli, Aism, Anpas, Anspi, Arci Servizio Civile, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Caritas Italiana, Cenasca-Cisl, Cesc, Cnca, Confederazione Nazionale Misericordie d'Italia, Cong.P.S.D.P.Ist.don Calabria,  Italia Nostra, Federsolidarietà / CCI , Focsiv, Legacoop, Scs/Cnos Salesiani, Unpli, WWF
 
 
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Paola Scarsi
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