Breve profilo di Don Claudio Filippin...
del 04 luglio 2006
Il pomeriggio di domenica 2 luglio, verso le ore 16.00, mentre con un giovane salesiano faceva una breve uscita in bicicletta lungo la Riviera del Brenta, avvertiva un dolore ad un braccio: era l’improvviso annuncio di un infarto devastante. Non è valso il pronto intervento dell’unità mobile dell’ospedale di Dolo: Don Claudio Filippin, Superiore provinciale delle opere salesiane del Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige, inopinatamente finiva la sua vita.
L’età (neanche 50 anni), il vigore fisico e il costante movimento sembravano semmai preludere ad una vita lunga e forte.
Incredulità prima e poi profondissimo cordoglio hanno percorso le case salesiane e le altre opere della Famiglia di Don Bosco del Nordest. La notizia si è sparsa rapidissima in tutta Italia e anche all’estero, dove era largamente conosciuto.
Don Claudio Filippin era nato a Vallà di Riese Pio X (TV), il 30 dicembre 1956; da 33 anni era Salesiano e da 22 Sacerdote. Aveva compiuto gli studi filosofici e teologici in varie facoltà dell’Italia Settentrionale, coronandoli con la licenza in Scienze dell’Educazione presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma.
Ebbe subito incarichi di rilievo: prima Delegato ispettoriale per la Pastorale giovanile e vocazionale, poi Responsabile della “Comunità Proposta” di Mogliano Veneto, poi, per sei anni, Direttore della grande opera del “Bearzi” di Udine. Infine, nel settembre 2000 viene scelto come Superiore di tutta la grande provincia del Nordest che di lì a poco nasceva dall’unificazione delle due entità prima autonome, facenti capo a Verona e Venezia.
Ricco di sensibilità giovanile e di simpatia, si trovava a completo suo agio tra i giovani, che sapeva però impegnare in percorsi forti ed esigenti. Robusto e coraggioso, con loro inventava imprese sportive di tutto rispetto: gare, marcelonghe, campeggi, pernottamenti in quota; e poi le spedizioni ciclistiche in Italia e all’estero, rimaste famose.
Aveva energia, fantasia e intraprendenza, doti che portò anche nel non facile compito di Provinciale, connotandolo di dialogo schietto, di convinzione forte, di entusiasmo generoso, di operosità instancabile… con ritmi perfino temerari, che probabilmente ne hanno affrettato la fine.
È con profondo rispetto ed affetto e con commossa partecipazione che i Salesiani tutti e tantissimi giovani e amici lo salutano e lo ricordano.
Il rito funebre di commiato sarà oggi, 5 luglio, presso la Chiesa di “Gesù Lavoratore”, Via Don Orione 3, a Marghera (VE), alle ore 11.00. La celebrazione sarà presieduta dal Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Pascual Chàvez Villanueva.
Seguirà, alle 17.00, altra Eucarestia di commiato presieduta dal Vescovo di Trieste Mons. Eugenio Ravignani, al suo paese, Vallà di Riese Pio X (TV), dove sarà sepolto assieme ai suoi cari.
A.T.
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