Ciò che spesso rende fragile l'amore, e quindi la coppia, non è soltanto il disaccordo individuale, ma soprattutto la mancanza di fede nella propria unione e nella propria missione.
del 02 aprile 2012 (function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = '//connect.facebook.net/it_IT/all.js#xfbml=1'; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, 'script', 'facebook-jssdk')); 
  Amate insieme altre cose...
Le nuvole passano, il cielo rimane
«La coppia dura e prospera quando gli innamorati sentono di essere un valore sociale, quando accettano fino in fondo e con gioia la loro vocazione amorosa. Ciò che spesso rende fragile l’amore, e quindi la coppia, non è soltanto il disaccordo individuale, ma soprattutto la mancanza di fede nella propria unione e nella propria missione» (Francesco Alberoni)
 
Il colore della coppia
Erano i primi mattini del mondo e la creazione, appena uscita dalla mani del Creatore, brillava come un soldino nuovo.
           Ma l’universo era ancora in bianco e nero come i vecchi film da cineclub. Temendo che le sue creature si stancassero di vedere il mondo in lutto, Dio disse ad Adamo ed Eva: «Ieri avete dato un nome a tutto ciò che vive e questo va bene. Oggi date un colore a tutto quello che si trova sotto i vostri occhi: gli animali, le piante e le rocce; ma colorate anche tutto quello che non si vede: i sentimenti, i progetti e i sogni». 
           Adamo ed Eva si misero al lavoro con una energia che nulla aveva ancora intaccato. Il sole sarebbe stato di color oro fuso ed il lampo come una sigla d’argento sull’inchiostro nero nelle notti di tempesta. 
           La tigre striata avrebbe avuto il colore della brace vista attraverso la griglia di un barbecue e le grosse scimmie babbuine avrebbero avuto sul fondo schiena tutte le tinte d’un crepuscolo d’autunno. Il cielo sarebbe stato azzurro come il corredino d’un neonato e l’erba sarebbe stata d’un verde così splendente ed intenso da far ingolosire i carnivori stessi. 
           Verso sera, tuttavia, stanca per aver tanto colorato, l’immaginazione dei primi esseri viventi accusò qualche segno di debolezza. Dio non poté fare a meno di sospirare sentendoli dichiarare stancamente che la rosa sarebbe stata rosa e l’arancia sarebbe stata arancione, così, semplicemente... 
           « E la coppia, figlioli - buttò là Dio per ravvivare i loro pennelli - qual è il colore della coppia?» «Rosa e d’oro” replicò senza esitazione Adamo. Il primo marito (è proprio curioso definirlo così) aveva un lato molto romantico ed una vera e propria adorazione d’adolescente per la compagna che il Creatore gli aveva donato. 
           «Per niente - replicò Eva bruscamente (ella era più realista ed astuta e non si lasciava facilmente raggirare) - la coppia è rossa e nera, forte e potente come il fuoco dei nostri abbracci, ma anche con oscuri abissi d’incertezza e di dolore». 
«Ma via, tesoro - ribatté Adamo - la coppia è tenera e dolce come il mio amore per te, caro amore mio!».  
«Macché - protestò Eva stizzita - se tu credi che sia sempre piacevole vivere con te. Ho una paura folle quando tu ti arrabbi». 
«E io allora - aggiunse Adamo - ho poco da stare allegro quando tu piagnucoli e ti lagni, e accade spesso e io non so mai perché...». 
           Insomma una battuta agrodolce provocò una risposta acida, il litigio si inasprì e ciascuno dei due si chiuse in un altero silenzio. I nostri progenitori avevano appena inventato la classica “scenata”. Rimuginando il suo rancore Eva si mise a sfogliare alcune margherite ancora in bianco e nero. E Adamo se ne andò immusonito accanto al grande bue ancora incolore e all’asino grigio che improvvisamente ricordò di dipingere con i colori dell’umile testardaggine.   
Per riconciliarli, Dio creò un arcobaleno.  
           Un arcobaleno piccolo piccolo, perché voleva riservare la primizia della sua invenzione a Noè all’indomani del diluvio (ma questa  un’altra storia). In breve, un arcobaleno portatile e smontabile fece riconciliare Adamo ed Eva... e si dissolse rapidamente quando i primi amanti del mondo si strinsero di nuovo tra le braccia l’uno dell’altra.
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