Cristiani rinati?

La legge 40, che il fronte dell'astensione difende su basi laiche, senza ovviamente rifarsi alle Sacre Scritture o ai testi papali, ma puntando sulla dialettica e sulla ragione, ha prodotto un fenomeno curiosissimo: gente a cui non è mai fregato nulla di concetti come “anima” e “spirito”, persone che non hanno mai letto i Vangeli se non dopo una ricerca su Google, gente che nemmeno sa chi siano i padri della Chiesa, oggi non fa che citare a destra e a manca i testi sacri...

Cristiani rinati?

da Quaderni Cannibali

del 14 maggio 2005

 Quale che sarà il risultato di questi referendum, possiamo già dire che il fervore di molti non cattolici, preoccupatissimi per la sorte spirituale dei fedeli di Cristo, è un segnale che andrà esaminato. Di che si tratta?

Questa legge, che il fronte dell’astensione difende su basi laiche, senza ovviamente rifarsi alle Sacre Scritture o ai testi papali, ma puntando sulla dialettica e sulla ragione, ha prodotto un fenomeno curiosissimo: gente a cui non è mai fregato nulla di concetti come “anima” e “spirito”, persone che non hanno mai letto i Vangeli se non dopo una ricerca su Google, gente che nemmeno sa chi siano i padri della Chiesa, oggi non fa che citare a destra e a manca i testi sacri per dimostrare che i cattolici commetterebbero peccato se si astengono dal voto. E all’integrità dei cattolici loro tengono tanto, davvero tanto.

Per esempio, per dire che i cattolici dovrebbero votare “sì” affermano che il desiderio di maternità sarebbe da accontentare a ogni costo. Chi lo dice? La Bibbia, ovviamente. Quindi, sulla base dell’interpretazione che questi cristiani dell’ultima ora danno della Genesi, elevandola a loro testo di riferimento, i cattolici, quasi fossero evangelici dell’Ohio, dovrebbero ignorare la scienza, il diritto (per il quale non ogni desiderio è un diritto) e la filosofia contemporanei per affidarsi alla lettura letterale di un testo di tremila anni fa. Ma, soprattutto, dovrebbero prestare ascolto al primo sito internet che capita e ignorare che per i cattolici l’interpretazione dei testi sacri spetta, come recita il documento conciliare Dei Verbum, al magistero della Chiesa e non ai singoli, la quale Chiesa interpreta il Vecchio Testamento in chiave profetica e non letterale (cfr. Dei Verbum, n. 14-16), come invece alcuni referendari vorrebbero imporci. Cos’è, proselitismo luterano o improvvisata propaganda di infimo livello?

Per “dimostrare” poi che l’embrione non sarebbe persona, fanno ricorso persino a Tommaso d’Aquino: insomma, sostengono una tesi prendendo a modello un autore del XIII secolo, ignorando completamente che ci possono essere state riflessioni successive (sono giusto passati quei settecento anni), magari basate su scoperte scientifiche diverse. Ci parlano di “anima” quando nemmeno vi credono. E – questo è l’aspetto più ridicolo – citano un microscopico segmento del pensiero dell’aquinate, senza rendersi conto che, o si fa un discorso più generale sull’autore, oppure questa scelta diventa ridicola e palesemente strumentale. Per esempio, se una legge dello Stato deve, secondo loro, basarsi sul pensiero di Tommaso d’Aquino, perché questo dovrebbe valere per la legge 40 e non per tutte le leggi italiane? In fondo, quanto a etica e metafisica, Tommaso ha prodotto un pensiero vasto e articolato. Se costoro fossero coerenti, dovremmo inserire in Costituzione le prove dell’esistenza di Dio e dichiarare quella cattolica religione di Stato. Così come, se una legge dello Stato deve basarsi sulla Genesi, elevando la Genesi a testo di riferimento della legislazione e della cultura italiane, allora dovrebbero, coerentemente, proporre pure l’inserimento del creazionismo nei programmi scolastici.

Dunque, l’alternativa che ci si pone davanti è ben chiara: o si tratta di cristiani rinati che vogliono integralisticamente imporre la visione delle Sacre Scritture nella vita civile e legislativa dello Stato (perché è questo che in definitiva propongono), ma noi, che siamo cattolici liberali, non ci stiamo e ci opporremo a questa visione talebana dello Stato. Oppure sono dei quaquaraquà che, non sapendo rispondere a questioni cruciali, come quella su quando inizia la vita umana, ricorrono a mezzi che però non fanno che renderli ridicoli.Cos’è, hanno paura del sereno dibattito laico fra posizioni differenti? Certo che se il pensiero «laico» è ridotto a servirsi di queste argomentazioni, la situazione è grave (per i «laici»). Sostituire Norberto Bobbio non era compito facile. Infangarlo è invece stato, per i «laici», facilissimo.

 

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