Dalla rivista 'Germogli', pubblicazione curata dalla Fondazione Medjugorje per l'Infanzia che, dal 1987, raccoglie fondi per finanziare opere benefiche a favore dell'infanzia e della gioventù in particolare nei Paesi in via di sviluppo, riprendiamo i pensieri di alcuni ragazzi sulla felicità ed altri temi.
del 15 marzo 2006
 
Desideri
 
Vorrei che il mondo sia come il paradiso terrestre di Adamo ed Eva, però senza mela velenosa e senza serpente.
  Serena, 10 anni - Lugano
Vorrei che i miei genitori smettessero di fumare, almeno di sera. 
Marco, 10 anni - Bellinzona
Per Natale vorrei che tutti i bambini più fortunati dessero o facessero qualcosa per i bambini che soffrono di fame. 
Chiara, 10 anni - Bellinzona
Il mio desiderio è che - per Natale - tutti quelli che hanno litigato con qualcuno, o che non parlano più per vari motivi, facessero pace. 
Jonathan, 12 anni - Lugano
Vorrei trasformare il male che ricevo in bene, vorrei riuscire ad amare chi mi odia, vorrei non avere pensieri cattivi, vorrei non giudicare, vorrei riuscire a non odiare nessuno. Vorrei amare chiunque e comunque. 
Alessandra, 17 anni - Cadro
A Natale e per il Nuovo Anno vorrei che la gente non dicesse solo 'vorrei che il mondo cambiasse' o 'vorrei la pace nel mondo' o 'vorrei che tutti si volessero bene', ma vorrei che dalle parole si passasse ai fatti.  
Manuela, 17 anni - Lugano
Ho da poco adottato a distanza un bambino africano. Da quel giorno mi è entrata nel cuore una felicità immensa. Vorrei che anche altra gente potesse provare questa felicità ed aiutare un bambino bisognoso.  
Lidia, 17 anni - Lugano
Per crescere sani i bambini hanno bisogno di una giusta alimentazione, di una regolare attività fisica e di amore; per lo sviluppo dell’intelletto è necessaria un’adeguata formazione scolastica, un po’ di svago e attività creative e artistiche. Per la crescita della parte più profonda dell’essere umano, la nostra anima (che è il nostro tesoro più grande), è di vitale importanza che i genitori si dedichino all’assistenza spirituale dei loro figli sin dalla più tenera età. Attendere che essi raggiungano un’età adulta per avvicinarsi a Dio, per ricevere i Sacramenti, per scoprire l’importanza della preghiera... potrebbe essere troppo tardi! La vita che oggi conducono molti giovani ce lo insegna! Vorrei che tutti i genitori del mondo comprendessero questo.  
Jojce, 21 anni - Lugano
 
 
La felicità  
 
La felicità è una cosa che sta dentro di noi e che dobbiamo mostrare ad un’altra persona quando è triste. 
Maria, 10 anni - Ponte Capriasca
Quando faccio il budino o qualsiasi altra cosa che riesce bene sono felice. La felicità è essere sui monti: io e cinque o sei mucche, due manze, tre vitelli, una decina di capretti e un po’ di pecore. 
Moreno, 9 anni - Campo Blenio
La felicità è essere sempre ottimisti, trovare in ogni persona il suo lato buono e accontentarsi di quello che si ha. 
Mattia, 12 anni - Contone
Per esempio, quando tra due fidanzati il maschio chiede: 'Vuoi sposarmi?' e lei accetta, lui può dire: 'Sono l’uomo più felice del mondo!'  
Sebastian, 9 anni - Bedigliora
La felicità è un sentimento che ti rende felice e gioioso e ti fa affrontare le cose con più coraggio. 
Mirko, Curio - 11 anni
Per rendere qualcuno felice, bisogna dimostragli la propria amicizia, se in qualsiasi momento avesse bisogno di aiuto, saprebbe su chi contare. 
Andrea, 12 anni - Sorengo
La felicità è essere contenti della vita, di quello che si è e di quello che si fa. Io perciò sono sempre contento. 
Edoardo, 15 anni - Vezia
La felicità è un lampo che si illumina e si spegne continuamente nella tua vita. 
Lourdes, 19 anni - Massagno
 
 
 
Cosa faresti per rendere felice qualcuno?
 
Secondo me, per rendere felice qualcuno, bisogna dimostrargli la propria amicizia così, se in qualsiasi momento avesse bisogno di aiuto, saprebbe su chi contare. 
Andrea, Sorengo - 12 anni
Aiuterei qualcuno dandogli quello che non ha mai ricevuto, ma che ha sempre desiderato. 
Alan, Sorengo - 12 anni
Gli chiederei qual è il sogno più bello della sua vita e cercherei di realizzarglielo. 
Serhat, Lugano - 13 anni
Gli darei la mia amicizia e quando lui o lei sarà in difficoltà, gli darei il mio aiuto. 
Patrick, Lugano - 13 anni
Per rendere felice una persona anziana le sarei rispettosa e obbediente; ad un bambino regalerei qualcosa di carino e giocherei con lui. Se fosse un bambino bisognoso gli donerei un po’ del mio tempo e parte dei miei risparmi per rendergli la vita più confortevole. 
Prianka, Barbengo - 14 anni
Regalerei un sorriso a tutti quelli che ne hanno bisogno; è la cosa più semplice che tutti sono in grado di fare. 
Zoran, Massagno - 18 anni
 
 
 
 
A scuola vorrei che al posto del gabinetto ci fosse una fabbrica di gelato e che i maestri dessero meno compiti. 
Gabriele, 8 anni - Breganzona
La scuola è bella. Quest’anno frequento la prima media e mi piace ancora di più perché è una scuola di recente costruzione. Le materie sono più interessanti, anche se bisogna studiare molto. Vorrei qualche giorno di vacanza in più! 
Pamela, 11 anni - Ponte Capriasca
Io vorrei che la scuola fosse più comprensiva con i ragazzi che sono più lenti a capire. 
Alan, 12 anni - Sorengo
La scuola è abbastanza bella, tranne quando ci sono le verifiche. Certe volte è anche un po’ pericolosa, perché - se non fai quello che dicono - i più grandi ti picchiano. La cosa più bella della scuola sono le ragazze! 
Bruno, 12 anni - Lugano
Secondo me i professori dovrebbero controllare di più certi ragazzi, quelli che approfittano dei piccoli, in modo che si possa convivere gli uni con gli altri. 
Andrea, 13 anni - Besso
La scuola è troppo legata ai voti e ai giudizi, si studia unicamente per i voti delle verifiche. Vorrei una scuola più libera in cui si possa studiare per il gusto di studiare. 
Enzo, 12 anni - Lugano
La scuola è bella perché si imparano tante cose: è stata proprio una bella invenzione! Ve lo immaginate il mondo senza scuola? PAZZESCO! Vorrei solo che i maestri fossero meno severi, che non ti odiassero come certi della mia scuola e che fossero anche un po’ degli amici ai quali poter parlare apertamente senza paura che ti 'sbranino'. Vorrei tanto che tutti i maestri fossero come il mio prof di teorica, che aiuta chi ha bisogno e che ama. Non penso di chiedere troppo. 
Maria, 12 anni - Lugano
Per me la scuola di oggi non è altro che una selezione, sempre più ostile, che ti fa sentire diverso da un altro compagno solo perché sei un A o un B. Vorrei una scuola più sociale, dove ci sia posto anche per i problemi contemporanei, che riguardano le difficoltà della vita come i problemi del mondo: troveremo un lavoro? Ci sarà da mangiare per tutti? Peggiorerà il traffico? Mi piacerebbe avere più maestri che capiscano gli allievi, che comprendano che, anche se per loro può essere noioso ripetere la lezione per anni, per noi è la prima volta che la ascoltiamo e la vorremmo sentire con toni entusiastici. Ci sono maestri che mi hanno fatto amare una materia impossibile grazie al proprio carisma ed alla capacità di farti partecipare attivamente. Noi allievi ci accorgiamo se un maestro è davvero motivato ad insegnarci invece che rincorrere la nota. Non sempre la miglior nota è sinonimo di maggior saggezza. A volte anch’io mi chiedo a cosa servano certe nozioni e quando non lo capisco fatico a memorizzare. A scuola ci insegnano moltissimo, però manca qualcuno che insegni un metodo di studio, perché imparare cose nuove dovrebbe durare tutta la nostra vita. E’ dura essere giudicati da una nota e non in tutta la nostra persona. Io, per esempio, sono molto emotivo e non riesco, di fronte ad un esperimento, ad esprimermi come vorrei, ... soprattutto in matematica! Vorrei continuare a studiare e sento molto forte la pressione del risultato da raggiungere; non mi sembra possibile che un mezzo punto possa decidere la mia strada. Forse vi aspettavate che immaginassi una scuola con computer ed Internet? E’ vero che sono oggetti avanzatissimi, ma non potranno mai sostituire il contatto diretto con i docenti e con i compagni, e spesso è proprio quello che manca. 
Leandro, 14 anni - Magliaso
La scuola ideale, secondo me, sarebbe quella in cui venisse riconosciuto dai docenti lo sforzo che fanno alcuni studenti impegnandosi sia nello studio scolastico, sia nello studio serio a livello professionale di uno strumento musicale o all’attività sportiva ad alti livelli. 
Fulvio, 16 anni - Mendrisio
 
 
 
Che spreco!
Immaginate una persona che vive la sua vita 'normalmente'. Quando lascia la stanza non si scomoda a spegnere le luci. Che spreco! Quando usa il rubinetto, lo lascia gocciolare. Che spreco! Quando si trova nel traffico, lascia il motore acceso. Che spreco! Quando va in paninoteca, usa scatole e bicchieri di plastica. Che spreco! Butta i vestiti anche quando non sono vecchi. Che spreco! Questa non è la descrizione di una persona insolitamente sprecona e cattiva. Potremmo essere tu e io. Ma quando si moltiplicano questi comportamenti per più di cinque miliardi di volte, ci rendiamo conto di quello che facciamo al nostro ambiente ogni giorno. E’ come se stessimo buttando via il nostro pianeta e nessuno si preoccupasse di quello che sta accadendo. 
 
Arijit, Calcutta (India)
La natura
La natura non ci ha mai negato niente, né l’aria, né il cibo e si è sacrificata per noi. Ora tocca a noi essere pronti al sacrificio, a non negarle niente, perché non ci accorgiamo che, con il nostro egoismo, le stiamo negando tutto e, continuando di questo passo, le toglieremo la vita che ci dà.
Stefania, 12 anni Pura
Il cielo 
Il cielo è una grande casa infinita che ricopre tutto il mondo e i suoi abitanti, ma nonostante ciò la popolazione del mondo continua a farsi del male. Bambini che hanno davanti a loro un’intera vita se la vedono sfumare per una stupida guerra. Abitanti che lottano tra loro, nello stesso paese. Gruppi di ragazzi contro i 'neri'... Famiglie che fuggendo dalla loro patria per continuare a vivere e far felici i propri figli vengono respinte. Esperimenti nucleari... Siamo sotto lo stesso cielo, una grande casa per tutti. Amiamoci e viviamo lasciando vivere! Bianco, giallo, nero, di qualunque colore sia la pelle... non importa! Siamo tutti esseri viventi, abbiamo tutti un cuore! 
Arianna, 15 anni Osogna
La pace 
Se la pace fosse il cielo, vorrei essere l’arcobaleno per unire i sentimenti delle persone. Se la pace fosse il sole, vorrei essere una goccia di sole dorato per poter riscaldare la gente. Se la pace fosse il mare, diventerei una goccia di rugiada per addolcire i cuori di tutti. Se ogni bambino avrà un po’ di speranza di Pace nel cuore, la gente vivrà in armonia con il mondo, senza confini o bandiere. Il sole sorgerà dalle nostre mani. 
Zhang Yi (Cina)
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