DIMMI COSA LEGGI E TI DIRÒ CHI 6! da Giovani per i Giovani

Chi ama i ragazzi dovrebbe leggerli per capire quali sono i temi che stanno loro a cuore; e una volta capito cosa fa battere i cuori dei giovani, si potrebbero suggerire loro risposte alternative

DIMMI COSA LEGGI E TI DIRÒ CHI 6! da Giovani per i Giovani

da GxG Magazine

del 27 settembre 2006

 Quali rubriche, quali interessi, cosa riempie le pagine fedelmente acquistate da tanti adolescenti?

Alcune sono riuscite a conquistare un vasto pubblico e un discreta popolarità, di altre si perdono velocemente le tracce; per alcune basta aspettare una settimana, per altre anche un mese; ce ne sono di tutti i formati e per tutti i gusti.

In effetti, a prima vista, è davvero affascinante e variegato il mondo delle riviste per ragazzi e adolescenti. Eppure, se si va oltre agli spumeggianti colori delle copertine e agli assordanti titoli-motti, le tinte si fanno meno brillanti e spensierate. Basta sfogliarne un paio per rendersi conto che, rese appetibili dalla grafica accattivante, da articoli vivaci e da molte rubriche, sono degli ottimi strumenti per raggiungere e attirare l’attenzione dei ragazzi. Ottimo strumento, è vero; ma per veicolare quale messaggio?

 

Diverse?

C’è da sorprendersi a sfogliare le testate dedicate al pubblico under 18; nonostante ci siano più di 150 titoli, le rubriche e i temi affrontati sono stranamente simili: i ragazzi prediligono lo sport e la tecnologia, mentre le ragazze sono attratte dalle riviste che trattano di moda (in tutte le sue branchie, dall’abbigliamento al personaggio famoso, passando per il cinema e per gli accessori), gossip, costume e spettacolo. Tema che unisce gli interessi sia delle ragazze che dei ragazzi è la musica. Secondo le statistiche sono le ragazze ad essere le più assidue lettrici dei periodici.

Con la consapevolezza della schematicità che comporta un articolo in materia, proviamo a sintetizzare i temi che vengono affrontati in queste pagine patinate. Uno degli argomenti più popolari è la moda e la bellezza, pieni di consigli per come diventare più trandy o come apparire più belli (naturalmente viene proposto un modello pericolosamente standard di bellezza). Altro argomento privilegiato è il gossip: tutto ma proprio tutto sui  vip, pettegolezzi su quella star, le confidenze di quel personaggio famoso.. il tutto con una precisione quasi maniacale, quasi “poliziesca”: basti pensare agli innumerevoli servizi volti a svelare questo o quel difetto fisico o quella mania di attori, cantanti, musicisti, ballerini.. (tra l’altro, sarebbe interessante riflettere sul perché, dopo aver spesso presentato come un idolo un personaggio famoso, ci si accanisca così tanto per trovare un difetto, sia pure un minuscolo particolare, che ne scalfisca la scorza divina dalla quale sembra avvolto).

 

Spazio all’intimità…

Segue il vastissimo universo delle rubriche, un universo che però sembra ancora sconvolto dal big bang, dove a rispondere alle ingenuamente mordaci domande dei lettori vengono chiamati in causa degli esperti (quando va bene), altre volte semplicemente personaggi dello spettacolo, e così si può leggere la risposta di un dee-jay che si improvvisa sessuologo o psicologo e dispensa consigli al suo assiduo pubblico di lettori. Immancabili tra queste rubriche sono quelle che parlano di amore e sesso, che si presentano come delle piccole guide che insegnano come “rimorchiare”, come diventare una femme fatale, come baciare, su cosa piace al tuo lui, su come spiarlo, come capire se ti tradisce.. (sono stranamente assenti i temi della sofferenza per un amore non ricambiato, della gioia e della fatica di “stare” con una persona e non del “catturarla” e molti altri di indubbia importanza e probabilmente molto più realistici).

Ampio spazio anche ai test, che rispondendo a brevi e stuzzicanti domande ti scannerizzano e ti offrono il tuo profilo, naturalmente con una banda di errore minima, visto che dai 20 ai 30 punti “ti piace sia catturare che essere catturato”, dai 30 ai 40 “sei intraprendente” e sotto i 20 “è ora che ti svegli”.

Sulle pagine delle riviste c’è posto anche per i casting, proposte del mondo dello spettacolo che si occupano di provini e di concorsi di bellezza.

 

Lettori o consumatori?

Eppure l’argomento più trattato nei giornali per ragazzi non è nessuno di quelli fino ad ora elencati; è un altro, che si annida tra le pagine e non porta il titolo di questa o quella rubrica, ma sembra essere solo un’innocente inframmezzo. È la pubblicità, infatti, ad occupare gran parte delle pagine delle riviste, arrivando in alcune a comporre il 20% del giornale. Questa è l’ennesima testimonianza di come alcune riviste guardino ai giovani ai quali si rivolgono: non tanto come a possibili lettori, quanto a possibili acquirenti. E che cosa, meglio di un piccolo regalo, può attirare l’attenzione dei futuri compratori? Ecco allora il senso del gadget che troneggia in quasi tutte le testate delle riviste per ragazzi. Una nota di merito va senza dubbio alla fantasia di chi ne pensa così tanti e li presenta come così indispensabili.

 

Uno sguardo da educatori

Resta da chiedersi come mai, alla luce di tutti questi “pericoli”, i ragazzi siano così affascinati da queste riviste. I periodici non sono affatto, in se stessi, delle cose sciocche. Anzi, sono un ottimo metodo per raggiungere i gusti dei ragazzi, e chi ama i ragazzi dovrebbe leggerli per capire quali sono i temi che stanno loro a cuore; e una volta capito cosa fa battere i cuori dei giovani, si potrebbero suggerire loro risposte alternative, alle volte più difficili ma sicuramente più “sane” per la loro vita. Perché se pensiamo che quasi tutti i giornali hanno uno spazio dedicato alla posta, non è difficile immaginare che dietro quelle pagine ci siano dei ragazzi che hanno delle domande alle quali forse nessuno (oltre alla rubrica del giornali) risponde.

La grafica simpatica e fresca non è sinonimo di leggerezza di contenuti. Ci sono giornali che sanno sfruttarla per veicolare splendidi messaggi.

Grazia Taverna, Michele Pez

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