E se a capodanno rinunciassimo ai botti?

Gli italiani sono pronti a bruciare oltre 55 milioni di botti per una spesa di centinaia di milioni di euro. Una somma incredibile... E se a Capodanno invece di botti e cenoni ci ricordassimo di chi sta peggio? Ecco una serie di proposte per aiutare le popolazioni colpite dal maremoto.

E se a capodanno rinunciassimo ai botti?

da Iniziative in tour

del 27 dicembre 2004

 Migliaia di cadaveri ancora da seppellire lasciano l’amaro in bocca. L’assurdità della morte di chi se ne è andato, la sofferenza di chi rimane, una tragedia che forse poteva essere affrontata diversamente. L’uomo di fronte a tutto questo si sente solo, ma la solidarietà può esprimere ancora un comune senso di fratellanza. Se si è cristiani poi entra in gioco la carità, l’espressione umana che più si avvicina all’amore di Dio. Basta solo volerlo.

Dal Belpaese, intanto, arriva una notizia che stride non poco con queste premesse: in vista del capodanno gli italiani sono pronti a sparare qualcosa come 55 milioni e 800mila botti, bruciando circa 8 euro per ogni colpo. Una cifra immensa, a dispetto del caro vita e della crisi economica; milioni di euro in fumo per una semplice e banale tradizione.

Eppure nulla viene mai a caso perché dai botti può nascere una splendida opportunità che affonda le proprie radici nel paradosso della rinuncia. Perché per un anno si possono mettere al bando colpi e mortaretti e salutare il 2004 con un gesto di solidarietà, devolvendo l’equivalente della propria spesa pirica, alle popolazioni colpite dal maremoto.

È questo l’auspicio del nostro portale, una provocazione che può tradursi in realtà. Ci state? Siete convinti? Allora perché non esprimere la vostra generosità, sostenendo l’intervento umanitario del papa? Una scelta significativa anche per il suo messaggio di tolleranza e di sostegno a popolazioni di cultura e religione diverse dalle nostre. Il procedimento è molto semplice, tramite un versamento sul conto corrente postale n. 603035 intestato a Pontificio Consiglio Cor Unum - 00120 Città del Vaticano, indicando la motivazione “emergenza Asia”.

Chi risponderà al nostro appello, contribuirà a costruire per la prima volta un capodanno di silenzio, abitato dalle voci e dalle storie di quanti attraverso una piccola rinuncia troveranno una mano tesa.

 

 

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Ecco alcuni modi per venire in aiuto alle popolazioni colpite dal maremoto.

 

 

 

 

 

COR UNUM

Per incarico del papa, il Pontificio Consiglio Cor Unum, tramite le rispettive Rappresentanze Pontificie, ha inviato soccorsi d’urgenza in Sri Lanka, in India, in Thailandia, in Indonesia ed in Somalia. Nella Chiesa, come per altro ovunque nel mondo, si è levato unanime un coro di solidarietà fraterna con risposte concrete agli appelli delle popolazioni colpite: la Conferenza Episcopale Italiana ha stanziato 3 milioni di euro, la rete Caritas ha già raccolto la somma di oltre due milioni di dollari americani. Alcune Caritas (Austria, Paesi Bassi, Stati Uniti) hanno già inviato esperti sul posto al fine di sostenere l’opera delle varie Caritas Nazionali. Anche i 'Jesuit Refugees Services' appoggiano l’azione delle Chiese locali. Cor Unum, il dicastero che nel nome del papa segue da vicino l’evolvere degli eventi e l’opera delle diverse organizzazioni ecclesiali, fa appello ai fedeli affinché, singolarmente e comunitariamente, sostengano con generosità l’impegno delle rispettive Chiese locali e delle loro Organizzazioni caritative affinché si possa presto avviare il programma di riabilitazione delle popolazioni tanto duramente toccate dalla devastante calamità. Quanti vogliono affidare al papa il loro gesto d’amore per gli sventurati fratelli asiatici possono farlo tramite versamento su conto corrente postale n. 603035 intestato a Pontificio Consiglio COR UNUM - 00120 Città del Vaticano, indicando la motivazione 'emergenza Asia'.   ------------------------   CROCE ROSSA ITALIANA

La Federazione Internazionale delle società di Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa ha lanciato un primo appello per raccogliere 5 milioni di euro con l'obiettivo di assistere i circa 500.000 sinistrati e di sostenere le operazioni di soccorso delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa dello Sri Lanka, dell'India, dell'Indonesia, della Malesia, della Tailandia e di altri Paesi della regione colpiti dal violento maremoto, il più catastrofico degli ultimi 40 anni, che ha causato, secondo le fonti ufficiali, almeno 17.000 morti e più di un milione di senza tetto, anche se le cifre sono purtroppo destinate a salire. Attualmente il numero dei feriti rimane ancora incerto. Prima di lanciare l'appello la Federazione Internazionale ha messo immediatamente a disposizione 650.000,00 euro di fondi propri destinati alle emergenze internazionali.   Localmente i teams di Croce Rossa dello Sri Lanka e India hanno favorito l'evacuazione dei sopravvissuti e dato le prime cure mediche ai feriti e distribuito viveri, tende, coperte e altri articoli di prima necessità.La Federazione Internazionale intanto invierà oggi da Copenaghen medicinali per 100.000 sinistrati dello Sri Lanka, il Paese maggiormente colpito dalla catastrofe. Nel carico saranno compresi medicinali per la cura dei primi 2000 casi di tifo e malattie diarroiche. La principale minaccia è legata alle malattie dovute all'inquinamento dell'acqua. Malaria, diarrea e infezioni dell'apparato respiratorio sono le emergenze sanitarie del momento, come spiega Hakan Sandbladh, consigliere sanitario al Segretariato della Federazione Internazionale a Ginevra. 'Siamo seriamente preoccupati per le eventuali distruzioni di ospedali e di altre strutture mediche nello Sri Lanka'.   Nelle prossime ore un team di valutazione e di coordinamento sarà inviato sul posto e allerterà le unità di intervento specializzate nella bonifica dell'acqua, nel coordinamento dei soccorsi, nell'allestimento di ospedali da campo. Le necessità attuali sono prefabbricati, tende, coperte, acqua potabile, alimenti, utensili da cucina, zanzariere. Secondo il Capo Dipartimento dell'Asia-Pacifico della Federazione Internazionale un elemento importante dell'operazione di soccorso sarà quello di ricongiungere i membri delle famiglie disperse. La Croce Rossa Italiana rispondendo all'appello della Federazione si è prontamente mobilitata lanciando una campagna raccolta fondi che permetterà di acquistare i beni di soccorso necessari.   Per chi volesse contribuire i riferimenti sono i seguenti:    Conto Corrente Postale n. 300004 intestato a Croce Rossa Italiana Via Toscana, 12 00187 Roma Pro Emergenza Asia    OPPURE   Conto Corrente Bancario n. 218020 Intestato a Croce Rossa Italiana Via Toscana, 12 00187 Roma Banca Nazionale del Lavoro Tesoreria Roma Centro ABI: 01005 CAB: 03382 Pro Emergenza Asia   ------------------------

VIS (Volontariato Internazionale per lo Sviluppo - Salesiani)

www.volint.it

 Emergenza maremoto: il VIS e i salesiani si sono immediatamente attivati per raccogliere aiuti umanitari per far fronte alla tragedia che ha colpito il sud-est asiatico

Il VIS e i salesiani si sono immediatamente attivati per raccogliere aiuti umanitari per far fronte alla tragedia che ha colpito il sud - est asiatico. In particolare, vogliamo offrire il nostro e vostro contributo all'area dello Sri Lanka, paese nel quale i salesiani lavorano da molto tempo a favore della popolazione locale e gestiscono diverse strutture che, fortunatamente, non sono state danneggiate.

Gabriele Garniga, salesiano economo ispettoriale dello Sri Lanka, si è offerto di coordinare gli aiuti che vorrete inviare.

Vi garantiamo che il vostro contributo verrà interamente impiegato per soddisfare le prime necessità della popolazione colpita: acqua, alimenti, medicine, riparo.

Il VIS ha già inviato un primo significativo bonifico. La presenza dei salesiani in Indonesia, India, Thailandia e Kenya ci permetterà eventualmente di convogliare le vostre offerte anche in queste Nazioni.

Grazie ai canali salesiani e trascorsi i pochi giorni dei necessari tempi bancari di trasmissione, le vostre offerte si trasformeranno subito in un aiuto concreto per uomini e donne così duramente colpiti.

 

Per inviare il tuo contributo:

 

Coordinate Bancarie

Banca Popolare Etica:

VIS - Volontariato Internazionale per lo Sviluppo c/c 000000520000 ABI 05018 CAB 03200 CIN F Causale: Emergenza maremoto

 

Banca San Paolo IMI

VIS - Volontariato Internazionale per lo Sviluppo c/c 100000 512230 ABI 01025 CAB 03201 CIN H Causale: Emergenza maremoto

 

Conto Corrente Postale

VIS - Volontariato Internazionale per lo Sviluppo ccp 88182001 Causale: Emergenza maremoto

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 VIDES (Volontariato Internazionale Donna Educazione Sviluppo - Salesiane)

 

www.videsitalia.it

 

Il disastro nel sud del continente asiatico, ci ha lasciati tutti senza parole, quasi incapaci di una reazione. Queste ultime ore sono state difficili anche per noi, nell’attesa, che in mezzo a tanto dolore, ci arrivasse qualche notizia rassicurante. Voi tutti ci chiedete notizie dei vs. bambini, ma purtroppo abbiamo a mala pena notizie dalle Missioni Tailandesi, sappiamo che le comunità sono salve anche se le missioni hanno riportato danni molto seri. La ripresa dell’ attività scolastica e le notizie riguardanti ogni singolo bambino sarà vincolata al ripristino delle strutture.

Dopo un primo momento di grande angoscia, ci siamo tutti attivati per sostenere da qui le comunità flagellate da questa calamità naturale. Siamo presenti nelle zone disastrate con svariate strutture educative attualmente impegnate nel dare soccorso alla popolazione. E proprio attraverso queste strutture presenti e funzionanti sul posto da anni, possiamo intervenire e portare soccorso molto più in fretta. A questo proposito abbiamo istituito una raccolta fondi straordinaria, destinata alle popolazioni coinvolte nella tragedia, al fine di accelerare la ripresa delle attività a sostegno dei bambini. Chiunque voglia farlo, potrà contribuire versando un contributo libero sui seguenti conti correnti  inserendo nella causale semplicemente  la parola “EMERGENZA ASIA”

 

c/c postale: n. 85239002 – VIDES - Volontariato Internazionale Donna Educazione Sviluppo.

 

c/c bancario: VIDES n. 010570106534 - ABI 3589 - CAB 1600 - CIN  F  presso RASBANK, P.zza Erculea, 15 - 20122 Milano

 

 

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«La situazione è gravissima. C'è bisogno della solidarietà di tutta la comunità internazionale. Anche perché una tragedia di così vaste proporzioni non si era mai verificata. Neanche in zone come queste, non nuove a devastanti cicloni e terremoti». Così la rete internazionale delle Caritas all'indomani del maremoto che ha coinvolto un'area di 6.000 chilometri e sei meridiani, originato da un terremoto di magnitudo 9 della scala Richter. La rete Caritas ha già compiuto un'analisi di tutti i paesi colpiti dal maremoto. Quelli che versano in condizioni più gravi sono Indonesia, Sri Lanka e India. I primi contributi inviati dalla rete internazionale Caritas ammontano a 1.700.000 dollari. Tra questi i 100.000 euro messi a disposizione da Caritas Italiana. E proprio alla Caritas Italiana, la Conferenza Episcopale Italiana, che ha già stanziato tre milioni di euro, ha affidato la raccolta nazionale, alla quale invitiamo tutti a contribuire con generosità.   Per sostenere gli interventi in corso (causale 'Maremoto Oceano Indiano 2004') si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite:  - c/c postale n. 347013  - c/c bancario 11113 - Banca Popolare Etica, Piazzetta Forzatè 2, Padova –  Iban: IT23 S050 1812 1000 0000 0011 113 - Bic: CCRTIT2T84A  - c/c bancario 100807 - Banca Intesa, p.le Gregorio VII, ROMA –  Iban: IT20 D030 6905 0320 0001 0080 707 - Bic: BCITITMM700  - Cartasì e Diners telefonando a Caritas Italiana 06/541921 (orario di ufficio)  - Cartasì anche on-line, sui siti: www.caritasitaliana.it (Come Contribuire) – www.cartasi.it (Solidarietà)    -----------------------   UN AIUTO SUBITO

Il TG5 e il CORRIERE DELLA SERA, che con 'Un aiuto subito' da anni lavorano insieme sul fronte della solidarietà, dal terremoto dell'Umbria a quello del Molise, di fronte alle dimensioni della catastrofe che ha colpito l'Asia sud-orientale hanno deciso di lanciare immediatamente una nuova sottoscrizione. Facciamo dunque appello a tutti i telespettatori per un nuovo slancio di solidarietà che consentirà di inviare subito medicinali e generi di prima necessità con un aereo della Protezione civile italiana e successivamente di dare un importante contributo alla ricostruzione di quei paesi, costruendo scuole e ospedali. Il modo più semplice e più veloce di dare il vostro contributo è spedire subito un sms al numero: 48580, un numero valido per tutti gli utenti, per i telefonini TIM come per quelli VODAFONE, per quelli WIND come per gli abbonati H3G. Potete anche inviare più sms al 48580, sia indicando 'Un aiuto subito' TG5-CORRIERE DELLA SERA sia senza alcun accompagnamento. Per ogni sms inviato avrete donato 1 euro. I titolari di CARTASI, MASTER CARD e VISA possono invece effettuare le loro donazioni telefonando a questo NUMERO VERDE: 800 667788. Per le donazioni dall'estero invece il numero è il seguente: 02 34980007.    -----------------------   MEDICI SENZA FRONTIERE

In seguito al violento maremoto che ha colpito il Sudest asiatico, Medici Senza Frontiere (MSF) sta predisponendo gli interventi d’emergenza per i diversi paesi colpiti. 'Stiamo completando l'invio di un aereo cargo con 32 tonnellate di medicine e materiale medico per le operazioni di soccorso', dichiara Stefano Savi, Direttore generale di MSF Italia. Questa prima spedizione di aiuti permetterà a MSF di avviare progetti d'emergenza per soccorrere tra le 30.000 e le 40.000 persone nel nord di Sumatra, la regione più vicina all’epicentro del terremoto. Dieci operatori del pool d'emergenza di MSF sono stati già mobilitati per valutare i bisogni in India, Malesia, Indonesia, Sri Lanka. Abbiamo offerto il nostro aiuto alle autorità indonesiane per assistere la popolazione nella zona nord dell'isola di Sumatra. Due persone sono in stand-by per valutare la situazione. Un altro team di quattro persone è pronto a raggiungerli in 24 ore.   Per sostenere le azioni di soccorso per le popolazioni colpite dal maremoto, MSF ha lanciato una campagna di raccolta fondi straordinaria per raccogliere almeno 1,5milioni di euro per avviare i primi soccorsi. 'In occasione di disastri naturali di questa portata, l’immediatezza dell'intervento può fare la differenza nel salvare migliaia di persone. I soccorsi sono urgentissimi per chi ha subito traumi e per i malati, ma le popolazioni colpite sono precipitate in una situazione d’emergenza umanitaria e sono esposte ad epidemie e malattie infettive. MSF ha deciso di lanciare una campagna di raccolta fondi per allestire strutture mediche, fornire ripari e ripristinare le condizioni igieniche per i senzatetto e gli sfollati.', conclude Savi.    Medici Senza Frontiere Donazioni on line con carta di credito: www.medicisenzafrontiere.it ccp 87486007 Banca Popolare Etica c/c 000000115000 ABI: 05018 CAB: 12100 CIN: B Agenzia Unica Numero verde: 800 99 66 55 Causale 'MAREMOTO IN ASIA'    -----------------------   UNICEF

Gli uffici UNICEF dei paesi nell’area intorno all’Oceano Indiano stanno valutando i danni provocati dal terremoto a nord di Sumatra e dalle successive ondate di maremoto: secondo le prime valutazioni, circa un terzo delle vittime e dei senza tetto sono bambini. Lungo le spiagge e le coste delle zone colpite vivono migliaia di comunità e famiglie povere, soprattutto di pescatori, che abitano capanne provvisorie, spazzate via dalle onde.    Il Direttore generale dell’UNICEF, Carol Bellamy, ha dichiarato che “possono essere centinaia di migliaia i bambini in grave pericolo nelle comunità costiere di sei paesi. Stiamo collaborando coi governi nell’accertamento dei danni e siamo pronti a rispondere a qualunque richiesta di aiuto”. Gli uffici UNICEF in Indonesia, Malaysia, Thailandia, Maldive, India e Sri Lanka stanno lavorando con le autorità nazionali e locali delle aree colpite e con le altre agenzie ONU per aiuti immediati. In aggiunta ai primi soccorsi mobilitati dagli uffici sul campo, il magazzino centrale UNICEF di Copenhagen ha già messo in stand-by altre scorte di generi di pronto intervento e ha predisposto mezzi aerei di trasporto, pronti a partire non appena saranno definite le necessità più urgenti.   Il Comitato Italiano per l’UNICEF lancia un appello ai cittadini e ai media italiani perché, al di là della evidente preoccupazione per i nostri connazionali in vacanza, si mobilitino immediatamente aiuti per i bambini e le famiglie povere dei paesi colpiti, vittime di questa catastrofe naturale.    Per informazioni: Ufficio stampa UNICEF Italia, 06.47809287, 335.333077; sito web www.unicef.org. Per contribuire ai soccorsi: cc postale 745.000 - cc bancario 000000505010, Banca popolare etica, CIN M, ABI 05018, CAB 12100, causale “emergenza maremoto”. Per donazioni con carta di credito, numero verde 800.745.000 o on line.

----------------------- CESVI

Cresce purtroppo di ora in ora il bilancio del devastante maremoto che ha colpito numerosi Paesi che si affacciano sull’Oceano Indiano dopo la scossa di terremoto al largo di Sumatra. Una delle aree più duramente colpite è il Tamil Nadu, stato dell’India meridionale dove il Cesvi lavora dal 2001 con progetti di sviluppo e microcredito. Le fonti ufficiali in Tamil Nadu parlano di 1.567 vittime, ma le TV private della zona stanno divulgando informazioni molto più allarmanti: i morti potrebbero essere 5.000. Di questi, 2.500 sarebbero concentrati nel distretto di Nagapattinam in cui il Cesvi opera. Queste cifre confermano le prime drammatiche sensazioni che gli operatori locali del Cesvi ci avevano trasmesso nella mattinata di domenica.    «Lo tsunami ha devastato la costa, spazzando via le capanne e le case di argilla. Le comunità di pescatori che vivono sulle rive dell’oceano sono rimaste senza nulla. Non c’è acqua, non c’è elettricità, non c’è cibo». Così racconta da Nagapattinam Bhuvana Kannan, consulente del Cesvi. E continua: «I bambini e i pescatori sono i più colpiti. Interi villaggi sono isolati, altri sono stati evacuati perché la gente ha paura di un nuovo terribile maremoto. Il bisogno più immediato è il cibo, insieme a coperte e rifugi per la notte. E naturalmente una parola di consolazione».    Martedì 28 dicembre partirà una missione di monitoraggio del Cesvi, guidata da Leonardo Niccolai. L’obiettivo primario è distribuire generi di prima necessità come cibo, taniche per l’acqua potabile, coperte e tende. È probabile che l’area dell’intervento di emergenza del Cesvi possa riguardare anche gli altri due distretti fortemente colpiti: Cuddalore e Pondicherry. Va anche ricordato che la regione del Tamil Nadu colpita dallo tsunami era già debilitata da una violenta alluvione occorsa meno di due mesi fa. Dopo la fase di prima emergenza, il Cesvi intende proseguire l’intervento nel Tamil Nadu con un’attività di più lungo periodo per la ricostruzione di case (abitazioni in legno). L’approccio 'modulare' consentirà di calibrare l’intervento a seconda delle necessità specifiche che emergeranno nella fase di post-emergenza.   A livello del network europeo Alliance 2015, Concern – ong irlandese presente nello stato indiano dell’Orissa, non colpito dal disastro - sta valutando la possibilità di avviare un intervento congiunto con il Cesvi nel Tamil Nadu.   Il Cesvi ha lanciato una raccolta di fondi per l’emergenza in Tamil Nadu. Tutti possono contribuire sul sito alla pagina www.cesvi.org/donazionionline; con carta di credito al numero verde 800.036-036; con un versamento sul c/c postale 324244 intestato a Cesvi – Bergamo. ----------------------- SAVE THE CHILDREN

Save the children Conto Corrente Bancario n. 114442 Banca Etica ABI 05018, CAB 03200, CIN N Causale: 'Emergenza terremoto Sud-Est Asia' Donazioni on line www.savethechildren.it/donazioni ----------------------- MOVIMONDO

Gli operatori di Movimondo in Sri-Lanka e in India: sani e salvi e già al lavoro per aiutare le vittime. Il giorno del disastro Francesco e Monica, cooperanti di Movimondo in Sri-Lanka erano all'interno della penisola di Jafna: appena saputo della tragedia si sono precipitati sulla costa, nei villaggi di Point Pedro, Vadamaradchchi East e North. Tre dei tanti luoghi dell'apocalisse, villaggi che conoscono bene, perché proprio qui Movimondo sta gestendo dal 2002 progetti di assistenza alle comunità di contadini e pescatori ex-sfollati interni e vittime del conflitto che contrappone il Governo centrale alle Tigri Tamil. Davanti a loro uno scenario di morte e distruzione. Gli operatori italiani e locali si sono da subito messi al lavoro con la gente di quei villaggi per affrontare tutte le mille emergenze che il disastro ha lasciato dietro di sé. In queste ore, con i fondi a disposizione di Movimondo, si è provveduto all'acquisto di latte in polvere, stuoie, medicinali e altri beni di prima necessità per garantire la sopravvivenza dei più piccoli e dei più deboli. Ma l'emergenza sembra senza fine, c'è davvero bisogno di tutto: è per questo che Movimondo ha lanciato una campagna di raccolta fondi con l'obiettivo di rispondere alla primissima emergenza, per garantire alla popolazione la possibilità di superare questo primo momento. Contemporaneamente, anche i cooperanti in India, assistiti dalle organizzazioni locali, si stanno attivando per raggiungere le aree colpite dal maremoto in quel Paese, con lo stesso spirito e gli stessi obiettivi. Ma l'impegno non finirà certo qui. Come sempre, l'organizzazione continuerà a lavorare con la gente di questi paesi anche quando i riflettori dell'informazione mondiale si spegneranno e questa tragedia la troveremo solo sugli annali. Erano insieme a questa gente prima dell'apocalisse e continueranno ad esserlo dopo. Per maggiori informazioni: Carla Pratesi Responsabile Unità Estremo Oriente Telefono: 06-7844211 E-mail Internet Movimondo in Sri-Lanka e in India insieme alla popolazioni colpite per affrontare il disastro e lavorare per la ricostruzione Numero C/C postale: 84930007 Intestato a 'Movimondo Onlus' Causale 'Emergenza Asia' Numero C/C bancario: 000000500200 Banca Popolare Etica ABI 05018 CAB 03200 CIN F Cusale 'Emergenza Asia'

 

 

Redazione Korazym, Redazione Donboscoland

http://www.korazym.org

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