Soffia aria di elezioni a viale Trastevere tanto che il ministro dell'istruzione Letizia Moratti sembra aver passato il fine settimana a firmare decreti. Oltre a quello che anticipa la sperimentazione a settembre prossimo è, infatti...
del 01 febbraio 2006
Soffia aria di elezioni a viale Trastevere tanto che il ministro dell'istruzione Letizia Moratti sembra aver passato il fine settimana a firmare decreti. Oltre a quello che anticipa la sperimentazione a settembre prossimo è, infatti, già pronto anche il decreto relativo alla confluenza dei percorsi di istruzione secondaria superiore previsti dall'ordinamento previgente nei percorsi liceali (previsto dall'art. 27 del decreto legislativo n. 226/2005).
Stando al decreto, composto di soli tre articoli, sarebbero quasi irrilevanti le novità relative ai nuovi licei classico e scientifico nei quali confluiranno senza modifica alcuna i percorsi dell'ordinamento in vigore nonché tutte le sperimentazioni il cui titolo finale corrisponda a quello dei suddetti licei.
 
Per quanto riguarda il liceo linguistico, fiore all'occhiello della riforma Moratti, in esso convergeranno tutti i percorsi a indirizzo linguistico già esistenti.
 
Percorsi e non licei: assente, infatti, dall'attuale ordinamento, il liceo linguistico è stato, comunque, sinora attivo tanto negli istituti non statali (decreto ministeriale del 31 luglio 1973) quanto nelle sperimentazioni avviate nelle scuole statali a partire dal 1974.
 
Finirà invece nel nuovo liceo delle scienze umane il vecchio istituto magistrale che, già soppresso da una legge del 1999, ha continuato a vivere in numerosi percorsi e indirizzi sperimentali (pedagogico, socio-psico-pedagogico, scienze sociali, scienze della formazione e dell'educazione): gli stessi che ora andranno a costituire l'ossatura del liceo delle scienze umane. Particolare impegno deve aver richiesto la determinazione delle tabelle di confluenza dei corsi di studio di istruzione tecnica nei nuovi licei tecnologico ed economico a causa sia dell'elevato numero di indirizzi (ben 39) sia della specificità dei piani di studio.
 
Adottati per la determinazione di tutte le tabelle, i criteri ispiratori del decreto (´riscontro dei quadri orari e dei piani di studio di ciascun indirizzo; esame di orari e programmi attuati nei percorsi sperimentali corrispondenti, per titolo finale, ai rispettivi corsi di ordinamento; analisi delle peculiarità culturali, professionali ed educative degli indirizzi di studio del previgente ordinamento ai fini della individuazione di elementi denotanti la vocazione liceale dei medesimi, comparazione del quadro delle discipline e dei programmi con gli obiettivi specifici di apprendimento delle discipline previste dai piani di studi dei nuovi percorsi liceali, individuazione di blocchi tematici significativi e di nuclei disciplinari consistenti tali da consentire il passaggio ai licei riformati') sarebbero risultati, nel caso dei licei economico e tecnologico, particolarmente utili.
 
Per quanto riguarda il primo, articolato negli indirizzi economico-istituzionale ed economico-aziendale, in esso confluiranno i corsi di studio la cui copertura era stata sinora assicurata dall'istituto tecnico-commerciale, dall'istituto tecnico per le attività sociali e da quello per il turismo. Nel liceo economico a indirizzo aziendale convergeranno, inoltre, i vecchi corsi di programmatore, perito aziendale e corrispondente in lingue estere.
 
Tra i settori facoltativi compaiono quelli del turismo, agro-alimentari e dei servizi. Quanto ai restanti 32 corsi di studio (sinora distribuiti tra istituti tecnico-industriali, nautici, aeronautici, per geometri e agrari) la loro eredità verrà raccolta dal nuovo istituto tecnologico che sarà articolato in ben otto indirizzi.
 
Dai tre indirizzi del nuovo liceo artistico verranno assorbite, infine, le due sezioni dell'attuale liceo: gli studenti interessati a proseguire gli studi all'accademia delle belle arti potranno frequentare l'indirizzo delle ´Arti figurative' mentre a coloro che intendano iscriversi alla facoltà di architettura resta assicurata la scelta dell'indirizzo ´Architettura, design e ambiente'.
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