Essere coppia

La maturità della coppia è una maturità che non si trova, ma che si costruisce, quando due si incontrano subito sono convinti di andare bene, ma quell'andare bene è legato a sensazioni, emozioni, quell'andare bene è l'innamoramento, che vuol dire investimento emotivo... ma la capacità di stare bene insieme è legato al tempo ed al lavoro che si fa assieme.

Essere coppia

da Quaderni Cannibali

del 09 gennaio 2012(function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = '//connect.facebook.net/it_IT/all.js#xfbml=1'; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, 'script', 'facebook-jssdk'));

 

Il matrimonio è la più grande, completa, unica, perpetua ed esclusiva donazione.

          La maturità della coppia è una maturità che non si trova, ma che si costruisce, quando due si incontrano subito sono convinti di andare bene, ma quell'andare bene è legato a sensazioni, emozioni, quell'andare bene è l'innamoramento, che vuol dire investimento emotivo... ma la capacità di stare bene insieme è legato al tempo ed al lavoro che si fa assieme. Si possono dare quattro suggerimenti per conservare l'amore che nasce, spontaneo, tra due.          Ecco il primo suggerimento: all'inizio una coppia si piace e non esige di più. In seguito l'uno impara a conoscere l'altro sino a che giunge ad un punto nel quale ritiene di poter dire: 'Io ti conosco'. Tuttavia io ti conosco come sei oggi e non come sarai domani. La maturità avviene attraverso il tempo, esige continuamente una nuova comprensione, l'uomo e la donna sono chiamati a conoscersi l'un altro per tutta la vita! Una conoscenza ferma nel tempo è rischiosa perché rischia di fermarsi a come è una persona in un determinato momento, all'idea della persona in un determinato momento, mentre l'individuo è in continua trasformazione e l'amore esige sempre che si esca da se stessi per giungere all'altro. La conoscenza quindi deve essere continuamente rinnovata, in continua trasformazione. E' necessario che l'uomo e la donna raccontino continuamente all'altro la propria vita in modo che questi lo possa comprendere, capire, accogliere, continuamente. Allora l'amore sarà continuamente stupore, meraviglia, scoperta dell'unicità ed identità dell'altro della bellezza e profondità del suo cuore.           Il secondo suggerimento è questo: se la conoscenza deve essere dinamica anche l'uomo e la donna debbono esserlo. La persona non può essere dinamica, statica, ma deve continuamente sforzarsi di crescere, di migliorare il suo mondo interiore per poter continuamente offrire all'altro un giardino sempre diverso, un mosaico che continuamente si compone, si amplia, mette a frutto appieno le sue qualità, i tesori piccoli e grandi del suo animo, del suo carattere. Così si sconfigge la monotonia, la noia. Se non si è sempre nuovi, vitali lo spirito dell'uomo muore e con lui l'amore.           Il terzo suggerimento è questo: difendete l'amore. L'amore umano è fragile e mai come oggi è continuamente in pericolo. E' necessario essere prudenti, intelligenti, vigilanti per non dover mai dire: non so come è capitato. E' facile lasciarsi trasportare dalle emozioni che sanno di novità, di avventura e poi accorgersi di aver perso qualche cosa di grande. Dite, gridate, sono fragile e devo stare attento. Dire all'altro non ti sento più, non sei più attento, il mio cuore si stacca da te, aiutami! Difendiamo l'amore da tutte le invasioni, da tutti i pericoli, da tutte le stupidità. Siamo forti e fragili, anche un bicchiere forte, trasparente, puro, se cade a terra si rompe. Anche l'amore può rompersi..           Quarto suggerimento: l'amore, l'affetto va chiesto! Ma l'affetto non è un sentimento spontaneo? Sì, ma con il nostro egoismo a volte questo sentimento tende ad avere a non a dare. Ormai i coniugi non si baciano più: troppi baci prima del matrimonio e troppo pochi dopo. Il coniuge che chiede all'altro un amore nuovo esprime le carenze all'altro e si impegna ad amare di più. A volte basta un sorriso, una carezza, basta una verifica fatta insieme di una settimana per far capire all'altro di aver vissuto male quella giornata, quella settimana perché l'altro non c'è stato, non era presente, non ha fatto sentire la sua ricchezza, la sua luce.

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