“Essere riuniti nella tua mano” - quinto giorno

I cristiani di fronte alla discriminazione e al pregiudizio sociale All'inizio, gli esseri umani creati ad immagine di Dio erano uno nelle sue mani. Quando il peccato, però, è entrato nel cuore degli uomini e delle donne, abbiamo alimentato ogni genere di pregiudizio; l'identità etnica o anche il solo fatto di essere maschio o femmina può essere motivo di discriminazione.

“Essere riuniti nella tua mano” - quinto giorno

da Teologo Borèl

del 22 gennaio 2009

Isaia 58, 6-12 Non abbandonare il proprio simile

Salmo 133(132), 1-4 Come è bello e piacevole che i fratelli vivano insieme

Galati 3, 26-29 Uniti a Ges√π Cristo tutti voi siete diventati un solo uomo

Luca 18, 9-14 Per alcuni che si ritenevano giusti

 

 

    All’inizio, gli esseri umani creati ad immagine di Dio erano uno nelle sue mani. Quando il peccato, però, è entrato nel cuore degli uomini e delle donne, abbiamo alimentato ogni genere di pregiudizio; l’identità etnica o anche il solo fatto di essere maschio o femmina può essere motivo di discriminazione. In altri luoghi ancora può essere il fatto di essere disabili, o di aderire ad una particolare religione a causare l’emarginazione. Tutti questi fattori discriminatori sono disumanizzanti, fonte di conflitto e di grande sofferenza.

 

    Nel suo ministero terreno, Gesù si è mostrato particolarmente sensibile verso la parità di uomo e donna come esseri umani. Egli continuamente ha denunciato la discriminazione in ogni sua forma, così come l’orgoglio che ne derivava. I giusti non sempre sono quelli che potremmo immaginare. Il disprezzo non ha posto nel cuore dei fedeli.

 

    Il salmo 133 paragona la gioia di una vita condivisa con le sorelle e i fratelli, alla bontà dell’olio prezioso o alla rugiada del Monte Ermon. Ci viene dato di gustare questa gioia con le nostre sorelle e i nostri fratelli ogni volta che ci liberiamo da questi pregiudizi confessionali nei nostri incontri ecumenici.

 

    Il ristabilimento dell’unità di tutto il genere umano è missione comune a tutti i cristiani. Insieme essi devono opporsi a ogni discriminazione. È anche la loro speranza comune, perché tutti sono uno in Cristo e non vi è più Giudeo o Greco, schiavo o libero, uomo o donna.

 

 

Preghiera:

 

O Signore, aiutaci a riconoscere la discriminazione

e l’emarginazione che reca danno alla società;

dirigi il nostro sguardo e aiutaci a riconoscere i nostri pregiudizi.

Insegnaci a bandire ogni disprezzo

e a gustare la gioia di vivere insieme in unità. Amen.

 

Diocesi di Bolzano

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