“Essere riuniti nella tua mano” - settimo giorno

I cristiani di fronte alla pluralità delle religioni.Quasi ogni giorno udiamo di violenze in varie parti del mondo fra i seguaci di diverse fedi. Sappiamo anche, però, che in Corea persone di diverse fedi - buddisti, cristiani, confuciani - coesistono, per lo più pacificamente.

“Essere riuniti nella tua mano” - settimo giorno

da Teologo Borèl

del 24 gennaio 2009

Isaia 25, 6-9 Egli è il Signore! Abbiamo riposto in lui la nostra fiducia

Salmo 117(116), 1-2 Lodate il Signore, nazioni tutte! 

Romani 2, 12-16 Sono giusti non quelli che ascoltano la Legge, ma quelli che la mettono in pratica

Marco 7, 24-30 Hai risposto bene. Torna a casa tua felice

 

 

    Quasi ogni giorno udiamo di violenze in varie parti del mondo fra i seguaci di diverse fedi. Sappiamo anche, però, che in Corea persone di diverse fedi - buddisti, cristiani, confuciani - coesistono, per lo più pacificamente.

 

    Nel grande inno di lode, il profeta Isaia rassicura che tutte le lacrime verranno asciugate e che vi sarà una grande festa per tutti i popoli e tutte le nazioni. Un giorno, afferma il profeta, tutti i popoli della terra loderanno Dio e si rallegreranno della salvezza che Egli dona. Il Signore “in cui abbiamo riposto la nostra fiducia” è l’ospite nella festa eterna nel canto di lode di Isaia.

 

    Quando Gesù incontra una donna non giudea che implora la guarigione di sua figlia, inizialmente, in modo sorprendente, Egli si rifiuta di aiutarla. La donna insiste, dicendo: “sotto la tavola i cagnolini possono mangiare almeno le briciole”. Gesù riconosce le ragioni di lei sulla propria missione, volta in egual modo sia ai Giudei che ai non Giudei, e le dice di andare, con la promessa che sua figlia sarà guarita.

 

    Le chiese si sono impegnate a dialogare per la causa dell’unità cristiana. Negli ultimi anni il dialogo si è sviluppato anche fra popoli di fedi diverse, soprattutto fra quelli “del Libro” (Cristianesimo, Ebraismo e Islamismo); si tratta di incontri che aiutano non solo a conoscersi meglio, ma anche a promuovere il rispetto e le buone relazioni fra vicini, e a costruire pace dove ci sia conflitto. Se la nostra testimonianza cristiana sarà una a motivo della nostra fede in Cristo, la nostra opposizione ai pregiudizi e ai conflitti sarà assai più efficace. E se ascoltiamo attentamente i nostri vicini di fedi diverse, non possiamo forse imparare qualcosa in più sull’amore inclusivo di Dio per tutti i popoli e sul suo regno?

 

    Il dialogo tra i cristiani non dovrebbe condurre alla perdita dell’identità confessionale, ma alla gioia di aderire alla preghiera di Gesù, che si divenga una cosa sola, come Egli è uno con il Padre. L’unità non arriverà oggi, e forse neppure domani, ma insieme con tutti i credenti, camminiamo verso il destino finale comune di amore e di salvezza.

 

 

Preghiera:

 

O Signore Dio nostro,

Ti ringraziamo per la saggezza che apprendiamo dalle Scritture.

Infondici il coraggio di aprire il nostro cuore e la nostra mente al prossimo,

ai vicini di altre confessioni cristiane e di altre fedi.

Concedici la grazia di superare le barriere dell’indifferenza,

del pregiudizio o dell’odio;

donaci la visione degli ultimi giorni,

quando i cristiani potranno camminare insieme verso la festa finale,

quando le lacrime e il dissenso saranno superati attraverso l’amore. Amen.

 

Diocesi di Bolzano

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