Food Force

Food Force: come simulare l'aiuto umanitario e approfondire il tema della fame con il videogioco del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM). Si tratta del primo videogioco “educational” delle Nazioni Unite con cui i ragazzi possono imparare, attraverso il gioco, molte cose sulla fame nel mondo e sul lavoro umanitario del PAM.

Food Force

da Quaderni Cannibali

del 09 febbraio 2006

Food Force è un videogioco prodotto dall’agenzia delle Nazioni Unite, Programma Alimentare Mondiale (PAM). E’ gratuito e scaricabile dal sito web ad esso dedicato.

Si tratta del primo videogioco “educational” delle Nazioni Unite con cui i ragazzi tra gli 8 e i 13 anni possono imparare, attraverso il gioco, molte cose sulla fame nel mondo e sul lavoro umanitario del PAM.

Per gli insegnanti, un’apposita guida, rintracciabile sul sito www.food-force.rai.it  o scaricabile direttamente da www.feedingminds.org  dà informazioni e suggerisce il modo di trattare il tema della fame in classe a differenti livelli (scuola primaria, secondaria inferiore e superiore).

Ma cosa, concretamente, deve fare il giocatore per giungere alla fine del gioco?

Come in tutti i videogame, deve portare a termine con successo delle missioni accumulando punti.

Una volta terminato il gioco, può confrontare il suo punteggio con quello di altri giocatori nel mondo, collegandosi direttamente al sito e, in un rapporto interattivo con il PAM, acquisire anche nuove informazioni sulla fame e su come intervenire per arginarla.

In una prima sequenza di immagini, vieni rapidamente informato della crisi alimentare che ha colpito l’isola (immaginaria) di Sheylan, stremata da siccità e guerra. Un gruppo di operatori del Programma Alimentare Mondiale (PAM), l’agenzia delle Nazioni Unite in prima fila nel portare aiuto alimentare di emergenza, si attiva per rispondere alla crisi. Sono personaggi animati, tridimensionali: ogni missione che dovranno compiere simula la realtà del lavoro del PAM, sia quando interviene in crisi provocate da disastri naturali, come lo tsunami, sia in caso di guerra o carestia. Proseguendo nelle missioni, scoprirai anche le soluzioni date alla prima emergenza e quelle applicate alla ricostruzione.

Missione 1 – Sorveglianza aerea

E’ questione di vita o di morte, rispondere rapidamente ad un’emergenza. Innanzitutto si tratta di valutare la gravità dei danni, poi si identificano le persone da assistere, quelle che possano portare gli aiuti e la strada più veloce per farlo.

La prima ad entrare in azione è la squadra di ricognizione del PAM. Centinaia di migliaia di abitanti di Sheylan hanno già abbandonato le proprie case. La squadra deve identificare dove sono le persone che hanno bisogno di cibo. Verrete aiutati a completare la prima missione utilizzando le informazioni raccolte sorvolando la zona.

Missione 2 – Cibo nutriente

Entra in azione Joe Zaki, esperto nutrizionista. Sarà lui a identificare quale è il cibo più adatto ad una data popolazione che vive l’emergenza.

Joe spiegherà qual è il pasto base che il PAM fornisce nelle situazioni di emergenza. La vostra abilità sta nel comporre il paniere alimentare più corretto e bilanciato dal punto di vista nutritivo senza spendere più di 30 centesimi di dollaro al giorno per persona. A disposizione ci sono gli elementi base dell’alimentazione – cereali, olio, legumi, zucchero e sale. Se riuscite a portare a termine con successo questo compito, passate alla missione successiva.

Missione 3 – Lanci aerei

Stabiliti, nelle prime due missioni, i bisogni della popolazione e quale cibo consegnare, si tratta di risolvere ora i problemi legati alla logistica. Pensate al Sudan o all’Asia sconvolta dallo tsunami: i problemi logistici sono enormi.

Carlos, dirigente di ALITE, il settore logistico del PAM per le emergenze, è il personaggio che vi guida in questa terza missione. Le navi trasportano il cibo ma ci vogliono molte settimane prima che giungano a destinazione. Il mezzo più rapido è l’aereo. Il suo utilizzo consente anche di paracadutare il cibo in aree sicure. Ma questo tipo di intervento costa molto. Va usato solo in casi estremi quando non è disponibile alcuna altra soluzione. Ce la farà il nostro Carlos a trovare il giusto equilibrio nelle scelte logistiche tenendo presente i costi e fatta salva la priorità di salvare vite umane? Se ce la fa passate alla quarta missione.

Missione 4 – Localizzare e consegnare

Protagonista è Miles, direttore della logistica. Il suo compito – e dunque quello di te giocatore – è di riempire i magazzini dell’Isola di Sheylan e garantire un continuo flusso di cibo agli abitanti dell’isola per i prossimi sei mesi. Il compito non è semplice.

Innanzitutto dovrete identificare i giusti donatori. Infatti il PAM ha bisogno di donazioni per acquistare e consegnare il cibo. Non tutti i paesi sono in grado di fare ciò. Chi è il partner giusto che potrà fare una donazione in denaro o in cibo e coprire le spese di trasporto? Si tratta di trovarlo tra i governi e i soggetti del settore privato.

Il secondo passaggio riguarda l’acquisto del cibo che, preferibilmente, va fatto nel luogo dove esso è disponibile e più vicino al centro della crisi, così da giungere nel più breve tempo possibile a destinazione.

Se siete riusciti in questi due compiti, siete a buon punto. Adesso basta garantire che la catena dei rifornimenti non si interrompa nei successivi sei mesi. Se si è certi di questo, passate alla missione 5.

Missione 5 – La consegna del cibo

La missione da compiere è scortare il cibo dal punto di arrivo (porto, ferrovia, ecc.) ai centri del PAM, ai campi dei rifugiati o di sfollati, ecc. Il compito è difficile. Le strade spesso sono interrotte o poco sicure. In questa missione vi guida Rachel, l’esperta di logistica del PAM. Con lei dovrete superare molte prove come lo sminamento di un tratto stradale o la ricostruzione di un ponte. Infine dovrete negoziare il passaggio del convoglio con le forze ribelli. Vi sembra poco? Se ci riuscite andate all’ultima missione.

Missione 6 – L’agricoltura futura

Nella vostra sesta e ultima missione siete responsabili di gestire al meglio il cibo arrivato nell’isola di Sheylan. Avete superato i momenti più difficili dell’emergenza. Ma ciò non basta. Le persone continuano ad aver bisogno dell’aiuto alimentare mentre tentano di ricostruirsi una vita. Joe Zaki, il primo personaggio incontrato nel gioco, è di nuovo tra noi. Vi aiuterà lui a trovare i modi migliori di utilizzare il cibo per progetti di lungo periodo. A voi la scelta di destinare l’aiuto alimentare ai programmi di alimentazione scolastica, a progetti di lavoro o di addestramento professionale, ecc. Ma attenzione: dovete riuscire a ricreare, nell’isola di Sheylan, un villaggio capace di diventare autosufficiente. Si tratta, in sostanza, di usare il cibo come uno strumento di sviluppo. Proprio quello che fa il PAM nella realtà del dopo emergenza.

Se siete giunti sino a qua e avete completato anche la sesta missione, avete la stoffa per lavorare nel campo umanitario.

Se volete saperne di più o se volete scovare gente come voi, andate nel sito www.food-force.rai.it . Una piccola comunità virtuale di gente che lotta contro la fame vi sta aspettando.

http://www.food-force.rai.it

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