Secondo i dati dell'Osservatorio Nazionale Adolescenza, il 50% degli adolescenti trascorre dalle 3 alle 6 ore ogni giorno con lo smartphone in mano...
del 14 aprile 2017
Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale Adolescenza, il 50% degli adolescenti trascorre dalle 3 alle 6 ore ogni giorno con lo smartphone in mano...
Negli Stati Uniti si fa meno uso di cannabis, cocaina o eroina. Secondo alcuni esperti, a distrarli dalle droghe è lo smartphone. L’indagine Monitoring the Future, un report annuale che fotografa l’andamento dei consumi di sostanze stupefacenti negli Usa, rivela che per la prima volta dal 1975 è in netto calo il consumo di droghe, ma anche di alcol e sigarette. Secondo alcuni esperti, ci sarebbe una relazione tra questo fenomeno e l'aumento della dipendenza da internet.
La direttrice del National Institute on Drug Abuse americano, Nora Volkow, è convinta che si tratti di due facce della stessa medaglia. Al New York Times ha raccontato di avere cominciato alcuni studi su questa possibilità. "L’utilizzo ossessivo di internet, social media, computer e smartphone - spiega l’esperta - ha iniziato a diffondersi tra i giovanissimi proprio negli ultimi anni, e potrebbe aver tolto tempo per droghe e festini, sostituendo però una nuova forma di dipendenza allo sballo derivante dal consumo di sostanze illegali". In pratica, mentre si riduce il desiderio di "sballarsi", aumenta il tempo trascorso tra giochi, social media e altre attività online. Un’indagine del 2015 svela che tra i 13 e i 18 anni gli americani trascorrono in media sei ore e mezza davanti allo schermo di computer, tablet e telefoni.
Una tendenza non troppo diversa si sta verificando anche in Italia. Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale Adolescenza, il 50% degli adolescenti trascorre dalle 3 alle 6 ore ogni giorno con lo smartphone in mano, il 16% tra le 7 e le 10, e il 10% supera le 10 ore quotidiane. Sul fronte dei consumi di sostanze stupefacenti però la situazione si fa meno chiara. Lo studio dell’European School Survey Project on Alcohol and Other Drugs, che analizza periodicamente la diffusione delle sostanze illegali tra i giovani europei, parla di un trend in calo solo per alcune sostanze, e a macchia di leopardo. Per quanto riguarda la sostanza più diffusa in Italia, la cannabis, i dati indicano un consumo in leggero rialzo: nel 2015 l’ha sperimentata il 27% degli studenti italiani, contro il 21% del 2011.
Filippo Passantino
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