GRAZIE PER LA CIOCCOLATA

La famiglia, come la cioccolata del titolo, dovrebbe nutrire e scaldare: in realtà, nasconde il veleno ed uccide o, nel migliore dei casi, addormenta...

GRAZIE PER LA CIOCCOLATA

da Quaderni Cannibali

del 24 novembre 2005Regia: Claude Chabrol

Interpreti: Isabelle Huppert, Jacques Dutronc, Anne Mauglais

Origine: Francia 2000

Durata: 99’

 

André Polonski, pianista, e Mika Muller, presidente dell’industria del cioccolato Muller, si sposano per la seconda volta a Losanna dopo una precedente e brevissima unione risalente a quasi venti anni prima. André in seguito aveva preso in moglie Lisbeth, dalla quale ha avuto il figlio Guillame che ora vive con loro. Sei anni dopo il matrimonio Lisbeth era morta in un incidente automobilistico. Intanto in un locale sul lago, la giovane Jeanne Pollet, aspirante pianista, apprende per caso di avere rischiato di essere scambiata in clinica il giorno della sua nascita con Guillame. Un po’ turbata, un po’ incuriosita, Jeanne si reca alla grande villa dei Polonski, riferisce ad André del mancato scambio e gli strappa la promessa di andare da lui a lezione in preparazione di un concorso di pianoforte a Budapest. Mika accoglie con gentilezza la ragazza e le offre una cioccolata preparata in un thermos. Messo sull’avviso da Jeanne, Alex, il suo fidanzato, scopre in laboratorio che nella cioccolata ci sono tracce evidenti di un potente sonnifero. Guillame invece subisce molto la presenza in casa di Jeanne, la quale però alla fine gli racconta di come Mika abbia alterato la cioccolata: e il ragazzo ricorda che la mamma aveva perso il controllo della macchina in seguito ad un colpo di sonno. Mika allora cerca di far sorgere in Guillame nuovi dubbi sull’identità del padre e sul rapporto che si sta creando con Jeanne. Quindi prepara ancora cioccolata col sonnifero, che però per errore viene bevuta da Jeanne. I due ragazzi decidono di andare in città, e Jeanne alla guida comincia a sbandare. Arriva la notizia di un incidente. Mika chiede se i due giovani sono morti. André risponde di no, e aggiunge che si trovano alla polizia dove stanno raccontando tutto l’accaduto. Mika allora va in sala, si sdraia sul divano, si rannicchia su se stessa.

 

 

Hanno detto del film

La famiglia, come la cioccolata del titolo, dovrebbe nutrire e scaldare: in realtà, nasconde il veleno ed uccide o, nel migliore dei casi, addormenta. È esattamente questo quello che accade a tutti i protagonisti: ognuno di loro è rigorosamente invischiato in relazioni familiari laceranti e opprimenti. Non a caso, prima dei titoli di testa, c’è un brevissimo prologo nel quale si assiste alla celebrazione del rito nuziale: come dire che tutti i guai, passati e a venire, dei personaggi originano da qui.

(Mariella Cruciani, www.sncci.it)

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