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Guerre Stellari: una 'fiaba' galattica

La speranza di non varcare quella terribile soglia è riposta solo nelle nostre forze, solo nella nostra forza di volontà (vedi Luke di fronte all'Imperatore)? No, perché siamo inseriti in un cammino con una compagnia che con potenza ci guida al compimento buono del nostro destino, nonostante, anzi, proprio attraverso le nostre contraddizioni e la nostra debolezza...


Guerre Stellari: una 'fiaba' galattica

da Quaderni Cannibali

del 18 maggio 2005

L''episodio 3' conclude sugli schermi la prima trilogia (il 'prequel') di 'Guerre Stellari'. Per i lettori occasionali, visto che anche i pi√π tiepidi appassionati di SF (Science Fiction) conoscono bene questa pietra miliare della cinematografia, richiamo per sommi capi il canovaccio dell'epopea.

La saga si sviluppa lungo sei episodi: i film che raccontano gli episodi 4, 5, 6 sono quelli 'vecchi': il primo 'Guerre stellari' del 1977, seguito a cadenza biennale da 'L'impero colpisce ancora' e da 'Il ritorno del[lo] Jedi'.

Quasi vent'anni pi√π tardi Lucas propone l'episodio 1: 'La minaccia fantasma' (1999) seguito da 'L'attacco dei cloni'(episodio 2) e infine dall'imminente 'La vendetta dei Sith' (episodio 3), che dovrebbe uscire in Italia nel maggio del 2005.

Cominciamo dall'inizio del racconto:

 

 (EPISODIO 1) Naboo, uno dei pianeti della 'Repubblica' intergalattica, viene attaccato dalla potente Federazione dei Mercanti, alleata con un misterioso e malvagio 'Sith' (un Jedi che si è volto al male). La regina del pianeta, Amidala, scappa, insieme a Qui-Gon Jinn, un maestro dei cavalieri Jedi, e al suo allievo Obi-Wan, su Coruscant, la capitale della Repubblica.

L'astronave reale è costretta ad atterrare sul pianeta Tatooine, dove si unisce al gruppo dei nostri Anakin, un bambino predestinato a diventare un Jedi.

Lo stesso bambino salva Naboo distruggendo la principale base nemica. Qui-Gon muore in duello, ucciso da un Sith e Anakin diventa allievo di Obi-Wan.

 

 (EPISODIO 2, ambientato dieci anni dopo) Obi-Wan scopre che degli alieni stanno fabbricando un esercito di cloni, ideato per difendere la Repubblica dai separatisti, capitanati dal Conte Dooku, un Sith.

Anakin e Amidala si innamorano l'uno dell'altra e vanno a salvare Obi-Wan, prigioniero di Dooku. Vengono però catturati anche loro. A liberarli giungono in massa tutti i cavalieri Jedi, supportati dai cloni che combattono la loro prima battaglia. La guerra è cominciata.

 

L' EPISODIO 3 non è stato ancora proiettato, ma si sa che Anakin diventerà Darth Vader, un terribile Sith che sterminerà i Jedi, tranne Obi-Wan e Yoda (il capo dei Jedi).

Il perfido senatore Palpatine prenderà il potere trasformando la Repubblica nell'Impero del Male.

E la bella Amidala morirà dopo aver dato alla luce Luke, il figlio di Anakin-Darth Vader.

 

 (EPISODIO 4, una ventina d'anni dopo) Luke, il figlio di Anakin, insieme al vecchio Obi-Wan, e all'avventuriero Han Solo, corre a liberare la principessa Leila, capo dell' Alleanza Ribelle che si oppone all'Impero. Leila è prigioniera in una gigantesca astronave 'La Morte Nera', arma

risolutiva dell'Impero. Obi-Wan viene ucciso da Darth Vader ma Luke e i suoi amici riescono a fuggire con la principessa e a distruggere la Morte Nera.

 

 (EPISODIO 5) Luke va in un lontano pianeta a completare l'addestramento Jedi sotto la guida del simpatico alieno Yoda, l'antico capo dei Jedi.

Intanto Han e Leila vengono catturati da Vader. Per farli fuggire, Luke affronta Vader in duello e scopre che è suo padre.

Luke e Leila riescono a scappare, ma Han, congelato nel carbonio, resta prigioniero.

 

 (EPISODIO 6) Luke va a salvare l'amico Han, custodito nel carbonio dal mostruoso Jabba.

I due amici raggiungono le forze dell' Alleanza in lotta contro l'Impero.

Luke si trova infine a combattere contro l'Imperatore in persona: il cattivo sta per avere la meglio ma interviene Vader, che si riscatta uccidendo l'Imperatore a prezzo della propria vita e salvando così suo figlio. L'Impero è sconfitto, ritorna la Repubblica.

 

A dire il vero Star wars non ha portato particolari novità narrative nella SF, dove molti autori si erano già cimentati con successo nelle 'Space operas'.

Dal punto di vista cinematografico, invece, appare finalmente, per la gioia degli appassionati, un' epica avventura spaziale realizzata 'alla grande', con innovative scenografie ed 'effetti speciali' (anche, anzi soprattutto, l'occhio vuole la sua parte, si tratta di film!).

Una buona fetta del successo dei film è giustamente dovuta sia ai personaggi principali, molto vivaci e ben interpretati dagli attori, sia alla leggera ironia che rende la storia ancora più briosa. (Personaggi e ironia che invece difettano alla più recente trilogia).

In questi film vengono sempre valorizzati due aspetti caratteristici della SF che mi hanno sempre attirato: il senso del mistero e lo stupore di fronte alle cose. L'universo è un luogo strano, meraviglioso e imprevedibile 'There are more things in heaven and earth, Horatio, than are dreamt of in your philosophy'. (Shakespeare, Hamlet, act I, scene 5)

Certamente non mancano le 'citazioni', attinte a piene mani non solo dalla filmografia del genere, ma anche da quella western, mitologica, di cappa e spada. La struttura stessa del film (ci sono: l'eroe, il viaggio, la prova, l'aiuto 'magico'… ecc.) colloca nel futuro 'di una galassia lontana' l'archetipo della fiaba classica che ci spiega la vita come lotta del bene contro il male, come una prova, come una chiamata a qualcosa cui siamo destinati.

Ma la questione del destino rivela il punto debole dell'idea, un po' superficiale e 'new age', della 'forza' cosmica dalla quale i cavalieri Jedi attingono i loro straordinari poteri. Essa è un effluvio impersonale che pervade l'universo, è accessibile solo a pochi eletti e può essere buona o cattiva a seconda dei loro atteggiamenti.

In realtà, parafrasando Chesterton (Ortodossia cap. IV)… se nel mondo c'è la magia ci deve essere un Mago… se la vita è una storia ci deve essere Uno che la racconta, che la guida al compimento.

Nella vita umana c'è un'ambiguità che ci accompagna sempre.

'Dal bene al male non c'è che un passo…dunque anche dal male al bene…L'uomo oscilla tutta la vita fra il bene e il male, scivola, cade, si riarrampica, si pente, si ottenebra nuovamente, ma fino a che non ha varcato la soglia della malvagità egli resta nell'ambito della nostra speranza…' (Solženicyn, Arcipelago Gulag, I, cap IV).

La speranza di non varcare quella terribile soglia è riposta solo nelle nostre forze, solo nella nostra forza di volontà (vedi Luke di fronte all'Imperatore)? No, perché siamo inseriti in un cammino con una compagnia che con potenza ci guida al compimento buono del nostro destino, nonostante, anzi, proprio attraverso le nostre contraddizioni e la nostra debolezza… ma questo è già 'Il signore degli anelli'.

 

A confronto con 'Guerre Stellari': un contributo dalla scuola media

di Marco Membretti

Un giorno andai al cinema a vedere il primo episodio di 'Guerre Stellari', 'La minaccia fantasma'. Allora non sapevo neanche che cosa fosse 'Guerre Stellari' e non sapevo che fosse stato tradotto in libri. Per caso, un amico mi prestò il libro del film ed io lo lessi in un giorno, tanto ero rapito dalla sua trama, ricca di particolari che nel film non c'erano: da quel giorno decisi che in qualche modo avrei cercato di vedere e di leggere ogni nuovo episodio della saga.

Mantenni la promessa a me fatta e lessi anche la trilogia classica. Quando finii di leggere questa saga mi posi una domanda: uno Jedi, se prova rabbia, odio o paura, deve per forza diventare il suo lato opposto, ovvero un Sith ?

Notai infatti che i Jedi, quando combattevano, sembrava che provassero rabbia e odio contro il loro nemico; ad esempio Obi-Wan, quando combatteva contro il Conte Dooku, provava odio per il suo nemico. Alla fine pensai che i Jedi nascondessero queste emozioni dietro la decisione nel combattere, ma mi sembra una spiegazione insufficiente.

Anakin, come personaggio, mi sembra molto imprudente, irrispettoso nei confronti del maestro, ma anche buono con suo figlio Luke. Soprattutto imprudente, perché il maestro Yoda lo aveva avvisato che sarebbe diventato un Sith .

Amidala mi sembra, come personaggio, molto seria e fin troppo controllata, infine Luke è molto bravo, anche se qualche difetto dal padre l'ha preso, come la tendenza a passare al Lato Oscuro.

 

Maurizio Chierici

http://www.culturacattolica.it

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