GxG MagazineAccompagnamento è Tatami

Sr Claudia Squizzato e don Claudio Parolin. In comune, non hanno solo il nome e la vocazione salesiana. Condividono anche una grande passione per le anime

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da GxG Magazine

del 17 aprile 2012

suor Claudia!

Ciao! Che ci dici di te?

Andiamo con una presentazione classica: sono sr Claudia, ho 37 anni, sono originaria di Loreggiola (PD) e sono nella comunità del Collegio Immacolata di Conegliano da un po' di anni...

Cosa ti piace fare quando sei libera?

Amo molto guardare bei film a lieto fine!!!

Perché hai fatto la scelta di seguire il carisma salesiano?

Per la grande passione che fin dalla terza media mi ha preso il cuore: l'animazione dei più piccoli, il bene dei giovani...il de­siderio di avere un cuore dilatato per amare come Gesù e don Bosco!

Giovane è...

Un punto accessibile al bene!

Se fossi una canzone saresti?

Sicuramente di Eros Ramazzotti!

ACCOMPAGNARE, quanta importanza ha nella tua vita?

Credo che sia una delle cose fondamentali per poter essere uno strumento della grazia di Dio per i giovani e le persone che incontro. A volte è un accompagnamento più esplicito e conti­nuato, altre volte è fatto di piccole attenzioni, umile ascolto e disponibilità sincera verso l'altro.

Chi si accompagna? 

È convinta che tutti abbiamo bisogno di essere accompagnati perché l'amore di Dio si manifesta attraverso delle mediazioni. E quindi il confronto e la condivisione con qualcuno di cui ci fidiamo e a cui ci affidiamo è un aiuto prezioso per decifrare il linguaggio di Dio! 

Si finisce mai il cammino?

No, perché il cammino spirituale dura tutta la vita e perché se siamo strumenti nelle mani di Dio ci rendiamo disponibili sem­pre. Certo, nel percorso di ciascuno c'è un periodo più sensibile all'accompagnamento, sono gli anni delle grandi scelte, dove si è chiamati a decidere quale direzione dare alla vita...

Quale 'compito' ha un accompagnatore?

Non si sceglie di essere accompagnatori, si è piuttosto scelti... e non tanto dai giovani stessi, quanto scelti da Dio che come consacrati ci chiama ad essere la manifestazione del suo amore gratuito e della sua vicinanza ad ogni creatura.

 

don Claudio!

Ciao! Presentati un po'..

Don Claudio, vivo a Verona, sono catechista del biennio delle superiori e seguo la piccola Comunità Proposta qui presente.

Da quanto tempo sei salesiano?

Dal 1997 e professo perpetuo dal 2003!

Tre parole per definire la tua persona...

Riporto la definizione che mi ha dato una mia studentessa: feli­ce, “rompi palle” (quando mi ci metto), gran cuore… io aggiun­gerei anche entusiasta!

Vocazione è...

Scoprire di essere amati, rispondere all’Amore trovando il posto dove più amare!

Un ricordo del tuo essere stato accompagnato 'da giova­ne'?

Quello che mi mancava era la costanza…però mi sono sempre fidato della mia guida!

Cosa significa accompagnare i giovani per te?

Aiutarli a rispondere con gioia e generosità alla Vita e a scoprire il sogno che Dio ha su di loro! Un sogno meraviglioso! È un’av­ventura meravigliosa di scoperta di come lo Spirito Santo agisce nella vita di ogni persona.

Cosa diresti a chi sta iniziando un cammino di accompa­gnamento vocazionale?

Prega per la tua guida, invoca lo Spirito per fare luce e fida­ti… cerca di essere fedele agli incontri con la tua guida. Non dimenticare che la direzione spirituale serve unicamente per diventare santi.

Ci sono dei rischi da evitare nella relazione tra accompa­gnato e accompagnatore?

Un’eccessiva familiarità che impedisca di fare e dire la Verità…E anche quello di ricercare la “propria volontà” e non quella di Dio. Una guida deve sempre essere rispettosa del mistero d’amore che c’è tra Dio e la persona che sta guidando. E chi vie­ne guidato deve giocarsi nella sincerità e non cercare di “imbro­gliare” le carte per non sentirsi dire ciò che non vuole sentire! La vera guida spirituale è lo Spirito Santo...

Perché è necessario l'accompagnamento vocazionale?

Per un serio e genuino cammino di discernimento vocazionale, ma anche per un'autentica maturazione nella Fede. Il 'fai da te' porta sempre ad un'autosufficienza sterile e senza progresso, porta ad una ricerca di se stessi in modo narcisistico e magari anche alla regressione!

Elena Fioravanti

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