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GxG MagazineThe Mission puzzle! Mappamondo

Scuola di Mondialità: che cos'è? Non è un gruppo, ma un cammino formativo proposto dal Movimen¬≠to Giovanile Salesiano Triveneto a tutti i giovani (over 18) che vogliono vivere un'esperienza mis¬≠sionaria in terra di missione, coltivano una sen¬≠sibilità alla mondialità, e cercano un'opportunità per allargare gli orizzonti gettando uno sguardo sulle differenze e sulle sofferenze del mondo.


GxG MagazineThe Mission puzzle! Mappamondo

da GxG Magazine

del 17 aprile 2012

 

SGAPA: cinque lettere, una missione!

          Gli amici della Scuola di Mondialità si stanno preparando all’estate, all’esperienza che li vedrà coinvolti in prima persona ad animare un Grest o un oratorio. Il tutto, in terra di missione! Congo, Etiopia, Madagascar, Bolivia, Brasile o Est – Europa: destinazioni diverse ma racchiuse in un unico cuore.

L’acronimo SGAPA racchiude il significato di questo loro partire.

S come Sobrietà

          S anche come scintilla, quella che nasce nel cuore e che porta ad essere liberi dalle sovrastrutture, dall’apparenza, per riscoprire ed essere se stessi, imparando ad essere sobri. La sobrietà si impara ponendosi in modo aperto e curioso, non giudicando, ascoltando in modo partecipato, dimostrando un interesse vero. Senza volere essere al centro dell’attenzione ma aiutando gli altri ad essere protagonisti. Mettendo in gioco il proprio stile di vita, cercando di imparare qualcosa dalle persone, in ogni situazione!

G come Gruppo

          G è la gioia dello stare “nel e con” un gruppo per circa un mese. Significa vivere con persone con le quali si condivide tutto, 24 ore su 24. Essere gruppo significa rapportarsi continuamente e confrontarsi anche quando si hanno idee e opinioni differenti. Convivere con una persona per una settimana è bello, ma poi arrivano le difficoltà, le incomprensioni e le discussioni.. come in una famiglia! Essere gruppo significa avere pazienza, comprensione, Amore. Significa superare il proprio desiderio di stare da solo e condividere con gli altri la propria esperienza, i propri sentimenti. È aiutarsi nei momenti di fragilità e debolezza. Un gruppo è una forza! Ciò che si ottiene da un’esperienza di gruppo vissuta bene è mille volte più fruttifero perché alla fine ciò che vale nel nostro cammino sono i rapporti con le persone: le amicizie ne escono rinforzate, gli amori diventano veri e profondi e il nostro modo di vedere le cose cambia.

A come Accoglienza

          A come l’abbraccio di qualcuno che ci fa sentire accolti. Accoglienza è sentirsi a casa propria, è capacità di fare spazio, è comprensione, valorizzazione della persona, abbandono di pregiudizi. È un atteggiamento di fraterna intesa, sincera e sentita amicizia, profonda solidarietà. Modi di pensare e di fare che non si fermano alla prima impressione, ma che fanno entrare in contatto con le persone giorno per giorno. Accoglienza è esercitare l’Amore cristiano che accetta, ascolta l’altro anche se diverso, rispettandolo, facendolo entrare nel cuore. Accoglienza non è dire solamente “prepariamo l’inizio di giornata con questi bans o quei giochi” e neppure partire con un atteggiamento da salvatori del mondo. È e sarà accoglienza quella che diventa partecipazione alla vita della gente!

P come Preghiera

          A cosa serve pregare in missione? Con tutto quel che si ha da fare, tutti i problemi concreti da affrontare, pregare può sembrare davvero una perdita di tempo. E si sa quanto sia prezioso il tempo! Meglio un’ora di più con i bimbi, meglio stare con i compagni di missione ad organizzare le attività! Senza preghiera il cuore si spegne.. a che serve fare tutto se si ha il cuore spento? La preghiera diventa un’occasione importante per mettersi in dialogo con Dio. Il volontariato è un periodo privilegiato per approfondire la propria fede. “Fermarsi a pregare è come un pit stop (che significa letteralmente fermarsi al pozzo). Nella Formula 1 è il momento in cui i piloti effettuano una sosta per fare rifornimento, cambiare le gomme e tutto il resto. Spiritualmente abbiamo bisogno di effettuare i nostri pit-stop con il Signore, di prendere del tempo per stare alla sua presenza, pregare e ricaricarci per affrontare la vita quotidiana. C’è qualcosa che riempie la nostra vita quando stiamo in preghiera, che niente può sostituire” (dall’esperienza di un missionario)

A come Animazione

          A è l’arcobaleno che tiene insieme tutti i colori, ecco l’animazione salesiana. Tanti aspetti che messi assieme creano la magia. Animazione è dunque capire la bellezza del mettersi al servizio per gli altri, senza bisogno di ricompense. È conoscere una realtà per poterla affrontare al meglio. Animazione è comunicare con simpatia e creatività, cercando di coinvolgere tutti perché ciascuno è importante. Animazione è collaborare, saper lavorare assieme, è stare semplicemente con i bambini e gli animatori in cortile. Animazione è “cosa di cuore” direbbe don Bosco, è dare l’anima con passione. Ci vuole amore per animare, per stare vicino ai più deboli, per evidenziare i valori di tutti senza fermarsi all’apparenza.

Cinque semplici lettere racchiuse nel cuore di ogni partente. Ognuna diversa dalle altre ma nessuna può reggersi in piedi senza l’altra!

E tu, che aspetti? Vieni! Qualcuno ha bisogno anche di te!

Scuola di Mondialità: che cos’è? Non è un gruppo, ma un cammino formativo proposto dal Movimen­to Giovanile Salesiano Triveneto a tutti i giovani (over 18) che vogliono vivere un'esperienza mis­sionaria in terra di missione, coltivano una sen­sibilità alla mondialità, e cercano un’opportunità per allargare gli orizzonti gettando uno sguardo sulle differenze e sulle sofferenze del mondo.

Silvia Lancerotto

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