Sono don Dany El Hayek, salesiano e scrivo dalla nostra casa salesiana Don Bosco di El Houssoun, zona di montagna della provincia di Jbeil (Byblos) a 35 Km a nord di Beirut...
del 25 luglio 2006
Il VIS, presente nel Paese da anni con progetti di formazione professionale, sostiene la popolazione libanese che ha perso tutto nel tentativo di sfuggire ai bombardamenti. Una popolazione allo stremo, come si evince dalla toccante testimonianza di don Dany El Hayek, Incaricato della casa Don Bosco a El Houssoun – Jbeil.
Scrivo dalla nostra casa salesiana Don Bosco di El Houssoun, zona di montagna della provincia di Jbeil (Byblos) a 35 Km a nord di Beirut.
Dall’inizio del bombardamento abbiamo aperto le nostre porte ai profughi e cerchiamo di sostenerli.
Attualmente, ospitiamo 27 famiglie, 130 persone, tra cui tanti bambini, alcune donne anziane e due in gravidanza avanzata, e almeno due uomini che seguono delle cure per il cuore. Alcuni sono arrivati con problemi psichici a causa dello shock che hanno vissuto.
Proprio in queste ore il bombardamento aereo si è allargato verso nuove zone che sembravano sicure essendo di popolazione cristiana. Quindi stiamo aspettando una nuova ondata di profughi questa notte, pur avendo già troppe persone nelle strutture.
Lo Stato sta cercando di organizzarsi, ma si è mostrato incapace di poter gestire una situazione disastrosa e di tale portata. Parecchie organizzazioni si informano e vanno via, fino ad adesso non sono riusciti neanche ad assicurarci materassi a sufficienza.
Tutta la zona è affollata: le case del nostro piccolo villaggio ospitano da sole circa 170 persone, e così anche gli altri villaggi.
Le nostre attività oratoriane, che si allargavano a tutta la zona, sono ferme e i nostri giovani ed animatori ma anche i giovani profughi stessi sono disposti a fare qualsiasi cosa per aiutare gli altri. I nostri animatori sono 40 e si possono organizzare ed attivare in fretta in una opera umanitaria.
La nostra casa dispone di due cortili e di un bosco con alberi alti (pini), e valuto di poter piantare pi√π di 200 tende, in modo da poter ospitare altre famiglie.
Abbiamo una cisterna relativamente grande, ma usiamo un filtro anti batterie (luce) che si sta quasi esaurendo. Inoltre, abbiamo in funzione un motore per l’energia elettrica.
I prezzi in Libano sono leggermente più bassi che in Italia, e penso che la spesa giornaliera si aggiri almeno intorno ai 4-5 dollari a testa per il cibo, senza contare le altre spese per la sanità e i vestiti.
Infine, ringrazio la vostra solidarietà a nome di tutti quelli che riceveranno un vostro aiuto e prometto di ricordarvi nelle nostre preghiere.
Un saluto di Pace che auguriamo per la nostra regione e per ogni cuore.
 
Come sostenere i profughi
Banca Popolare Etica:
VIS - Volontariato Internazionale per lo Sviluppo
c/c 000000520000
ABI 05018
CAB 03200
CIN F
 
Conto Corrente Postale:
VIS - Volontariato Internazionale per lo Sviluppo
ccp 88182001
Causale: Emergenza Libano
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