Era il 1978, l'8 novembre. Giovanni Paolo II consegnò per la prima volta ai giovani il mandato ripetuto in tutto il suo pontificato: mettersi alla ricerca della verità, cercare un rapporto personale con Cristo.
del 07 aprile 2005
Voi siete la promessa del domani.
 
Contemplandovi, penso con trepidazione e con fiducia a ciò che vi attende nella vita e a ciò che sarete nel mondo di domani, e desidero lasciarvi, come viatico per la vostra vita, tre pensieri:
 
– cercate Gesù,
– amate Gesù,
– testimoniate Gesù. 
 
1. Prima di tutto, “cercate Gesù”! 
 
Oggi meno che mai ci si può arrestare ad una fede cristiana superficiale o di tipo sociologico; i tempi, voi ben lo sapete, sono cambiati. L’aumento della cultura, l’influenza continua dei “mass media”, la conoscenza delle vicende umane passate e presenti, l’aumento della sensibilità e dell’esigenza di certezza e di chiarezza sulle verità fondamentali, la presenza massiccia nella società e nella cultura di concezioni atee, agnostiche e anche anticristiane, reclamano una fede personale, e cioè ricercata con l’ansia della verità, per essere poi vissuta integralmente. 
 
Bisogna cioè giungere alla chiara e certa convinzione della verità della propria fede cristiana e cioè, in primo luogo, della storicità e della divinità di Cristo e della missione della Chiesa da lui voluta e fondata.  Cercare Gesù personalmente, con l’ansia e con la gioia di scoprire la verità, dà una profonda soddisfazione interiore e una grande forza spirituale per mettere poi in pratica ciò che egli esige, anche se costa sacrificio. 
 
2. In secondo luogo, vi dico: amate Gesù! 
 
Gesù non è un’idea, un sentimento, un ricordo! Gesù è una “persona” sempre viva e presente con noi! 
 
– Amate Gesù presente nell’Eucaristia. Egli è presente in modo sacrificale nella Santa Messa, che rinnova il Sacrificio della Croce.Andare a Messa significa andare al Calvario per incontrarci con lui, nostro Redentore. Egli viene in noi nella Santa Comunione e rimane presente nei Tabernacoli delle nostre Chiese, perché egli è il nostro amico, è l’amico di tutti e desidera essere particolarmente l’amico e il sostegno nel cammino della vita di voi ragazzi e giovani, che siete così bisognosi di confidenza e di amicizia. 
 
– Amate Gesù presente nella Chiesa, mediante i suoi sacerdoti; presente nella famiglia, mediante i vostri genitori e coloro che vi amano. 
 
– Amate Gesù presente specialmente in chi soffre, in qualunque maniera: fisicamente, moralmente, spiritualmente. Sia vostro impegno e programma amare il prossimo scoprendo in lui il volto di Cristo. 
 
3. E infine, vi dico: testimoniate Gesù con la vostra fede coraggiosa e con la vostra innocenza. 
 
È vano lamentarsi della malvagità dei tempi. Come già scriveva San Paolo, bisogna vincere il male facendo il bene (Rm 12,21). Il mondo stima e rispetta il coraggio delle idee e la forza delle virtù. Non abbiate paura a rifiutare parole, gesti, atteggiamenti non conformi agli ideali cristiani. Siate coraggiosi nel respingere ciò che distrugge la vostra innocenza o incrina la freschezza del vostro amore a Cristo. 
Cercare, amare, testimoniare Gesù! Ecco il vostro impegno; ecco la consegna che vi lascio!    
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