Il nuovo testo sulla sicurezzaLa voce dei Salesiani per il sociale

Danno simbolico per chi come noi, Federazione SCS/CNOS - Salesiani per il sociale, hanno fatto dell'integrazione e delle politiche di welfare il punto di forza nel nostro quotidiano stare con i ragazzi immigrati. Non potrà che aumentare la loro diffidenza e quella dei loro genitori nei nostri confronti, perché...

Il nuovo testo sulla sicurezzaLa voce dei Salesiani per il sociale

da Attualità

del 03 luglio 2009

COMUNICATO STAMPA

di Domenico Ricca, Presidente Federazione SCS/CNOS – Salesiani per il sociale

 

 

Il nuovo testo sulla sicurezza

 

Abbiamo seguito con trepidazione l’iter parlamentare del Ddl Senato 733 B. Abbiamo aderito e firmato tutti gli appelli delle diverse associazioni che con competenza hanno fatto sentire la loro voce. Il testo sulla sicurezza è stato approvato ieri con la fiducia. E allora non si può che condividere il giudizio espresso da monsignor Agostino Marchetto, segretario del Pontificio consiglio per la pastorale dei migranti: “La nuova legge porterà molti dolori e difficoltà… Anche se si aspettava questa approvazione non posso non essere triste e dispiaciuto, con preoccupazione per la prospettiva che ci si apre dinanzi e a mio avviso porterà molti dolori e difficoltà per persone che, già per il fatto di essere irregolari, si trovano in una situazione di precarietà”.

Per noi comporta un danno reale e uno simbolico.

Danno reale quando si scopriranno tutte le implicanze pratiche e gli ostacoli di natura burocratica che l’applicazione comporterà. Ma anche un danno simbolico. Sì perché va a rinsaldare le paure e le fobie che tanti hanno sugli stranieri, non importa se irregolari o regolarissimi con tanto di permesso di soggiorno e di lavoro presso le famiglie che a loro affidano le cure degli anziani di casa, presso ditte e imprese che senza l’apporto degli immigrati non potrebbero continuare a produrre e stare competitivi sul mercato.

Danno simbolico per chi come noi, Federazione SCS/CNOS - Salesiani per il sociale, hanno fatto dell’integrazione e delle politiche di welfare il punto di forza nel nostro quotidiano stare con i ragazzi immigrati. Non potrà che aumentare la loro diffidenza e quella dei loro genitori nei nostri confronti, perché ritenuti incapaci di far prevalere il diritto di essere accolti e accompagnati nei loro cammini educativi. Perché di questo noi siamo capaci e questo vogliamo continuare a garantire per tutti i ragazzi italiani e stranieri che con noi stringono un patto educativo. Ma ci sorge il dubbio che anche questa approvazione serva per coprire inadeguatezza e scarso senso etico di chi ci governa.

 

Don Domenico Ricca

Presidente Federazione SCS/CNOS – Salesiani per il sociale Roma, 3 luglio 2009

 

 

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