La Spagna di Zapatero sarà il primo paese europeo a garantire alle grandi scimmie antropoidi (scimpanzè,orangutan, gorilla e bonobo) i loro 'diritti fondamentali': 'L'idea è radicale ma semplice: includere gli antropoidi non umani in una comunita d'uguaglianza, fornendogli quella protezione morale e legale di cui attualmente godono solamente gli esseri umani'. Ma... dove andremo a finire?
del 27 aprile 2006
'Da Bambi in Tarzan', è il commento su Zapatero di un giornale spagnolo, alla notizia che il parlamento dibatterà, su richiesta del deputato socialista Garrido, sulla possibile adesione della Spagna al Progetto Grande Scimmia, che si propone di 'includere gli antropoidi non umani in una comunità d’uguaglianza, fornendogli quella protezione morale e legale di cui attualmente godono solamente gli esseri umani'.
L'arcivescovo di Pamplona  ha invitato a non cadere nel ridicolo. Il deputato Garrido ha aggiunto: ''essere orgogliosi delle proprie origini è proprio delle persone di buona famiglia''. Il prof. Gary Francione, autorità mondiale dei diritti degli animali, teme che un'iniziativa del genere possa discriminare gli altri animali. 
Non è l'ultimo film di Almodovàr, ne ha scritto oggi Silvia Guidi su Libero, qui la notizia per intero dall'ANSA.
Il Progetto Grande Scimmia è stato fondato da diversi scienziati di tutto il mondo, fra cui Peter Singer, il famoso bioeticista di cui potete leggere per esempio sull'ultimo libro di Antonio Socci, Il Genocidio censurato (quello a cui il New York Times dedicò un articolo titolato: 'Quando è giusto uccidere un bambino'; è cattedratico nel Centro per i Valori Umani di Princeton). Obiettivo dichiarato a lungo termine è quello di 'riuscire ad avere una Dichiarazione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Grande Scimmie Antropoidi'. 
Questa la versione italiana del sito, su cui potete leggere una presentazione del progetto.
In inglese il nome del progetto è Great Ape Project, e le iniziali si prestano a un interessante gioco di parole: GAP, che significa distanza, divario. Si vuole cioè colmare il divario che separa 'gli antropoidi non umani' da quelli umani. 
Di seguito  potete leggere la Dichiarazione delle Grandi Scimmie, che inizia così: “Chiediamo che la comunità d'uguaglianza includa tutte le grandi scimmie: gli esseri umani, gli scimpanzè, i bonobo, i gorilla e gli oranghi”. Si chiedono il diritto alla vita, la protezione della libertà individuale, la proibizione della tortura, specificando che 'Davanti alle obiezioni che scimpanzè, gorilla, bonobo e oranghi non sono capaci di difendere i loro diritti all'interno della comunità noi rispondiamo che i loro interessi e i loro diritti devono essere difesi da guardiani umano, nello stesso modo che noi proteggiamo gli interessi e i diritti dei minorenni e dei portatori di handicap della nostra specie.' E d'altra parte: 'La sfida è cercare di ottenere la stessa considerazione per gli interessi di tutti gli animali, umani e non umani'.
Certo, dicono gli estensori del documento: 'Sicuramente molti di noi, a titolo privato, vorremmo ampliare la comunità d'uguaglianza a tanti altri animali', ma per ora l'associazione si ferma alle grandi scimmie. Ma leggetela tutta, ne vale la pena. Tornate sulla pagina di prima e cliccate su 'dichiarazione'. 
Vedremo se, per compensare le concessioni sulle ricerche sugli embrioni, la Spagna procederà a questa particolare considerazione di alcune scimmie. 
Assuntina Morresi
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