Si è fermato il cuore ma non si sono spente quelle parole dentro l'animo dei “suoi” ragazzi: il seme caduto non rimane solo, rispunterà in tanti cuori giovanili...
del 04 luglio 2006
Nessuno lo fermava: a tutte le ore, ad ogni momento sempre pronto non solo ad ascoltare problemi o situazioni incresciose ma anche piccole ed umili cose; pronto lasciava il lavoro per un servizio di accompagnamento od accoglienza, fosse anche per una semplice indicazione, una risposta al solito importuno. Il telefonino sempre aperto: i fratelli sapevano di trovarlo a qualsiasi ora del giorno e della notte. 'Troppo', dicevamo noi!
Non una tregua e i problemi in vista delle incombenze per il prossimo anno pesavano sulle sue spalle, meglio pesavano sul suo cuore, quello che in un pomeriggio afoso di luglio ha ceduto all’improvviso durante un’uscita in bicicletta con un giovane confratello. Ad una sosta, il cuore di schianto scoppiò, non una parola, non un gesto. E sì che di parole e di gesti ne aveva fatti.
Quanto discorrere con i suoi “aspiranti” in quelle uscite in bicicletta o a piedi in montagna dove il vivere spartano non solo era gioia tra amici ma palestra di vita. E i giovani gli si appiccicavano attorno e lui non li mollava. La “passione d’anime” per lui erano le vocazioni di speciale consacrazione e insieme non dimenticava i giovani delle associazioni, i cooperatori in particolare e poi le giovani coppie cui dedicava tempo ed entusiasmo.
Organizzatore formidabile, non ti dava pace e alle sue insistenze non sapevi dirgli di no e ti trascinava col suo sorriso ma più ancora col suo esempio: gli stavi dietro a fatica. Gli anni suoi della “Comunità Proposta” furono fecondi di vocazioni solide e ben formate in sacrificio, lavoro e preghiera. Così gli anni da direttore a Udine così da ispettore a Mestre.
Sostava davanti al Santissimo in preghiera con un  atteggiamento tutto suo: curvo da un lato, le mani sulle ginocchia, il volto assorto e pensoso. Lì nascevano quelle parole forti e insieme amabili che sentivi nelle sue prediche o nel ricordo dei fratelli defunti.
Si è fermato il cuore ma non si sono spente quelle parole dentro l’animo dei “suoi” ragazzi: il seme caduto non rimane solo, rispunterà in tanti cuori giovanili.
 
Mestre, 02 luglio 2006
sac. Omero Paron
(Segretario ispettoriale)
           
 Dati per il necrologio:
Sac. FILIPPIN  Claudio
è morto il  02 luglio 2006 a Dolo  (VE)
Luogo e data di nascita : a Vallà di Riese Pio X° (TV)  il  30.12.1956
Data della prima professione : 02 settembre 1973
Data dell’ordinazione presbiterale : 17 marzo 1984 
don Omero Paron
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