"Positiva! La prova è positiva! Ce l'abbiamo fatta!" Ci furono pacche sulle spalle, strette di mano, abbracci, risate. Qualcuno aveva anche gli occhi lucidi. Il professor Lapietra era euforico. Afferrò per le spalle Jeremy, il suo assistente. "Ti rendi conto di che cosa abbiamo fatto? Te ne rendi conto?" gli disse.
del 13 novembre 2008
'Positiva! La prova è positiva! Ce l'abbiamo fatta!'
Ci furono pacche sulle spalle, strette di mano, abbracci, risate. Qualcuno aveva anche gli occhi lucidi. Il professor Lapietra era euforico. Afferrò per le spalle Jeremy, il suo assistente.
'Ti rendi conto di che cosa abbiamo fatto? Te ne rendi conto?' gli disse.
Ma certo che se ne rendeva conto. Era quello per cui avevano lavorato tutti questi anni. Anzi, quello per cui tutti gli uomini avevano lavorato per migliaia di anni, fin dall'inizio dei tempi.
Il modello era completo. Anche l'ultima legge, l'ultima equazione era stata trovata. L'Uomo adesso sapeva esattamente come era fatto l'Universo, dalla galassia gigante alla pi√π remota particella subatomica.
Il suo assistente non sembrava così contento.
'Ehi, Jeremy, cosa succede?' chiese Lapietra 'l'abbiamo trovata, quella maledetta formula. Adesso è tutto al suo posto.'
Jeremy parlò con voce piatta. 'Certo. Adesso sappiamo com'è fatta ogni cosa. Quindi siamo disoccupati.'
Lapietra aggrottò le ciglia. 'Cosa intendi?'
Jeremy fece un gesto vago con la mano. 'Adesso conosciamo tutto. Ci sarà da scrivere la documentazione; pubblicheremo i risultati, terremo dimostrazioni e conferenze. E poi? Noi siamo ricercatori, e non c'è più niente da ricercare. Tutto è stato trovato. Siamo inutili. La nostra è una professione morta, come sono estinti biologi e ciabattini.'
Il professore scosse la testa 'Non essere così drammatico! Noi siamo il punto più alto della storia. Pensa a come il mondo cambierà...'
L'assistente lo interruppe. 'Da migliaia di anni l'uomo pensa di sapere come va il mondo. Adesso ne siamo certi. Ma chiunque altro ne era già certo prima. La vigilatrice all'ingresso non conosce la nostra equazione e non la conoscerà mai, e ha vissuto e vivrà nella stessa maniera adesso che l'abbiamo trovata. Mia trisnonna era convinta che esistesse una cosa chiamata gravitazione universale, non conosceva il campo di Bogsway, ed è morta felice. I miei figli studieranno che noi abbiamo fatto questa scoperta, ma a parte questo come li cambierà sapere che da qualche parte qualcuno sa com'è fatto l'Universo?' 
Lapietra aprì la bocca per parlare, poi la richiuse. In fondo non c'era nient'altro da dire. Tutto era già stato detto.
Il professore era pensoso mentre saliva sul trasferitore. Entrò in casa. Sua moglie era intenta a riprogrammare il servocuoco e non alzò gli occhi al suo ingresso. 'Ciao, caro. Tutto bene al lavoro?'
Lapietra avrebbe voluto dire 'Abbiamo trovato l'ultimo mattone per la comprensione dell'Universo', ma per qualche ragione non riuscì a pronunciare le parole che desiderava.
Disse invece 'Sì, cara. E qui?'.
Ma sua moglie già non gli badava più. Attivò il servocuoco. 'Bene, fatto', sospirò. 'Caro, stasera ci sarà minestra.'
Il professore non disse niente, ma dentro sè gemette. Non gli piaceva la minestra.
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