del 12 maggio 2005
L07 Al direttore generale don Giovanni Cagliero
Mornese, ottobre 1876Viva Ges√π! viva Maria e viva S. Giuseppe!
Molto Rev.do Sig. Teologo e nostro buon Padre
1. Mi metto a scarabocchiare io con l'aiuto di altre.1 Finalmente ieri ho ricevuto un suo bigliettino. Mi rincresce tanto il sentire che Ella seppe ben poche notizie di questa Casa, poiché‚ io le ho scritto parecchie volte informandola di tutto ciò che accadde dopo la sua partenza, sia delle vestizioni e professioni, come di ciò che avvenne di particolare. Ma se per una parte mi rincresce, per l'altra mi consola, perché‚ vedo che ancora si prende cura di queste sue povere figlie perché‚ io credeva quasi che trovandosi Ella fra tante faccende ed intrighi raramente pensasse a noi, la qual cosa parevami certa dal suo lungo silenzio a nostro riguardo. Ora mi avveggo che era inganno e sono molto contenta.
2. Prima credo bene dirle che finora vi fu sempre la pace, l'allegria e la buona volontà di farsi sante in tutte e ne ringrazio Iddio. A dir vero io resto meravigliata ed insieme confusa guardando tutte queste figlie sempre allegre e tranquille. Si vede proprio che malgrado la mia tanto indegnità la cara nostra Madre Maria SS. Ausiliatrice ci fa proprio delle grandi grazie. Abbia la bontà di pregar sempre acciò si mantenga questo spirito e cresca sempre di più, ed anche perché‚ le virtù che si vedono fiorire siano più interne che esterne.
3. Adesso abbiamo sei case aperte, cioè a Mornese, a Borgo S. M.[artino],2 Bordighera, Torino, Biella,3 Alassio,4 e fra un mese o due se ne aprirà una a Lanzo ed un'altra a Mathi. Dimenticavo la casa che abbiamo in Paradiso la quale è sempre aperta, il Direttore di essa non ha nessun riguardo nè ai superiori, nè al capitolo, prende chi vuole, ne ha già sette. Dopo la Madre M.[aestra] si prese suor Luigia Giordano e suor Mina, la prima morì al 16 di agosto di tifo in sette giorni, la seconda andò a Torino per studiare ed anche a provare se quell'aria avesse giovato alla sua salute; ma invece morì etica il quattro di ottobre dopo un giorno o due di professione.
4. Qui siamo circa 60 fra suore e postulanti, delle educande non posso ancora dirle il numero perché‚ la maggior parte non sono ancora venute dalle vacanze. L'anno scorso erano ventinove; speriamo che quest'anno crescerà il numero, ma vanno adagio per la distanza dalla ferrovia.5
5. L'uffizio di Madre Maestra per ora lo esercita la Madre V.[icaria] suor Petronilla giacché‚ l'impiego di Vicaria le dava poca occupazione perciò [Suor Pacotto] l'abbiamo [mandata] da Direttrice di Alassio e adempie assai bene il suo incarico;6 la Comunità ne è contenta. Abbiamo però aggiunta un'Assistente nel capitolo, la prima è sempre suor Emilia e la seconda è suor Enrichetta.7 Quando poi vi saranno le persone adatte allora si aggiusterà ogni cosa.
6. A [Borgo] S. Martino sono dodici, la Direttrice è suor Orsola Camisassa di Caramagna, la cuoca del collegio è suor Angiolina (antica serva del Seg.[reta]rio Traverso)8 e ne sono contenti. A Bordighera sono tre, suor Rosalia è Direttrice, suor Anna Oberti e suor Giustina cuciniera, il bene che fanno è grandissimo.9 Abbiamo una postulante di là.10 La figlia del loro padrone di casa venne qui agli Esercizi, le piace questo Istituto e facilmente verrà con noi.11 A Torino sono diciassette suore; fra queste vi è pure suor Laurantoni. La Direttrice è sempre suor Elisa, ma poverina! forse il buon Gesù ne avrà bisogno per dirigere la casa di lassù, e temo che converrà lasciarla andare e rassegnarci alla sua volontà, anch'essa è presa dalla malattia delle altre, cioè consunzione.12
7. A Biella sono 7, la Direttrice è mia sorella suor Felicita.13 Ad Alassio sono altre 7, suor Giuseppina Pacotto ne è la Direttrice. A Lanzo andranno probabilmente suor Angiolina Deambrogio e una certa suor Margherita Sacco di Caramagna.14
8. Suor Tamietti andrà Direttrice a Mathi15 con suor Vincenzina Razzetti per Maestra all'asilo e quella certa Maritano di Cumiana ritornata fra noi nel mese di aprile per aiutante.16 Suor Maria Belletti si sta preparando per andare in Paradiso e forse quando V.S. riceverà questa mia essa sarà già partita. I Ss. Spirituali Esercizi si sono fatti in due volte; per le Signore vennero Mons. Scotton17 e il fratello di D. Savio;18 peccato che erano pochissime. Per noi venne il teologo Belasio solo.19 Si fecero diciassette vestizioni e quindici Professioni, nessuna svestizione e speriamo che non se ne faranno mai più. Le suore che erano andate a Sestri sono ritornate senza aver sofferto nulla, né‚ di anima né‚ di corpo e lasciarono tutti contenti di esse.20
9. Suor David dopo essere andata a [casa] dietro consiglio di D. Bosco, ottenne la guarigione dalla Madonna e ritornò con noi. Ora è qui a Mornese; di corpo sta bene e pare vada bene anche di spirito.21
10. Si ricorda di pregare qualche volta per le sue figlie di Mornese? ma principalmente per me che ne ho bisogno più di tutte, non sto a dirle tutte le mie cattiverie perché‚ ci vorrebbe altro che questo foglio... Preghi un po' il Signore che mi faccia una volta proprio come vorrei essere... Anche noi preghiamo sempre per lei, acciò il Signore la benedica e ce la riconduca presto! Oh! se sapesse quanto la desideriamo! non si potrebbe di più, non passa giorno senza che si senta dire: quando verrà D. Cagliero? Oh! venisse presto... ed altre simili esclamazioni. Venga dunque presto ad appagare questo nostro ardente desiderio.
11. Vi sono molte suore che la pregano a conservare loro un posto in uno dei due nidi preparati. Fra le molte vi sono suor Maddalena Martini, suor Celestina, suor Turco, suor David, suor Cagliero, ecc. ed anche una postulante, maestra inferiore. Son pochi giorni che è qui ma pare di buona volontà, è giovane e robusta, questa la prepariamo per l'America.22
12. Basta, si faccia coraggio e si abbia riguardo alla salute. Spero che verrà presto neh? l'aspettiamo nel mese di Gennaio.
13. Il Sig. Direttore23 sta bene, ma vi fu un po' di tempo che era sempre malaticcio. Egli vorrebbe vederci tutte sante, e noi che siamo ancor ben lontano dall'esserlo, lo facciamo infastidire e Lui viene ammalato, con questo però non gli diamo il permesso di andare in America, e poi quell'aria gli farebbe male. Finalmente si ricordi che V.S. è nostro protettore e se il Signor Direttore va in America a Lei tocca venire a Mornese. Per ora siamo tranquille perché‚ il personale che deve partire è già destinato, ma abbiamo avuto ben ben paura. Studiò lo spagnolo, poi andò a Lanzo e non ritornava mai.
14. Basta, adesso ci vogliamo proprio mettere ad amare tanto il nostro buon Ges√π, lei ci aiuti pregandolo che voglia accendere nei nostri cuori il suo amore.
15. Gradisca i saluti del Sig. Direttore, quelli di tutta la Comunità ed in modo speciale i miei; si degni mandare una sua benedizione a ciascuna in particolare. In ultimo benedica me che baciandole rispettosamente la sua mano mi protesto
 
Di V.S. Rev.maUmil.ma figlia in Ges√π e Maria
Suor Maria Mazzarello
1 E' la prima lettera autografa di madre Mazzarello. Suor Emilia Mosca e don Giacomo Costamagna aggiungono al termine saluti e notizie (cf Cronistoria II, pag. 232-234).
2 Fu questa la prima casa aperta dopo quella di Mornese l'8 ottobre 1874. Don Bosco aveva desiderato che le suore attendessero alla cucina e alla guardaroba del collegio salesiano S. Carlo e, al tempo stesso, educassero le ragazze con il catechismo, il laboratorio di cucito e l'oratorio festivo.
3 La casa fu aperta il 7 ottobre 1876 per desiderio di mons. Basilio Leto che aveva chiesto a don Bosco le «sue» suore. Le FMA, guidate dalla sorella di madre Mazzarello, suor Felicita, erano addette alla cucina e alla guardaroba del seminario vescovile. Per la prima volta le suore prestavano, in base a regolare convenzione, la loro opera al di fuori di una casa salesiana.
4 Il 12 ottobre 1876 era stata aperta la casa annessa al collegio salesiano. Questa comunità fu particolarmente benedetta dalle frequenti visite di don Bosco, sempre attento a sostenere e ad incoraggiare l'assiduo e sacrificato lavoro delle sue figlie che nell'ombra contribuivano non poco al buon andamento del collegio.
5 In realtà le educande non aumentarono di numero. Finché‚ la casa fu a Mornese non superarono mai la trentina.
6 Dopo la morte di suor Maria Grosso, venne scelta temporaneamente suor Giuseppina Pacotto per la formazione delle novizie e delle postulanti; questa fu sostituita da suor Petronilla Mazzarello, che mantenne questo incarico - con l'interruzione di alcuni mesi - fino alla morte di madre Mazzarello.
7 Il termine «assistente» è tratto dalle Costituzioni delle suore di S. Anna della Provvidenza dalle quali dipende in gran parte il primo testo giuridico delle FMA. Madre Emilia Mosca era l'incaricata delle scuole e madre Enrichetta Sorbone delle educande (cf Cronistoria II, pag. 234).
8 Cf L06,9 nota 7: suor Angela Cassulo.
9 La direttrice era suor Rosalia Pestarino, le suore erano suor Anna Oberti e suor Agostina (Giustina) Calcagno. Le loro principali attività erano la scuola e l'oratorio festivo.
10 Si tratta di Vitalina Aprosio, nativa di Bordighera-Torrione. Entrata nell'Istituto il 21 agosto 1876, farà la vestizione a Mornese il 15 aprile 1877. Dopo un anno di noviziato, per malattia, dovrà ritornare in famiglia, dove morirà il 14 luglio 1879.
11 Si tratta di Letizia, figlia di Francesco Lavagnino dal quale le suore affittavano la casa e il piccolo locale per le scuole (cf Cronistoria II, pag. 171). Letizia diverrà FMA il 24 agosto 1884.
12 La comunità di Torino era la più numerosa, dopo quella di Mornese. La casa ospitava, oltre alle assistenti e maestre addette all'oratorio e alla scuola, anche un gruppo di suore e novizie studenti. La direttrice suor Elisa Roncallo si ammalò gravemente, ma non di tubercolosi, come temeva madre Mazzarello (cf MAINETTI Giuseppina, Madre Elisa Roncallo fra le prime discepole di S. Giovanni Bosco, Torino, Scuola tip. privata FMA 1946, 81-82).
13 Felicita Mazzarello, come la sorella Maria Domenica, apparteneva alla Pia Unione delle Figlie di Maria Immacolata e fu tra le prime FMA che il 5 agosto 1872 emisero i voti religiosi. Per due anni fu maestra delle novizie a Mornese. Nel 1874 venne inviata direttrice a Borgo S. Martino, poi a Biella e nel 1880 in Sicilia. Morì a Mathi (Torino) il 1° agosto 1886.
14 Non essendo ancora terminata la casa, le due suore abiteranno temporaneamente presso una benefattrice, poiché don Bosco desiderava subito la presenza delle FMA, dato il bisogno urgente del collegio- convitto dei salesiani (cf Cronistoria II, pag. 238). L'anno dopo (1° settembre 1877) si costituirà regolarmente la comunità con sei professe e due novizie. Suor Angela Deambrogio sarà la prima direttrice della casa di Lanzo.
15 In realtà la casa non venne aperta se non nel 1885, come opera voluta dalla grande carità di don Bosco per accogliere le mamme dei salesiani rimaste sole e senza assistenza (cf Cronistoria V, pag. 74-75).
16 Si tratta di Teresa Maritano di cui madre Mazzarello scrive nella L48.
17 Andrea Scotton é nato a Bassano del Grappa (Vicenza) il 2 marzo 1838, divenne sacerdote nel 1860. Dopo aver insegnato religione nel ginnasio di Vicenza, si diede alla predicazione. Nel 1881 fu nominato arciprete di Breganze (Vicenza), ove morirà il 27 novembre 1915.
18 Don Ascanio Savio, fratello del salesiano don Angelo. Gli Esercizi spirituali per signore e signorine si tennero a partire dal 1872. Era questa un'attività promossa e sostenuta da don Bosco il quale, costatando il bene che ne derivava, ebbe a dire, come riferisce suor Emilia Mosca: «Se non si fosse fondato l'Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice per altri fini, l'avrei fondato per gli Esercizi delle signore» (Cronistoria II, pag. 102).
19 Antonio Maria Belasio nato a Sartirana (Pavia) il 20 marzo 1813, morto a Piacenza nel 1888. Scrittore e famoso predicatore totalmente dedito alle missioni parrocchiali, era in ottimi rapporti con don Bosco.
20 La Cronistoria dell'Istituto riferisce della compiacenza degli amministratori della colonia balneare e del bene operato dalle suore verso quelle povere fanciulle, alcune moralmente trascurate (cf ivi II, pag. 212, 225; cf pure lettera di don Costamagna a don Bosco, Mornese 2 luglio 1876, in ivi II 408).
21 Madre Mazzarello, forse per svista, non indica dove andò suor Adele. Noi abbiamo interpretato 'a casa', essendo la novizia ritornata in famiglia per ristabilirsi in salute, dopo essere stata inviata alla nuova casa di Torino come maestra (cf L05,8). Rientrò a Mornese il 21 agosto 1876.
22 Nonostante le ricerche effettuate, non è stato possibile identificare la postulante di cui si parla.
23 Don Costamagna desiderava intensamente partire per l'America e lo ripete a don Cagliero aggiungendo una pagina in spagnolo a questa stessa lettera (cf Cronistoria II, pag. 233-234). Dalle parole del direttore salesiano possiamo dedurre che la lettera fu scritta nel mese di ottobre, infatti, egli inizia dicendo di essere appena tornato da Alassio dove si era recato ad accompagnare le suore nella nuova casa. La casa venne aperta il 12 ottobre di quell'anno.
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