del 12 maggio 2005
L40 Alle suore delle case di Villa Colòn e di Las Piedras
Nizza [Monferrato], 9 luglio 1880Viva Ges√π, Maria e S. G.[iuseppe]!!
Mie buone figlie, e sempre amate figlie in Gesù,1 di Colòn e di Las Piedras,
1. Mi fa sempre piacere il ricevere lettere dalle suore delle diverse case, ma le lettere che ricevo dall'America mi fanno provare un certo non so che, che non saprei spiegare; pare che il tempo e la distanza invece di diminuire abbiano anzi aumentata la santa e vera affezione che io avevo per ognuna di voi.
2. Immaginate dunque quanto mi siano giunti graditi gli affettuosi vostri auguri.2 Sì, voglio sperare che il Signore esaudirà le vostre preghiere e mi concederà tutte quelle virtù che mi son necessarie per adempire bene il mio dovere.
3. Voi mi dite che d'ora innanzi non volete più essere suore solo di nome ma di fatti, brave! così va tanto bene!! continuate ad andare avanti sempre bene, pensate che il tempo passa in America come in Italia, presto ci troveremo a quell'ora che dovrà decidere della nostra sorte. Noi felici, se saremo state vere suore, Gesù ci riceverà come uno sposo riceve la sua sposa. Ma per essere vere religiose bisogna essere umili in tutto il nostro operare, non di sole parole, ma di fatti, bisogna essere esatte nell'osservanza della nostra Santa Regola. Bisogna amare tutte le nostre sorelle con vera carità, rispettare la Superiora che Iddio ci dà chiunque essa sia...
4. Ma che cosa faccio?3 senza accorgermene, vi facevo una predica invece di ringraziarvi dei vostri bei auguri. Per ringraziamento ho fatto fare per voi la S. Comunione da tutta la Comunità, siete contente?
5. Desiderate sapere quando andrò a farvi una visita.4 Io vorrei poter partire subito, ma finché‚ non mi mandano non posso andare. D.Bosco e D. Cagliero mi hanno promesso che mi lasceranno andare, ma non so quando sarà. Tocca a voi scriverlo ai Superiori, o D. Cagliero o D.Bosco e poi state sicure che se è volontà del Signore, verrò certo. Ma se il Signore non permettesse più che ci vediamo in questa vita, ci rivedremo in Paradiso, non è vero? Quando voi riceverete questa lettera, noi forse cominceremo i S. Esercizi, pregate perché‚ tutte li possiamo far bene. Se volete venire, vi andremo incontro fino a Genova. Pregate anche per un buon numero di figlie che in quel tempo faranno la santa vestizione. Pregate tanto per la M.[adre] Economa, già lo saprete che è ammalata, ebbene finora non migliora ancora niente, solo la Madonna la può guarire, pregatela dunque di cuore. Del resto noi grazie a Dio stiamo tutte bene, eccetto essa; anche nelle altre case in generale stan bene.
6. Non sto a raccontarvi le belle feste che abbiamo fatto a Maria Ausiliatrice, vi dirò solo in breve che l'abbiamo celebrata con la maggior solennità. Si son fatte sedici vestizioni, si cantò la Messa e il Vespro in musica. Sembrava proprio una di quelle antiche feste che si facevano quando eravamo a Mornese, qualcheduna di voi se ne ricorderà ancora.5
7. Termino perché‚ voglio ancora rispondere alle suore che mi scrissero in particolare. Coraggio, mie care e amate Sorelle, vi raccomando di volervi bene, di aver confidenza con la Direttrice o con chi fa le sue veci; e procurate di far tutte le vostre opere col solo fine di piacere a Dio.
8. Fate i miei rispetti al vostro Rev.do buon Direttore e raccomandatemi alle sue fervorose preghiere.
9. Tutte le suore vi mandano un milione di saluti e si raccomandano alle vostre preghiere. Esse pregano sempre per voi tutte. Io vi auguro tutte le benedizioni del cielo e mi dico vostra
 
Aff.ma Madre, in G.[es√π]la povera suor Maria Mazzarello
1 Si noti l'espressione affettuosa della Madre nell'indirizzarsi alle figlie lontane.
2 Madre Mazzarello ringrazia le suore degli auguri ricevuti per il suo onomastico che veniva celebrato il 6 luglio, festa di S. Domenica (cf Cronistoria II, pag. 205, 261, 332; III, pag. 209). La santa, commemorata nel Martirologio romano il 6 luglio, fu martirizzata a Nicomedia nella persecuzione di Diocleziano
3 L'interrogativo esprime quanto sia lontana dall'atteggiarsi a maestra spirituale. Ella si pone accanto alle sorelle, impegnata come loro in un cammino di continua conversione.
4 Era davvero vivissimo il desiderio delle suore di rivedere madre Mazzarello, come si può cogliere da alcune lettere provenienti dall'America. Suor Virginia Magone le scriveva in tono di affettuoso rimprovero: «Tutte le Suore dell'Italia e della Francia ebbero la sorte di vederla una o due volte in quest'anno, non è vero? E le poverette dell'America furono dimenticate! Come può Lei resistere ancora senza far loro una visita? Abbia, sì, abbia compassione delle sue lontane figliuole; lasci le novantanove pecore e venga in cerca di quelle che già da molto tempo si allontanarono dall'ovile amato...» (Lettera a madre Mazzarello, autunno 1879, in Cronistoria III, pag. 111; cf pure lettera di suor Maddalena Martini a don Bosco, 5 maggio 1880, in ivi 198-200).
5 Ritorna il ricordo delle feste mornesine con il loro clima saturo di spiritualità, di gioia, di condivisione serena e fraterna. Fu merito, oltre che della Madre, anche dei direttori salesiani, l'aver promosso e curato le celebrazioni liturgiche e il canto.
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