del 12 maggio 2005
L55 Alle suore della casa di Carmen de Patagones (Argentina)
Nizza [Monferrato], 20 dicembre 1880Viva Ges√π Bambino!
Carissime suor Angiolina, suor Giovanna, suor Cassulo A. e suor C.[aterina],
1. Ho ricevuto la vostra carissima lettera. Ed eccomi subito a rispondervi, povere figlie così lontane,1 quanto desidero di vedervi! ma bisognerà che facciamo un sacrificio insieme di questa soddisfazione, perché‚ credo che non mi daranno mai un tale permesso.2 Ma fatevi coraggio, sebbene non ci vediamo di presenza corporale, ci siamo bensì unite di presenza collo spirito; per me vi assicuro che non passa un giorno che non [mi] ricordi di voi tutte, mie buone figlie!
2. Mi dispiace nel sentire che suor Giovanna e suor Caterina non stiano tanto bene in salute, poverette, fatele coraggio da parte mia. Dite a suor [Caterina] che si faccia buona, che questo sarà il mezzo di [fare maggior] bene e a suor Giovanna [che] stia allegra. Non c'è tempo di star ammalate, vedete, abbiamo tanto lavoro, fatele coraggio.
3. Noi qui in generale stiamo bene eccetto suor Luigia Arecco e suor Tersilla.3 Pare che la morte si avvicini per farle una carezza, ma le poverine non ne vogliono sapere. Ma pure bisogna bene che si rassegnino, specialmente suor Luigia che non le sarà più tanto lontano! Pregate tanto per queste due suore che hanno molto bisogno; pregate anche per l'anima di suor Carmela4 e [di] suor Innocenza Gamba che hanno reso la loro anima al Signore.
4. Nel mese di Novembre suor In.[nocenza] è morta nella casa delle suore a Chieri e suor Car.[mela è] morta ai dieci Dicembre nella casa delle suore in Torino. Mie care figlie, vedete, la morte ogni tanto viene. La Madama morte [viene] a farci un saluto!5 Preghiamo, preghiamo e stiam preparate.
5. La festa dell'Immacolata, cioè la Domenica appresso, venne D.Cagliero e diede l'abito a venti suore e a due coadiutrici.6 Voi direte dunque: vestono tante suore e non ce ne mandano mai. Sì, questa volta ve le mandiamo davvero. Partiranno ai 22 o 26 di Gennaio se non cambieranno di nuovo, ma credo che questa volta andranno davvero; pregate che facciano buon viaggio.7
6. Vi ringrazio poi tanto di cuore, dei vostri bei auguri che mi avete fatto per le feste Natalizie, ed io pregherò Gesù Bambino che ve li ricambi Lui con le sue più elette benedizioni; vi dia la vera umiltà, la carità, l' obbedienza e il vero amore a Gesù. Lo prego e pregherò sempre che vi dia o mantenga queste virtù, vi dia anche lo spirito di mortificazione, di sacrificio della propria volontà, vi mantenga [in] fervore e zelo e [dia] anche a tutte una robusta sanità. Siete contente che Gesù vi dia tutte queste cose? Io ve le auguro proprio di cuore e lo pregherò sempre finché‚ mi darà vita assistita colla sua grazia! E voi, mie amate figlie, fate altrettanto per me che son più bisognosa di tutte.
7. Coraggio, statemi allegre, amatevi, compatitevi a vicenda. Consoliamo il nostro caro Ges√π e facciamo tutte le nostre opere in modo che Ges√π possa dirci: figlie mie, son contento del vostro operare. Che piacere sentire questa bella parola da Ges√π.
8. Voi, mia buona suor Angiolina, ho letto il vostro rendiconto,8 state tranquilla e pensate che i nostri difetti sono erbe del nostro orto, bisogna umiliarsi e con coraggio combatterli. Siamo miserabili e non possiamo esser perfetti, dunque umiltà, confidenza ed allegria.
9. Pregate tanto per me e porgete i miei rispetti al vostro Rev.do Sig. Direttore, raccomandatemi alle sue fervorose preghiere e ringraziatelo da parte mia [per] il bene che fa a voi tutte.
10. Ricevete mille saluti da tutte le suore e da me in modo speciale, che tanto vi amo nel Signore e farei di tutto per il vostro bene. Credetemi nel cuore di Ges√π vostra
 
Aff.ma MadreSuor Maria Mazzarello
 
11. Viva [Ges√π] da parte di Madre Maestra.9
12. Mia buona suor Angiolina Cassulo, vostra sorella sta bene e si trova nella casa di Este. Sta volentieri e fa da cuciniera ai nostri Salesiani.
1 Le suore, alle quali madre Mazzarello scrive varie lettere (cf L37, L47, L68), erano veramente le pi√π lontane. Si trovavano, infatti, nella remota terra patagonica, vasta regione dell'estrema zona meridionale dell'America.
2 Si noti la sofferenza della Madre nel non poter realizzare un suo vivo desiderio, espresso già varie volte nelle lettere.
3 Suor Tersilla Ginepro (cf L48, nota 303). Suor Luigia Arecco, nativa di Mornese, entrò a 16 anni nell'Istituto. Per le sue doti brillanti e per la sua bellissima voce fu particolarmente seguita da madre Mazzarello nel timore che cedesse all'ambizione e perdesse il merito di quanto faceva. Ammalatasi giovanissima, morirà il 24 gennaio 1881.
4 Suor Carmela Arata morì a Torino il 10 dicembre 1880
5 In modo figurato si attribuisce alla morte l'appellativo di «signora». Era abbastanza comune, a quel tempo, utilizzare il termine 'madama' per indicare realtà, vizi o stati d'animo. Cf ad es. una «buona notte» di don Bosco nella quale raccomanda ai giovani: «Siamo in principio dell'anno scolastico; guardiamoci bene da due difetti che si oppongono all'adempimento dei nostri doveri. Riguardo alla scienza c'è Madama Pigrizia, la quale fa sì che uno non studii. E Madama Accidia, la quale procura che uno faccia con svogliatezza le pratiche di pietà» (MB IX 400, 2 novembre 1868)
6 Le Costituzioni delle FMA non hanno mai contemplato due categorie di suore. Erano chiamate 'coadiutrici' le suore addette alle commissioni che, a motivo del loro ufficio, portavano alcune varianti nell'abito religioso.
7 Le missionarie partirono il 3 febbraio 1881.
8 Era così chiamato il colloquio mensile che ogni suora doveva tenere con la sua superiora al fine di averne consigli e orientamenti spirituali. Don Bosco attribuì grande importanza a questo incontro familiare e formativo realizzato in un clima di fiducia e di semplicità. Esso ha infatti obiettivi specifici: la ricerca della volontà di Dio, la crescita personale e comunitaria e, conseguentemente, la fecondità apostolica
9 Suor Giuseppina Pacotto
 
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