del 12 maggio 2005
L60 Alla novizia suor Rita Barilatti
[Nizza Monferrato, gennaio 1881]
Viva Ges√π e Maria!
Mia buona suor Rita,1
1. volentieri vorrei soddisfarti con una (benché‚ povera) mia visita, ma bisogna rassegnarsi alla volontà del Signore, perché‚ è Lui proprio che vuol così... tanto meglio, nevvero? Quante cose vorrebbe dirti il mio povero cuore, cara mia buona Rita. Non ci conosciamo di presenza, ma bensì nel cuor di Gesù ci conosciamo con lo spirito, non è vero?
2. Coraggio a perseverare nella tua vocazione; sappi corrispondere alla sorte felice che il Signore ti ha scelta fra le sue pi√π elette figlie.
3. Mi sembra di sentirti dire: oh! Madre ne ho tanta voglia, ma come debbo fare?
4. Senti, la via più sicura2 è quella di fare un'obbedienza vera, puntuale ai nostri superiori e superiore, ossia alla santa Regola, esercitarsi nella vera umiltà e [in] una grande carità e se così faremo, ci faremo presto sante.
5. Siamo venute in religione, dunque coraggio, coraggio e sempre grande allegria e questa è il segno di un cuore che ama tanto il Signore.
6. Prega tanto per me, io non ti dimentico mai nelle mie preghiere. Ti mando questa immagine, la terrai per una mia memoria.3
Ges√π ti benedica e credimi tua
Aff.ma nel Signore
Suor Maria Mazzarello la Madre
1 La novizia suor Rita Barilatti, nata in Italia, seguì la famiglia in Argentina e là entrò nell'Istituto delle FMA. Aveva fatto la vestizione il 25 dicembre 1879. Si stava dunque preparando alla professione religiosa
2 La Madre traccia alla novizia, in modo semplice e profondo, 'la via più sicura' per corrispondere alla grazia della vocazione. E' quasi una sintesi dei suoi temi preferiti che ritornano con insistenza nelle lettere: obbedienza vera, osservanza della Regola, umiltà, carità e allegria come espressione di amore verso Dio.
3 Suor Rita conservò il prezioso ricordo. Nell'AGFMA si trova la piccola immagine natalizia raffigurante Gesù, luce del mondo. Sul retro la Madre scrisse il nome della novizia.
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