del 12 maggio 2005
L64 Alla missionaria suor Giuseppina Pacotto
Nizza [Monferrato], 17 gennaio 18811
Viva Ges√π, Maria e S. G.[iuseppe]!
Mia sempre amata suor Giuseppina,2
1. sentite il primo ricordo che vi dò: è che non dovete mai avvilirvi, scoraggiarvi dei vostri difetti; grande umiltà, gran confidenza con Gesù e Maria, e credete sempre che [senza] di Lui [non] siete capace che a far male.
2. Secondo: operate sempre alla presenza di Gesù e di Maria col tenervi unita sempre alla volontà dei vostri superiori. Tenetevi presente questo pensiero nelle vostre opere: se vi fossero i miei superiori, farei, parlerei in questo modo?
3. Procurate sempre che la vostra umiltà sia sempre senza mescolanza di proprio interesse nelle vostre pretenzioni,3 state attenta di osservare bene le nostre sante Regole e invigilate che da tutte ci sia questa osservanza esattissima. Non permettete mai che si introduca il minimo abuso di rilassamento per qualunque motivo.
4. Abbiate sempre una grande carità uguale verso tutte, ma mai particolarità, intendete neh, se vi fossero di quelle, per esempio, che vi manifestassero certa affezione con [il] pretesto che vi amano perché‚ hanno confidenza e perciò possono dirvi tante cose, ma in realtà sono sciocchezze, e vorrebbero sempre esservi vicine per adularvi, per carità, disprezzate queste sciocchezze, vincete il rispetto umano, fate il vostro dovere e avvertitele sempre. Se vi terrete in mente queste cose, ci resterà uno spirito che piacerà al Signore ed egli vi benedirà e ci illuminerà sempre più e farà sì che conoscerete la sua volontà. Coraggio, coraggio, facciamoci sante e preghiamo sempre l'una per l'altra, non dimentichiamo mai il nostro unico scopo che è quello di perfezionarci e farci sante per Gesù.(4)
5. Ultimo ricordo che vi dò è questo ancora: quando la croce vi sembrerà pesante, date uno sguardo alla croce che teniamo al collo e dite: Oh, Gesù, voi siete tutta la mia forza e con voi i pesi diventano leggeri, le fatiche soavi, le spine si convertono in dolcezze. Ma, mia cara, dovete vincere voi stessa, se no tutto diventerà pesante, insoffribile.
6. Ecco, mia cara suor Giuseppina, tutto ciò che posso darvi per mia memoria.
Pregate sempre per la vostra
Aff.ma Madre in Ges√π
Suor Maria Mazzarello
 
1 Suor Giuseppina Pacotto era destinata come direttrice di una delle due case dell'Uruguay. Nel 1885 verrà trasferita in Patagonia dove spenderà il meglio di s‚ in una vita di povertà e generosità a tutta prova.
2 Il termine sta per pretese o esigenze. La Madre esorta la suora a non esigere nulla per interesse egoistico o per ambizione, ma ad essere autenticamente umile
3 Con saggezza vigile e preveniente la Madre intende mettere in guardia la sua affezionata figlia da forme di immaturità che ostacolano la vita fraterna e impediscono la comunione dei cuori. Se i suoi consigli verranno praticati, allora nella comunità si potrà trovare 'uno spirito che piacerà al Signore' e dunque si sperimenterà l'efficacia delle benedizioni divine.
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