La direzione spirituale di san Francesco di Sales

La direzione spirituale esige rapporti personali ed intimi, ma se la conoscenza personale e psicologica è importante, tanto più il ruolo dello Spirito Santo in questi rapporti d'intimità. Lo scopo di questi incontri personali è la ricerca di una strada che ci permetta di camminare nella vita spirituale, nella conoscenza di se stessi...

La direzione spirituale di san Francesco di Sales

da Spiritualità Salesiana

del 24 gennaio 2012(function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = '//connect.facebook.net/it_IT/all.js#xfbml=1'; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, 'script', 'facebook-jssdk'));

 

Elementi caratterizzanti della direzione spirituale di san Francesco di Sales

Oltre la Filotea abbiamo pi√π de duemila lettere, quasi tutte di direzione spirituale, indirizzate a persone molto diverse, sia laici che religiosi ed ecclesiastici.

1.    La direzione spirituale esige rapporti personali ed intimi Ma, se la conoscenza personale e psicologica è importante, tanto più il ruolo dello Spirito Santo in questi rapporti d’intimità. Lo scopo di questi incontri personali è la ricerca di una strada che ci permetta di camminare nella vita spirituale, nella conoscenza di se stessi, di quello che la persona spera della sua vita di credenti e di quello che Dio aspetta anche da ciascuno di noi.

2.    La libertà di spirito della persona guidata «È necessario far tutto per amore e nulla per timore: è necessario amare l’ubbidienza più di quanto si teme la disubbidienza. (…) vi lascio lo spirito di libertà».

3.    Il desiderio della santità «Non cesserò mai di pregare il nostro Dio, chiedendo che gli piaccia portare a compimento in voi la sua opera, cioè il vostro desiderio e il vostro ideale di giungere alla perfezione della vita cristiana: desiderio che dovete amare e coltivare teneramente nel vostro cuore come l’opera dello Spirito Santo e una scintilla del suo fuoco divino».

4.    Il senso pastorale della direzione spirituale «Io protesto e prometto di guidare, aiutare, servire e far avanzare a Jeanne Françoise Frémyot, mia Figlia, con la più grande cura, fedele e santamente che io possa farlo, nell’amore di Dio e nella perfezione della sua anima, la quale io ricevo e ritengo come mia, per rispondere davanti a nostro Salvatore».

5.    L’affezione spirituale «Fin dalla prima volta che mi manifestaste la vostra anima, Dio mi diede un grande amore al vostro spirito; e quando mi vi manifestate in un modo più particolare, si creò, fra la mia anima e la vostra, un legame d’affetto molto più stretto, che me indusse a scrivervi che Dio mi aveva dato a voi, pensando che non si potesse più aggiungere nulla all’affetto che sentivo nel mio spirito, specialmente pregavo per voi».

6.    La conoscenza di se stesso «Esaminate spesso se avete l’anima nelle vostre mani: se qualche passione torbida qualche inquietudine non ve l’ha rapita; se l’avete sotto il vostro controllo e se non se è invece impegnata in qualche affetto. E, se vedete chi vi sfuggita, procurate immediatamente di riprenderla. Ma ricordate che bisogna riprenderla molto delicatamente dolcemente, perché, se la volete prendere con la forza, la indisponete».

7.    Conoscere ed amare la propria abiezione «Non desiderare di non essere quello che siete, ma desiderate di essere molto bene quello che siete».

8.‐ Le virtù salesiane«Pratichiamo queste virtù, adatte alla nostra piccolezza. A piccolo merciaio, piccolo paniere. Sono virtù che se praticano piuttosto scendendo che salendo, quindi, sono convenienti anche per le nostre gambe: la pazienza, la sopportazione del prossimo, l’affabilità, la cortesia, l’umiltà, la dolcezza del cuore, la tolleranza delle nostre imperfezioni e altre simile virtù». Si è fatto un elenco di piccole virtù raccomandate da Francesco di Sales che possono arrivare fino a trentadue. Io ne presento soltanto tre: l’umiltà, la dolcezza e la semplicità.

Valentín Viguera

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