Non è raro anche ai nostri giorni incontrare gente che ha una fede incrollabile. Quando si parla del loro futuro, della loro esperienza, della vita di famiglia, dei progetti della propria vita vanno avanti con una decisione invidiabile. Ci sentiamo sicuri nelle mani di Dio.
del 10 gennaio 2007
 
 
 
Non è raro anche ai nostri giorni incontrare gente che ha una fede incrollabile. Quando si parla del loro futuro, della loro esperienza, della vita di famiglia, dei progetti della propria vita vanno avanti con una decisione invidiabile. Ci sentiamo sicuri nelle mani di Dio. Affidiamoci a Dio che sicuramente ci aiuterà; se siamo nelle mani di Dio, non ci capiterà niente di male… Noi invece spesso siamo titubanti, viviamo di se e di ma, di forse e di verbi al condizionale: sarebbe bello se… certo ci potrebbe capitare che….
Un uomo invece tutto di un pezzo è questo pagano, questo capitano che ha a casa un servo che sta male e gli interessa vederlo tornare sano. Lui è un militare. È abituato a comandare, ha idee chiare, sa di chi può disporre e come disporne, non ammette tergiversazioni. Fa questo, fa quell’altro, sbrigati, prendi questa posizione.. abbiamo tutti in mente come sono determinati e come non ammettano eccezioni tutti i militari di questo mondo.
Ebbene il centurione paragona la sua vita a quella di Ges√π. Se Ges√π viene a offrire agli uomini una parola di salvezza e dice di essere in contatto con Dio tanto da dichiararsi suo Figlio deve essere assolutamente risoluto e capace di ottenere quello che vuole. Che figlio di Dio sarebbe se dovesse anche lui vivere di congetture, aspettarsi qualche decisione di maggioranza per fare qualcosa?
Avere fede è un vago sospiro di chi alza gli occhi al cielo più rassegnato che convinto o è un investimento serio sulla nostra vita che ci apre orizzonti nuovi possibilità impensate, dialogo confidente con il Signore? Ecco, lui si immagina che la fede sia una forza, una certezza, non certo matematica, ma capace di ribaltare una vita e di farla crescere e rendere più bella e vera. Gesù lo loda. Dice il vangelo che Gesù restò ammirato e disse che una fede così non la vedeva nemmeno tra i credenti.
Il problema è che tante volte ci abituiamo alla fede senza renderci conto della novità e della forza che ha, non la valorizziamo e talvolta ci sembra un peso. Abbiamo bisogno di imparare da chi non crede per vedere quanto siamo fortunati ad essere credenti.
La fede è una cosa seria, non è un optional o un altro tentativo di tirare a campare; è una vita bella, felice e piena di speranza.
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