La forza della pazienza SERIE: D'amore si muore, di speranza si vive

E' capitato a tutti da bambini sperimentare la potenza da una parte e la pazienza dall'altra di una piccola semina. Ci davano dei grani di frumento, che significavano alcune nostre buone azioni, ci dicevano di seminarli in un vasetto, di dare da bere con moderazione, ma con costanza e di aspettare.

La forza della pazienza SERIE: D'amore si muore, di speranza si vive

da L'autore

del 23 ottobre 2006

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E’ capitato a tutti da bambini sperimentare la potenza da una parte e la pazienza dall’altra di una piccola semina. Ci davano dei grani di frumento, che significavano alcune nostre buone azioni, ci dicevano di seminarli in un vasetto, di dare da bere con moderazione, ma con costanza e di aspettare. E tutti i giorni andavamo a vedere ce cosa succedeva: il grano che marciva, un piccolo germoglio, poi un filo d’erba, poi man mano cresceva e qualche volta nella nostra impazienza tiravamo il filo d’erba pensando di farlo crescere più in fretta e invece si strappava e ci rimaneva in mano. Eravamo meravigliati della forza della natura, ma un po’ disturbati dai suoi ritmi.

Volevamo tutto e subito, come la caramella, come il cellulare, come i giochi.

Saper aspettare con pazienza è quello che ci dice Gesù del suo regno, del mondo bello da tutti sognato, della giustizia, della stessa felicità vera. Lui andava per ogni città a predicare, gettava il seme, ma poi si doveva aspettare che la Parola lavorasse con pazienza nella coscienza delle persone. E sembrava che non succedesse niente, che all’orizzonte non si vedesse nessun cambiamento, che la predicazione di Gesù fosse inutile. Noi vorremmo vedere subito i risultati, siamo malati di efficientismo, di produttività. Invece occorre sempre agire come se tutto di pendesse da noi, sapendo poi che in realtà tutto dipende da Dio.

Questo è vero in tutte le attività in cui viene interpellata la libertà e la coscienza delle persone, soprattutto in campo educativo. Educare significa far crescere e la crescita ha il ritmo del seme. L’amore ha il ritmo del seme, del dono paziente e dell’attesa vigile, della accoglienza e della disponibilità. Una delle cose che mancano di più oggi è proprio la pazienza, la capacità di attendere fiduciosi, la consapevolezza che se si è seminato, i frutti verranno. Occorre però saper guardare molto in avanti, non avere la vista corta, sempre ripiegata sui nostri piccoli problemi, avere la forza di progettare e non sempre soltanto di farci travolgere dai problemi dell’oggi. Sedersi a assieme genitori e figli e sognare il futuro, mettere le basi di una intesa profonda serve di più che litigare ogni giorno per le incomprensioni che costellano la nostra vita.

Questa è speranza, cioè attesa certa.

Ma questa speranza dove la trovo?

mons. Domenico Sigalini

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