Un fotografo... non avrebbe mai immaginato che la sua macchina fotografica avrebbe registrato il più eloquente grido a favore della vita conosciuto fino ad ora.
del 03 febbraio 2006
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Un fotografo, che doveva documentare un intervento chirurgico per correggere un problema di spina dorsale bífida realizzata all’interno dell’utero materno, su un feto di appena 21 settimane di gestazione, una autentica prodezza medica, non avrebbe mai immaginato che la sua macchina fotografica avrebbe registrato il più eloquente grido a favore della vita conosciuto fino ad ora.
Mentre Paul Harris realizzava la documentazione fotografica all’ Università di Vanderbilt, a Nashville, Tennessee, Stati Uniti, captó il momento in cui il bebé tirò fuori la sua manina dall’ interno dell’ utero della madre, cercando di prendere un dito del medico che lo stava per operare
La foto, spettacolare, fu pubblicata su molte riviste americane ed arrivò fino in Irlanda, dove venne utilizzata per la campagna contro la legalizzazione dell’aborto. La piccola manina che commosse il mondo, appartine a Samuel Alexander, che è nato il 28 di Dicembre 2002 (il giorno della foto egli aveva solo 5 mesi di gestazione). 
Quando pensiamo a questo, la fotografía è ancora più eloquente.La vita del bebé era appesa ad un filo. I medici sapevano che non sarebbe sopravvissuto fuori dall’utero materno, e che dovevano operarlo all’interno di esso, correggendo l’anomalia fatale e richiudere l’utero materno in modo che il feto continuasse la sua crescita normalmente.
Per tutto ciò, l’immagine fu considerata come una delle fotografíe mediche più importanti degli ultimi tempi ed il ricordo di una delle operazioni più straordinarie eseguite nel mondo.
Samuel è stato il paziente più giovane che sia stato sottoposto a questo tipo di operazione ed è possibile che, fuori dall’utero della mamma, Samuel Alexander Arms stringa nuovamente la mano del Dr.Bruner.
 
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