Forse è capitato anche a noi di parlare, di ascoltare, di dialogare , di stare accanto senza accorgersi a persone meravigliose che abbiamo conosciuto solo più tardi vedendole in TV che erano importanti, famose, notissime.
del 16 gennaio 2007
 
 
Forse è capitato anche a noi di parlare, di ascoltare, di dialogare , di stare accanto senza accorgersi a persone meravigliose che abbiamo conosciuto solo più tardi vedendole in TV che erano importanti, famose, notissime. Ci hanno parlato al cuore, abbiamo sentito che la loro vita era un dono per noi, che quello che dicevano ci aiutava a star meglio, ma li abbiamo ritenuti uno dei tanti contributi, non quello determinante per dare una svolta alla nostra vita .
Per valutare una persona abbiamo sempre bisogno purtroppo di attribuirgli qualche miracolo, qualche notorietà, abbiamo deciso che il bene sta sempre lontano da noi. È irraggiungibile, lo portano solo i personaggi straordinari. Abbiamo un papà e una mamma che sono la fine del mondo, ma abbiamo occhi e orecchie solo per i santoni, teniamo un prete in parrocchia che è pieno di grazia di Dio, e andiamo a far chilometri per accontentare il nostro palato, abbiamo un compagno di lavoro abilissimo, ma dobbiamo imparare solo da qualche estraneo.
Una volta si diceva molto banalmente che la minestra della zia è sempre più buona di quella della mamma. Nessuno è profeta in patria. Gesù era tutto d’un pezzo, era la Parola di Dio viva, efficace, piena di misericordia e invece i suoi compaesani dicevano: ma questo che vuole? Non è il figlio del carpentiere? Non sappiamo già tutto quello che può dire? Che novità ci sarebbero nella sua vita che noi già non conosciamo?
Davano Gesù per scontato, come noi diamo sempre per scontate le persone con cui viviamo. Siamo stati talmente tante volte assieme che pensiamo di possederle. Abbiamo fatto un cassetto, uno schema in cui incasellarle. Fanno così i genitori coi figli, i figli coi genitori, i maestri con gli alunni, tutti.
In questo modo diamo per scontato anche Gesù. Quando si parla di lui, ci appare sulla faccia quella espressione…cose già sentite, non hai niente di nuovo da dirci? Sei fermo ancora lì? Tanti vorrebbero sentire il vangelo e noi che l’abbiamo a disposizione lo abbiamo buttato.
Occorre invece lasciarci sorprendere sempre da Gesù che passa ogni giorno da noi e noi non riusciamo ad accoglierlo perché abbiamo sempre la testa piena delle nostre sicurezze.
Dio lo ha seminato come speranza in abbondanza nella nostra vita.
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