Tutte le mattine duecento ragazzi e una ventina di giovani affollano la parrocchia... Una goccia d'acqua, nel deserto di questo mondo: in Iraq continua il macello di vite umane, in Cina la persecuzione... Che cos'è una goccia d'acqua di duecento ragazzi in una sconosciuta parrocchia della bassa reggiana? Niente: infatti nessuno ne parla... Non ci sono stati corsi di pedagogia o preparazioni per addestrarsi a far divertire i piccoli. C'è un'esperienza viva di vita cristiana: c'è Gesù.
del 25 luglio 2005
 Il Grest di Rio Saliceto (Reggio Emilia) ha compiuto 15 anni. Molti dei ragazzi che aiutavano agli inizi hanno trent’anni con dei figli che mi chiamano “nonno”. Che bella l’avventura della vita, perché va da inizio a inizio.
 
Tutte le mattine duecento ragazzi e una ventina di giovani affollano la parrocchia: è veramente un buon compleanno, un buon auspicio, una bella speranza. Una goccia d’acqua, nel deserto di questo mondo: in Iraq continua il macello di vite umane, in Cina la persecuzione e le condanne a morte sono realtà quotidiane; a Srebrenica si seppelliscono ancora i morti di cinque anni fa, a Londra il terrorismo miete vittime e suscita paura e odio; Zapatero costruisce la società dell’effimero e alza, come bandiera di libertà, la dittatura dei piaceri; in Africa si muore di fame o di Aids, mentre scienziati e politici si ergono a dèi per affermare i propri interessi e il proprio potere. Che cos’è una goccia d’acqua di duecento ragazzi in una sconosciuta parrocchia della bassa reggiana? Niente: infatti nessuno ne parla. Gli “addetti ai lavori” hanno altri interessi. Ma tante gocce fanno un mare. Qualcuno ringrazia nel suo cuore: tanti papà e tante mamme, forse anche qualche nonno. La gente vera, la gente-gente, però, capisce e può sperare!
 
Spera perché in un mondo così ci sono angoli di Paradiso, ci sono giovani con il cuore buono, come Dio è capace di rendere buoni; ci sono bambini e adolescenti che scoprono una famiglia più grande, che sulla loro pelle fanno esperienza di essere voluti bene.
 
Mentre c’è l’odio che scatena la guerra e la violenza, mentre ci sono intrighi di potere e malaffare c’è una valanga di bene, c’è una bella amicizia: condivisione, perdono, correzione fraterna.
 
Loro, i ragazzi, conoscono i nomi e i volti degli amici più grandi. Anche Luna, la bambina cinese che non capisce bene l’italiano, ma quando ti vede ti abbraccia e poi va a prendere per mano la romena di 12 anni che non solo non capisce affatto l’italiano, ma non parla assolutamente. C’è Shemin, che è turco ma prega insieme a tutti gli altri, canta e nello spettacolo ballerà per san Giovanni Battista. C’è Giorgio a cui un anno fa, in Canada, avevano diagnosticato un male incurabile. Per lui abbiamo pregato tanto. E lui, adesso, è uno dei giovani responsabili, uno spettacolo di tenerezza con i bambini.
 
Non ci sono stati corsi di pedagogia o preparazioni per addestrarsi a far divertire i piccoli. C’è un’esperienza viva di vita cristiana: c’è Gesù che attraverso il volto, le mani, gli occhi, il cuore dei giovani che lo seguono raccoglie attorno a sé, come in Palestina, i ragazzi di oggi.
 
Una goccia nel deserto di questo mondo. Ma intanto ha dato refrigerio a tanti papà e a tante mamme: si sentono tranquilli, sanno che i loro figli hanno una bella compagnia, un tesoro prezioso di umanità. E che gioia questa goccia per tanti di loro: Nello, Ciro, Gaetano, che non si sentono meno degli altri, ma come gli altri, stimati, amati, valorizzati.
 
Questi quindici anni hanno generato famiglie, uomini e donne impegnati nella vita sociale, ecclesiale, politica e culturale. Anche padre Marco, ordinato sacerdote a maggio, che adesso è a Fatima. Anche suor Francesca, e poi si vedrà.
 
Si va da inizio in inizio: non c’è niente di più vero e di più bello, anche in un mondo così. Si può diventare nonni anche da preti, senza invecchiare nel cuore, partecipando alla grande opera di un Altro che vince l’odio e il male con il suo Amore, attraverso coloro che ama e si lasciano da Lui affascinare.
 
Anche un bicchiere d’acqua, nelle mani di Dio, diventa un buon vino; cinque pani e due pesci sfamano una folla.
 
 
(don Romano Vescovi del Grest di Rio Saliceto -Reggio Emilia-
don Romano Vescovi
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