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La testimonianza di Rebecca

Avete mai sentito qualcuno insultare il prossimo con affermazioni del tipo “Credo che tua madre avrebbe dovuto abortirti”? C'è un enorme differenza morale perchè io esistevo, e la mia vita sarebbe dovuta terminare perchè sarei stata uccisa brutalmente dall'aborto.


La testimonianza di Rebecca

da Quaderni Cannibali

del 15 dicembre 2011(function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = '//connect.facebook.net/it_IT/all.js#xfbml=1'; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, 'script', 'facebook-jssdk'));

          Avete mai sentito qualcuno insultare il prossimo con affermazioni del tipo “Credo che tua madre avrebbe dovuto abortirti”? E' un pò come dire, se fosse dipeso da me tu saresti bell'e morto.

           Ecco, io sento questa cosa ogni giorno, ogni volta che qualcuno anche se si definisce prolife, aggiunge 'salvo nei casi di stupro' perchè certamente sarei stata abortita se l'aborto fosse stato legale nel Michigan quando ero una bambina non ancora nata, e posso assicurarti che fa malissimo. Ma so anche che la maggior parte delle persone, non si immischiano troppo in questa faccenda -- per loro l'aborto è soltanto un concetto -- con un facile cliche, insabbiano tutto e se ne dimenticano.Io spero che , da bambina concepita con uno stupro, io possa aiutare dando un volto, una voce e una storia a questa questione.

         In risposta qualcuno mi ha detto 'questo vuol dire che sei pro-stupro??' nonostante sia ridicolo, lo riporto perchè penso che che non abbiano riflettuto abbastanza. C'è un enorme differenza morale perchè io esistevo, e la mia vita sarebbe dovuta terminare perchè sarei stata uccisa brutalmente dall'aborto. Puoi solo essere ucciso, e la tua vita può essere svalutata soltanto se esisti. Essere grata che la mia vita è stata preservata non mi rende in alcun modo favorevole allo stupro.

          Sono stata adottata quasi dalla nascita. A 18 anni, ho compreso di essere stata concepita in seguito ad un brutale stupro con la minaccia di un coltello da uno stupratore incallito. Come la maggior parte delle persone, io non avevo mai considerato che l'aborto potesse essere applicato alla mia vita, ma una volta inquadrata la mia situazione, tutto d'un tratto mi sono resa conto che la questione dell’aborto, non solo si sarebbe potuta applicare alla mia vita, ma ha a che fare con tutta la mia esistenza. Era come se potessi sentire l'eco di tutti coloro che, con il più simpatico di toni, dicono, “Beh, tranne nei casi di stupro...”, o che, peggio ancora, esclamano: “… particolarmente nei casi di stupro!”.

           Tutte queste persone erano là fuori senza neanche conoscermi, ma erano li in piedi ad emettere una rapida e definitiva sentenza sulla mia vita, e tutto ciò solo per il modo con cui la mia vita è stata concepita. Mi sentivo come qualcuno che avesse dovuto giustificarsi per il fatto di esistere, come se avessi dovuto dimostrare al mondo che la mia vita non avrebbe dovuto essere interrotta e che è stata degna di essere vissuta. Ricordo anche di essermi sentita rifiutata come immondizia, perché vi erano persone che paragonavano la mia vita all’ immondizia – Questa era la mia situazione.           Vi prego di comprendere che ogni volta che vi identificate come “pro-scelta” (abortisti), oppure ogni volta che fate eccezione per i casi di stupro, e come se veniste davanti a me, guardandomi negli occhi, per dirmi, “Credo che tua madre avrebbe dovuto abortirti”. È veramente una cosa molto forte. Io non direi mai una cosa simile a qualcuno. Mai direi a qualcuno, “Siccome rivoglio la mia vita com’era prima, allora devi morire subito.” Ma questa è la realtà con cui convivo».Anche se mia madre naturale è stata felice di conoscermi, mi ha detto che mi ha detto di essere andata due volte in cliniche dove si facevano aborti clandestini e sono stata quasi abortita. Dopo la violenza infatti la polizia la inviò da un consulente che praticamente le dsse che l'aborto era la cosa giusta da fare. Disse che allora quella parte era illegale e si trattava soltanto del retro facciata per i centri di gravidanza in crisi, ma mia madre lo rassicurò che sarebbe andata a vedere questo centro almeno per un consiglio. Il consulente per la violenza è colui che media l'approccio con la clinica abortista. Per prima cosa le disse che era la condizione tipica per poter abortire, la sua, anche se era illegale..ma il vedere la sporcizia e il sangue sul pavimento insieme alla parola illegale, la fecero ritrarre, come accadde per molte altre donne.

           Quindi ottenne un collegamento con un abortista più costoso. Questa volta doveva incontrare qualcuno di notte, all'Istituto D'arte di Detroit. Lì qualcuno l'avrebbe avvicinata pronunciando il suo nome, l'avrebbe bendata, caricata in macchina fatto abortire me, di nuovo bendata e riportata indietro. E sapete cosa considero davvero patetico? Che so per certo che ci sono una buona quantità di persone lì fuori che sentendomi descrivere queste condizioni avrebbero risposto con biasimo e pietà, scuotendo la testa 'è così triste che tua madre sia dovuta passare per tutte queste cose per poter abortire'.. 

Io mi rendo conto pienamente che loro pensano di essere molto compassionevoli ma.. questa è compassione?Lo trovo abbastanza cinico dal mio punto di vista, non credete? Questa è la mia vita ed essi ne parlano come se niente fosse e non c'è niente di compassionevole nella mia posizione. Mia madre naturale è ok, la sua vita è andata avanti ed è stato tutto ok ma io avrei potuto essere uccisa e la mia vita avrebbe potuto finire. Posso non somigliare molto a quando avevo 4 anni o 4 giorni di vita ancora nella pancia di mia madre ma innegabilmente sono sempre io e la mia vita avrebbe potuto essere brutalmente terminata con l'aborto. 

           In accordo con la ricerca del dr. David Reardon, direttore dell'Elliot Institute, e coeditore del libro Vittime e Vincitori: Parlando di gravidanze, aborti e bambini concepiti da stupro - e autore dell'articolo 'stupro incesto e aborto: cercando al di là dei miti', molte donne che restano incinte dopo uno stupro non vogliono abortire, e se abortiscono stanno molto peggio. Quindi la posizione di molte persone in caso di stupro e basata su false premesse:

1- che le vittime di stupro vogliano un aborto;

2- che la vittima starà meglio con un aborto;

3- che la vita del bambino non è degna abbastanza per come lei è stata messa incinta.

Io spero che la mia storia e le altre storie che ho voluto raccogliere sul mio sito possano aiutare almeno a sfatare dei miti.

           Vorrei poter dire che mia madre faceva parte della maggioranza delle vittime e che non voleva abortirmi, ma purtroppo non è così...è stata convinta in altro modo. Comunque le orribili disposizioni di questo secondo abortista illegale, insieme con la paura per la propria sicurezza, l'hanno fatta nuovamente ritrarre. Quando lei gli comunicò per telefono che non era interessata a compiere questa cosa rischiosa, il medico l'ha insultata. Con sua sorpresa, egli richiamo' il giorno dopo per cercare di convincerla ad abortire di nuovo, e di nuovo le rifiutò e lui la insultò gridando. Così è andata -- e dopo questa rinunciò a cercare altre vie. Mia madre a quel punto stava iniziando il secondo trimestre e diventava tutto molto più pericoloso e costoso se avesse voluto abortirmi.

           Sono così grata che la mia vita sia stata preservata, ma un sacco di benpensanti cristiani mi diranno 'bene, vedi, Dio voleva proprio che tu fossi qui!' o altri potrebbero dire 'si vede che il tuo destino era essere qui!' ma so che Dio vuole che ogni bambino non nato abbia la stessa opportunità di nascere, e io non riesco a sedermi comodamente dicendo 'bene! la mia vita è stata risparmiata!' o anche ' me lo meritavo, guarda cosa ho fatto con la mia vita!' e milioni di altri non l'hanno fatto?no, non posso farlo. Voi potete? potete stare semplicemente seduti qui a dire 'beh alla fine io ero voluta.. alla fine io sono viva...'o anche 'e cos'altro!'? questa è davvero la persona che volete essere? quella che siede senza cuore? una masnada di pietisti con una bella facciata compassionevole esteriormente ma completamente vuoti e marci dentro? Gridate di prendersi cura delle donne ma potete anche non curarvi di me perchè sto qui davanti a voi a ricordarvi qualcosa che non vorreste affrontare? cos'è, non rientro nella vosta lista di cose da fare?

           A scuola avevo un compagno che mi disse' beh, se fossi stata abortita non saresti stata qui oggi, quindi non avresti comunque conosciuto la differenza e allora che importa?' Credeteci o meno alcuni filosofi abortisti usano le stesse argomentazioni' il feto non sa che cosa è l'aspetta quindi nessun feto può desiderare di vivere.” quindi, penso se colpisci qualcuno nel sonno è ok perchè non ha coscienza della propria vita in quel momento? Avrei dovuto spiegare ai miei compagni di classe come con la stessa logica oggi posso uccidere te perchè così visto che non sarai qui domani non sai cosa ti perderai e non farà la differenza.. e sarebbero rimasti lì senza parole. Incredibile cosa può fare un pò di logica quando ti fermi realmente a pensare a queste cose come dovremmo fare se studiassimo una legge - quando ci rendiamo conto di cosa realmente stiamo parlando: ci sono vite che oggi non sono qui perchè sono stati abortiti. E come il vecchio che dice la foglia cade dall'albero nella foresta e nessuno è lì intorno a sentirla forse che faccia rumore? ebbene sì! E se un bambino è abortito e nessuno intorno viene a saperlo, che importa? beh la risposta è SI la loro vita importa. La mia vita importa. Le vostre vite importano e non permettete a nessuno di dirvi che non è vero.

          Il mondo è un posto diverso perchè a mia madre è stato impedito di abortirmi. La tua vita è diversa perchè non ha potuto abortire legamente me e quindi tu stai seduto lì ad ascoltarmi oggi!Ma non c'è davvero bisogno che la tua vita abbia un impatto sulle masse perchè valga la pena viverla. Eppure c'è qualcosa che oggi ci manca a causa delle intere generazioni abortite e di quello che non hanno potuto darci.Una delle più grandi cose che ho imparato è che lo stupratore non è stato il mio creatore, come alcune persone hanno voluto farmi credere. Il mio valore,la mia identità non sono determinati dall'essere 'prodotto di uno stupro' ma 'figlia di Dio'.Il Salmo 67:5,6 dice: “Padre degli orfani e difensore delle vedove è Dio nella sua santa dimora. A chi è solo Dio dona una famiglia.” E il Salmo 27:10 dice “Anche se mio padre e mia madre mi avessero abbandonato, l'Eterno mi accoglierebbe.” Non c'è niente di male nell'essere adottato.Il nuovo Testamento ci dice che è per spirito di adozione che siamo chiamati figli di Dio attraverso Cristo nostro Signore. Quindi deve esserci una considerazione abbastanza alta dell'adozione se può essere usata come immagine di quanto Dio ci ama.

           Ma la cosa più importante che sono riuscita a insegnare ai miei figli e ad altri è che il tuo valore non è basato sulle circostanze del tuo concepimento, sui tuoi famigliari, fratelli, relazione, casa, vestiti, il tuo look, il quoziente intellettivo, le tue lauree, i tuoi progetti o obiettivi, i tuoi soldi, il tuo lavoro, i tuoi successi o fallimenti, le tue capacità o incapacità - queste sono menzogne che si perpetuano nella nostra società. Infatti molti oratori che devono motivare le persone gli dicono che finalmente saranno !qualcuno' quando faranno qualcosa che incontri determinati standard sociali. La realtà è che quei ridicoli standard nessuno sarà in grado di raggiungerli e una enorme quantità di persone cadranno molto prima di arrivarci..questo forse significa che loro 'non sono nessuno'? la verità è che non devi provare a nessuno di essere degno, e se realmente vuoi sapere qual'è il tuo valore, guarda la Croce, perchè quello è il prezzo che è stato pagato per la tua vita. Quello è l'infinito valore che Dio ha dato alla tua vita! Lui pensa che sei davvero di grande valore. E io anche. Voi venire con me a dire a tutti che la loro vita vale , con le parole e con i fatti?

           E per quelli che diranno beh io non credo in Dio e non credo alla Bibbia, quindi sono pro-choise, per favore leggetevi il mio saggio 'il diritto del bambino non nato di non essere ingiustamente ucciso -- un approccio sulla filosofia del diritto'.. ve l'assicuro, ne vale la pena.

http://www.il-dono.org

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