Le 25 notizie più censurate dell'anno

Project Censored è un autorevole gruppo statunitense di ricerca sui media che si propone di promuovere il ruolo 'del giornalismo indipendente in una società democratica'. Ogni anno il gruppo prova a raccogliere e dare voce alle notizie che non hanno fatto notizia, alle storie che sarebbero dovute finire in prima pagina...

Le 25 notizie pi√π censurate dell'anno

da Attualità

del 19 febbraio 2006

Che cosa è realmente successo a Falluja? Chi c'é dietro allo scandalo Oil for food? Chi ha tratto vantaggio dallo tsunami? Perché, improvvisamente, l'Iran é diventato 'il nemico'? Chi e perché sta sperimentando farmaci letali su esseri umani? Sono alcune delle domande scomode dietro al volume 'Censura 2006 - Le 25 notizie piu' censuraté di Peter Phillips e Project Censored, che Nuovi Mondi Media manda in libreria in questi giorni.

 

Project Censored è un autorevole gruppo statunitense di ricerca sui media che si propone di promuovere il ruolo 'del giornalismo indipendente in una società democratica'. Nasce nel 1976 da un'idea di Carl Jensen, docente di Scienze della Comunicazione presso la Sonora State University, in California e dal 1996 è guidato da Phillips, docente di Sociologia e da tempo attivo in organizzazioni no profit. Ogni anno il gruppo prova a raccogliere e dare voce alle notizie che non hanno fatto notizia, alle storie che sarebbero dovute finire in prima pagina. In testa alla classifica di quest'anno, secondo Project Censored, c'é la verità sullo scandalo del programma Oil for food in Iraq, per il quale gli Usa hanno accusato di corruzione alcuni funzionari dell'Onu.

 

Secondo Scott Ritter (ex ispettore Onu sugli armamenti in Iraq tra il 1991 e il 1998, oggi opinionista di Fox News), l'accusa era in realtà un tentativo di depistaggio per nascondere il coinvolgimento di lunga data del governo statunitense in questo meccanismo corrotto. Ritter ha affermato: 'Questa presa di posizione non è altro che una farsa ipocrita, volta a distogliere l'attenzione dal pantano in cui George Bush si è ficcato con le sue mani in Iraq e a legittimare l'invasione di quel paese con la scusa della corruzione irachena anziché delle armi di distruzione di massa, mai trovate'. Al secondo posto, la possibilità che l'Iran sia il prossimo obiettivo di un'aggressione statunitense: il 'pretesto' sarebbe il programma di fabbricazione di armi nucleari nel Paese.

 

La vera ragione potrebbe essere invece, stando agli studi raccolti nel volume, il progetto iraniano di istituire una borsa petrolifera, che faciliterebbe il commercio di petrolio sul mercato mondiale in euro e 'potrebbe indurre altri paesi industrializzati a smettere di cambiare le proprie valute in petroldollari' per acquistare l'oro nero. 'Il passaggio dal dollaro statunitense all'euro sul mercato petrolifero provocherebbe un calo della domanda di petroldollari e probabilmente il crollo del valore del dollaro'.

 

Nella 'top five' delle bugie, anche gli esperimenti sull'Aids nell'All Incarnation Children's Center di New York; la triste situazione dei 350 bambini palestinesi detenuti nelle prigioni israeliane; i pericoli per la salute legati alle nanotecnologie. Ma 'Censura 2006' contiene anche una mappa della censura, tratta da 'Index on Censorship', con una cronaca delle violazioni della libertà d'espressione in oltre 90 Paesi. Tra i casi citati, spunta anche l'Italia con la vicenda di Fabrizio Gatti, il giornalista del Corriere della Sera condannato a venti giorni con la condizionale il 5 maggio per aver dato delle generalità false a un poliziotto. Si era finto infatti un immigrato rumeno illegale di nome Roman Ladu per indagare sulle condizioni presso un centro per rifugiati.

 

Che cosa è finito sui giornali al posto di tante notizie censurate? Di solito, notizie frivole, e anche di queste il volume tiene conto con un'apposita classifica: al primo posto del 2005 c'é la vita delle star dei reality tv, seguita dalla rottura tra Brad Pitt e Jennifer Aniston; dalla gravidanza di Britney Spears e dall'imminente reality show 'Chaotic; dall'ossessione dei media statunitensi per Paris Hilton. Infine, le notizie di cui si è più abusato nel 2004 e nel 2005: il processo a Michael Jackson, la tragedia di Terry Schiavo, i perenni allarmi terrorismo.

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