NICOLA ANDRIAN, da anni animatore, insegna educazione fisica all'istituto M. Ausiliatrice di Padova. Laureando in scienze dell'educazione, presenta il suo libro.
del 01 maggio 2002
“Ognuno, alla fine d’ogni storia, è libero dalle
azioni che non ha commesso ed è legato, a volte
prigioniero, di quelle che ha commesso e proprio di
queste potrà gioire o soffrire.
E’ ancora la vita, infatti, che seguendo il nostro agire, ci pone innanzi a delle
“linee di non ritorno” che segnano il destino di ognuno, dalle
quali si può spiccare il volo o nelle quali
si resta intrappolati.
E proprio queste, io, forse in modo improprio,
le chiamo le ali della nostra libertà.”
Com’è nata l’idea di scrivere un libro?
Qualche anno fa, alcune persone, mi raccontarono due storie che mi colpirono profondamente. Nel 1998, riuscii a ritagliarmi un mese lontano da scuola, esami e pallavolo, durante il quale mi capitò tra le mani il bando di un concorso letterario. Così decisi di provare a scrivere queste esperienze, che mi avevano colpito.
Perché questo libro?
Il motivo che mi ha portato a scrivere queste storie è, principalmente quello di far prendere più coscienza di alcuni argomenti, in particolare fra i giovani, ma anch’io vorrei raggiungere lo stesso obiettivo.
Cosa ti ha colpito di questa esperienza?
Dello scrivere mi ha colpito il fatto che quando si compone un libro e questo parla di te, è come raccontarsi non solo agli altri, ma anche a se stessi. Mi ha impressionato anche come alcune persone mi abbiano riferito che questo racconto ha toccato le loro emozioni.
Ibiskos Editrice. Il volume è presente nelle
seguenti librerie:
Feltrinelli, Mel Bookstore, STE.MI.NE
Nicola Andrian
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