Quello che ci aspettava era sostanzialmente attività di animazione: due grest in due quartieri (bairros) molto poveri della città e un campeggio ‚Äòfuori porte' con i ragazzi dai 15 ai 17 anni. Queste tre esperienze...
del 12 agosto 2004
 
 
Un’esperienza profondamente semplice. Ecco cos’è significato per noi un mese a Juina, a nord-ovest del Mato Grosso in Brasile.
E’ stato un periodo di completa condivisione: con i bambini e ragazzi del luogo, con il nostro gruppo, con noi stessi e la nostra interiorità. Un mese che in parte ci ha “riplasmato”.
Quello che ci aspettava era sostanzialmente attività di animazione: due grest in due quartieri (bairros) molto poveri della città e un campeggio ‘fuori porte’ con i ragazzi dai 15 ai 17 anni.
Queste tre esperienze ci sono rimaste nel cuore e rimarranno lì nel profondo per sempre. Ricordiamo molto bene la ripida discesa che dal benestante centro città porta concretamente nella povertà, ricordiamo gli occhi dei bambini e la gioia con la quale mangiavano la merenda, unico pasto della giornata per molti di loro. Ma soprattutto ci rimangono i loro sorrisi, i loro abbracci, il loro affetto e bisogno di affetto, la verità limpida che sprigiona dai loro occhi. Lì Dio grida forte e si sente.
Un mese. Passa velocemente. Ci rendiamo conto che quello che ci hanno donato i ragazzi è molto di più di quello che potevamo offrire loro. Si scopre come sia indispensabile essere ricchi dentro, nell’anima, nel cuore. Tutto il resto conta poco.
 
Gruppo Juina 2004
Gruppo Juina 2004
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