Corsi Animatori Bardolino...il campo A non comprende solo Pokemon e Chiuawa ma lavori puramente manuali che liberano la fantasia. Aiutati da momenti di riflessione, i giovani hanno potuto capire che l'animazione è dare, con animo umile, amore gratuito.
del 01 gennaio 2002
Da giugno non siamo più gli stessi… qualcosa in noi è cambiato! Al terrore di una valanga di bambini assetati di conoscere il mondo del 'Signore degli Anelli', di suore improvvisate manager alla conquista dell’ordine e della pulizia, di 'responsabili' alla ricerca del modo più efficace e indolore per mettere in riga tutti gli animatori, l’unico rimedio sembravano essere i 'Corsi Animatori ’03, Bardolino 9/16 giugno'. Anche se di tre livelli diversi, il filo conduttore di tutti i campi era il sussidio 'Non fermarti mai' .
Ad aprire le danze il Campo B. Baldi giovani già reduci dal Campo A 2002, per affinare le loro tecniche di animazione, si sono lanciati da subito nell’organizzazione di una serata a tema allietata da canti e danze. Non solo manualità, svago e gioco ma anche riflessioni sulla spiritualità salesiana dell’animatore.
A seguire i pochi veterani superstiti del Campo C che grazie a testimonianze, dibattiti e momenti di preghiera hanno approfondito il carisma dell’animatore, scoprendo che l’animazione è un vero e proprio stile di vita. Ad aiutarli in queste scoperte erano presenti una psicologa, con cui hanno affrontato il problema delle relazioni nel gruppo e con i ragazzi difficili, e anche persone che vivono secondo lo stile di don Bosco, che hanno aiutato i giovani a capire che l’animatore modello è Gesù.
Non si sono fermati alla teoria e hanno così deciso di mettere subito i pratica le conoscenze acquisite usando come cavie le matricole (ma come, non avete capito? I ragazzi del campo A!). Questi nuovi arrivati un po’ timorosi ma con tanta voglia di imparare e divertirsi si sono buttati da subito nel clima festoso imparando frenetici balli. Eppure il campo A non comprende solo Pokemon e Chiuawa ma lavori puramente manuali che liberano la fantasia. Aiutati inoltre da scenette e riflessioni varie hanno potuto capire che l’animazione è dare, con animo umile, amore gratuito.
Questa super esperienza ci ha aperto il panorama estivo dell’animazione e ci ha accompagnato in tutto il nostro cammino con i ragazzi.
Sperando di aver stimolato in voi la voglia di mettersi in gioco nel campo dell’animazione, di avervi trasmesso la gioia nel donarsi agli altri, nonché di avervi allietato e forse addormentato, vi lasciamo un messaggio di un animatore con la A maiuscola: ' Il vangelo si può riassumere in cinque parole: lo avete fatto a me'.
Ele Paola Sere
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