Madre Mazzarello - La gioia è il suo forte!

Come Superiora si dimostrò abile formatrice e maestra di vita spirituale; aveva il carisma dell'allegria serena e rasserenante, capace di irradiare e coinvolgere altre giovani nell'impegno dell'educazione della donna.

Madre Mazzarello - La gioia è il suo forte!

da Spiritualità Salesiana

del 13 maggio 2008

La fondatrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice si chiama Maria Domenica Mazzarello.

 

Maria Domenica,  nacque il 9 maggio del 1837 a Mornese (AL). La sua è una famiglia di mezzadri, con pochi soldi e tanto lavoro.

Maìn, come veniva chiamata, era la più grande e ben presto cominciò a lavorare con il papà, imparando da lui a pensare a Dio, mentre muoveva, lesta, le mani tra i tralci e le viti.

Il tempo libero, la domenica, lo viveva nel gruppo delle Figlie di Maria, insegnando il catechismo ai piccoli, alle mamme, alle ragazze del paese.

A 23 anni, per aiutare la famiglia degli zii, fu contagiata da una grave forma di tifo: nella fragilità di quel momento il Signore la chiamò.

Fu la svolta della sua vita.

 

Con un'amica aprì un laboratorio per educare le ragazze.

Imparò il mestiere della sarta, visto che la forza per lavorare la terra non c'era più.

Cominciò ad accogliere due bambine orfane in due stanze prese in affitto.

Un giorno, mentre custodiva nel cuore il sogno di dedicarsi a far del bene alle ragazze, ebbe l'impressione che la Madonna stessa le mostrasse le ragazze del paese e le dicesse: «A te le affido!»

 

Quando, l'8 ottobre del 1864, incontrò don Bosco durante una delle sue passeggiate ne fu affascinata: 'Don Bosco è un Santo e io lo sento'.

 

Il 5 agosto 1872 Don Bosco scelse Maria Domenica Mazzarello e 11 delle sue compagne per dare inizio all'Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice. 

 

Come Superiora si dimostrò abile formatrice e maestra di vita spirituale; aveva il carisma dell'allegria serena e rasserenante, capace di irradiare e coinvolgere altre giovani nell'impegno dell'educazione della donna. L'Istituto andò sviluppandosi rapidamente.

 

Morì a Nizza Monferrato il 14 maggio 1881, a 44 anni.

Alla sua morte l'Istituto aveva già messo radici in Italia, in Francia e in Uruguay.

Le sue lettere sono uno scrigno: custodiscono una santità genuina, semplice, che ci incoraggia a 'stare allegre' e a fare della gioia il 'segno di un cuore che ama molto il Signore'.

 

Fu canonizzata nel 1951.

La sua festa si celebra il 13 maggio.

A Mornese (Alessandria), sua terra natale, è stato eretto un santuario in suo onore.

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